INTERVIEW:
Question 1
La vostra idea di fondo è che la tecnologia debba essere al servizio dell'azienda. Qual
è la vostra definizione di software aziendale essenziale?
Answer
Penso che si possa descrivere facilmente nei seguenti termini: se non funziona, l'azienda
si blocca. Questo è ciò che intendiamo per essenziale, ciò che fa funzionare la tua
azienda. Internet, in questo senso, è solo una ulteriore piattaforma, un mezzo di
comunicazione che va integrato con le altre piattaforme su cui si fa girare la propria IT
o un altra tecnologia informatica. Non deve essere vista come un altra isola, un modo
differente di risolvere gli stessi problemi. Dovrebbe andare ad aggiungersi a ciò che
facciamo già con la tecnologia. Vi sono quelli che pensano che l'ultimissima tecnologia
risolverà tutti i problemi. Io penso, viceversa, che in questi anni si sia capito che
ogni grande cambiamento, come il passaggio dai mainframe ai PC, ai client-server, richieda
non anni, ma decenni per realizzarsi. E si è capito che viviamo realmente in un mondo
dove tutto è misto: non vi è un mondo di soli mainframe, non vi è un mondo di soli
client-server, non vi è un mondo di sola Internet. E' veramente un misto. Penso che le
aziende leader nel campo della tecnologia informatica offriranno la loro tecnologia come
se fosse l'unica, quella che risolverà tutti i problemi esistenti. E penso che se le cose
stanno così, continueranno ad illudere gli utenti e le aziende, a illuderli con
aspettative sbagliate. Aspettative che, realisticamente, non potranno mai essere
soddisfatte.
Question 2
Oltre alle aspettative, un altro pericolo è la mancanza di comunicazione. Voi avete fatto
fortuna dando una risposta al problema della "sconnessione". Può descrivere di
cosa si tratta?
Answer
Quello che io chiamo il problema della "sconnessione" è la sconnessione tra gli
uomini di affari e le tecnologie. Tutto si riduce allo scopo della tecnologia che è
quello di aiutare l'azienda o l'organizzazione e non quello di essere un giocattolo nuovo
con cui lavorare. Ho usato questo esempio molte volte: se uno vuole andare da A a B,
l'uomo di affari gli dice: "Vai e comprati un'automobile"; se lo chiede a dei
tecnici, questi trasformano un semplice problema di trasporto nel problema di come si
costruisce un'automobile. Quanto più grande è la compagnia tanto più facile che siano i
tecnici della compagnia i responsabili del software aziendale. Se si è veramente un uomo
di affari, non si vuole avere a che fare con il software aziendale, ma si vogliono persone
che possano apprezzare ciò che esiste. Come uomo di affari non puoi - se non ti occupi di
software aziendale- saperne abbastanza al punto da cercare di gestire tutto senza il resto
del mercato. E' qui che avviene la sconnessione: non si stabiliscono delle linee guida o
dei limiti per le decisioni tecniche, e queste vengono affidate interamente ai tecnici...
e poi succedono i guai.
Question 3
Lei dice anche che preferisce l''evoluzione' alla 'rivoluzione'; ma Internet non è una
rivoluzione?
Answer
Penso che Internet sia una rivoluzione, che il PC sia una rivoluzione, che sia una
rivoluzione anche il nostro modo di gestire gli ambienti, con Unicenter TNG, il nostro
prodotto leader; sono tutte rivoluzioni. Quando dico che preferisco l'evoluzione intendo
dire che, sì, esistono modi rivoluzionari di fare le cose che diventeranno parte del
panorama tecnologico evolutivo, ma è importante tenere conto degli investimenti già
fatti. Il nostro prodotto leader, per esempio, Unicenter TNG, gestisce il servizio Web
Internet, l'intera interfaccia computer, i rapporti client-server, e gestisce anche il
mainframe, dal momento che la gente ha già investito pesantemente nei mainframe.
Pertanto, bisogna tenere conto della tecnologia del passato e allo stesso tempo
modernizzarla. Si possono avere, quindi, degli strumenti rivoluzionari, ma questi devono
anche essere compatibili con ciò che già esiste. Internet è un mezzo di comunicazione
molto importante. Si faranno sempre più affari su Internet; ma è anche uno strumento di
comunicazione. Non rimpiazzerà i negozi, non rimpiazzerà altre forme di comunicazione.
Una delle cose che la Computer Associates sta facendo è quella di usare la rete per
fornire un supporto migliore ai propri clienti. Per esempio, se avete un problema con il
software potete connettervi al nostro sito e controllare se il problema è già stato
segnalato e qual è la soluzione. Ci si può anche iscrivere a tantissime conferenze
Internet attraverso il sito della Computer Associates. Inoltre, forniamo molto supporto e
molti prodotti mirati attraverso la rete. Uni-center, per esempio, ha una interfaccia
browser, il che rende possibile gestire la propria infrastruttura da qualsiasi posto.
Quindi, oltre a gestire diversi elementi IT, è possibile farlo da diverse località. In
sostanza, vediamo Internet come un buon strumento di comunicazione aggiuntivo.
Question 4
Quando è cominciata, per la Computer Associates, questa transizione dal vecchio modello
basato su mainframe, un modello di elaborazione verticale, verso il modello distribuito?
Quando vi siete resi conto del vero potenziale delle reti?
Answer
Abbiamo iniziato a sviluppare Uni-center circa dieci anni fa quando lo vedevamo ancora in
termini di mainframe ma connesso al mondo dei PC. Poi sono venuti i client-server - i
minicomputer, li chiamavano, i computer di fascia media-, e abbiamo dovuto integrarli nel
sistema. Unicenter TNG è solo l'ultima versione della medesima filosofia, secondo la
quale viviamo in un mondo eterogeneo, distribuito e multi-produttore.
Question 5
Recentemente avete annunciato la creazione di una nuova sede centrale in Inghilterra. Può
descriverla?
Answer
Abbiamo da poco annunciato l'inizio dei lavori per una nuova sede centrale europea fuori
Londra. Lì c'è una vecchia residenza di campagna. Noi stiamo costruendo un edificio
interamente nuovo: abbiamo circa 500 persone in diverse località del Regno Unito e
vogliamo riunirle insieme. Con l'unione dell'Europa abbiamo ritenuto fosse importante
avere una sede centrale per tutta l'Europa, non solo compagnie sparse, ma una presenza
principale. Chiaramente, il fatto che l'inglese sia la lingua comune è di enorme aiuto.
Questo centro avrà l'infrastruttura giusta, la quale ci permetterà di addestrare il
personale via satellite o attraverso altri mezzi di comunicazione, in modo da sfruttare le
conoscenze che abbiamo negli Stati Uniti e trasferirle in Europa. L'intero edificio sarà
cablato, ci sarà un sistema di fibre ottiche. La nostra necessità è quella di creare un
centro virtuale; nella nostra sede di New York è già così. Ma non realizzeremo solo
questo obiettivo; costruiremo anche altre cose che forniamo ai nostri impiegati per
rendere loro tutto più semplice ed attraente. Nella sede in Inghilterra ci sarà un
asilo, come già succede nelle nostre sedi negli Stati Uniti: nella nostra sede di New
York c'è un asilo che ospita 200 bambini. Sarà così anche in Inghilterra. Ci saranno
attrezzature per fare aerobica, una palestra e cose del genere. Vicino ci saranno un campo
da cricket e da baseball.
Question 6
Dal punto di vista del management e della gestione aziendale, cosa intende quando usa la
frase: "creare supporto per lavoratori intellettuali affinché creino prodotti e
servizi per consumatori intellettuali"?
Answer
Quanti intellettuali! Sì, è una frase che effettivamente uso...Quello che voglio dire è
che alla Computer Associates cerchiamo di creare veramente un ambiente adatto alla nostra
gente in modo che possa creare gli strumenti adatti ai lavoratori intellettuali.
Dovrebbero essere degli strumenti che li aiutano effettivamente a fare molto di più. Una
delle cose che stiamo realizzando adesso è un database a oggetti. Quando usiamo la
tecnologia a oggetti pensiamo ad uno strumento che rende effettivamente possibile un salto
di produttività nel campo dello sviluppo del software, in quanto, per la prima volta,
diventa possibile riusare oggetti, oggetti già scritti, già testati. La sicurezza, per
esempio, sarà un oggetto, per cui se c'è un programma che ha bisogno di sicurezza, si
userà l'oggetto sicurezza.
Question 7
Mi scusi, ma temo che il pubblico non specializzato ignori cosa sia un "oggetto"
in questo senso...
Answer
Facciamo un passo indietro. Quando parlo di tecnologia a oggetti sto parlando di programmi
che possono essere usati per costruire altri programmi. Ci avviciniamo sempre più a un
sistema di pezzi prefabbricati. Ma perché si possano usare questi pezzi è necessario che
esista una struttura, una interfaccia comune. L'esempio migliore è quello dei bambini che
giocano con il Lego: è possibile costruire dei giocattoli con il Lego perché i pezzi
corrispondono. Non ci sono mattoncini con buchi tondi ed altri con buchi quadrati; esiste,
invece, uno standard comune. Più riusciamo ad usare la tecnologia ad oggetti, ad usare
oggetti prefabbricati, unendoli tra di loro come fa un bambino con i pezzi del Lego, più
ci sarà questo salto di produttività.
Question 8
Quanto crede nell'utilità e nell'impatto di Java? Crede che diventerà davvero uno
standard?
Answer
Credo che Java sia una iniziativa molto importante della nostra industria IT e che già
oggi sia uno standard. E' accettato come uno standard di fatto, anche se non riconosciuto
ancora dai comitati ufficiali per la standardizzazione. Del resto, anche Windows è un
gigantesco standard di fatto. Quando Lei chiede se sarà riconosciuto come standard
rispondo che l'industria stabilirà da sola il proprio standard, che sarà basato su
quello che funziona e che aggiunge valore piuttosto che su ciò che risponde a determinati
criteri. Gli utenti saranno attratti dalle cose che funzionano, che aggiungono valore a
ciò che stanno facendo. Java è accettato oggi come standard da questo punto di vista. E'
diventato uno standard nel linguaggio di programmazione, sta diventando uno standard nei
sistemi operativi. Pertanto, io lo considero come un altra piattaforma che va supportata.
Non credo che rimpiazzerà Windows o UNIX o altri sistemi operativi. Penso che ci sarà un
misto di tutti questi sistemi. Non l'uno o l'altro.
Question 9
E l'abilità della Computer Associates sta nell'integrare diversi componenti software e
hardware preesistenti in un unica soluzione?
Answer
E' necessario operare in questo modo, altrimenti, se si tenta di gestire tutto ed
implementare tutto da zero, i costi si fanno troppo alti. E se aggiungiamo un'altra
piattaforma ancora, le cose peggiorano, non migliorano. Quello che rende speciale la
Computer Associates è la nostra capacità di fornire soluzioni, di gestire tutto
l'insieme eterogeneo, perché si tratta di un ambiente eterogeneo; il modo specifico in
cui rendiamo l'ambiente eterogeneo dipende dal tipo di risorse che bisogna usare.
Question 10
E chi considerate come i vostri concorrenti diretti? In quale mercato c'è la concorrenza
più forte?
Answer
Non c'è nessun concorrente su tutte le piattaforme. L'IBM, per esempio, supporta le
piattaforme IBM; Windows NT avrà qualcosa che supporta Windows, Novell qualcosa che
supporta Novell, HP qualcosa che supporta HP. Se guardate il prodotto dell'IBM, l'IBM
Tivoli, scoprite che non supporta Windows NT, ma sapete bene, però, che Windows NT sarà
parte integrante del panorama IT di qualsiasi gruppo aziendale. Non siamo l'unica
compagnia che si muove su tutte le piattaforme, perché non abbiamo alcuna piattaforma
nostra da sponsorizzare. Pertanto, abbiamo un atteggiamento neutrale verso tutte le altre
piattaforme.
Question 11
Che ne pensa della riorganizzazione delle compagnie intorno al World Wide Web, come si è
sviluppata e quale è la sua opinione?
Answer
Uno degli usi più importanti di tutta questa tecnologia Internet è l'uso interno alla
azienda, vale a dire l'uso come Intranet. E questo è un buono standard, un buon modo di
far comunicare tutte le vostre filiali. Se ho la posta elettronica e parlo con gente in
tutto il mondo, posso usare la stessa posta elettronica e la stessa tecnologia per
comunicare all'interno della compagnia e, a questo punto, il tutto diventa un Intranet. Le
aziende si stanno spostando sempre più in questa direzione.
Question 12
In linea generale, Lei crede che la tecnologia IT permetterà alla gente di comunicare
davvero di più e meglio, oppure il cyberspazio porterà ad una nuova forma di isolamento
e di mancanza di socializzazione?
Answer
Penso che l'uso di Internet e del cyberspazio porta effettivamente la gente a comunicare
di più, anche se non necessariamente meglio. Penso che oggi le cose siano molto semplici:
se voglio farle vedere un articolo che ho davanti allo schermo, tutto quello che devo fare
è scrivere qualcosa e le viene spedito automaticamente. La comunicazione diventa quasi
troppo facile, il che porta anche ad abusare della posta elettronica, ci perdiamo troppo
tempo. Bisogna rendersi conto - e penso che la maggior parte della gente lo faccia- che il
mondo reale è molto più interessante del mondo online. Penso che se si capisce la vita e
la si ama, come fa tanta gente, allora si userà uno strumento - la comunicazione, il
cyberspazio - per quello che è, ma non si verrà dominati dallo strumento. C'è stato
sicuramente un momento in cui abbiamo avuto gli stessi timori per la televisione, abbiamo
temuto per i nostri figli a causa dei videogiochi. Eravamo tutti convinti che il mondo ne
sarebbe stato sopraffatto. Abbiamo però posto dei limiti, l'abbiamo messa al suo posto e
usata per quello che era il suo scopo, che fosse il divertimento o l'apprendimento. E
penso che stiamo facendo e che faremo sempre di più con il cyberspazio.
Question 13
Parlando di bambini, quale pensa sarà l'influenza di Internet sull'istruzione per la
prossima generazione? Cambierà radicalmente il modo di apprendere?
Answer
Penso che cambierà radicalmente il modo in cui facciamo ricerca, in cui ci procuriamo le
informazioni. Penso che si potrà scavare più a fondo e più rapidamente, grazie alla
banda più ampia che diventerà sempre più disponibile. Ci divertiremo apprendendo cose
con contenuti multimediali. Sono ancora convinto, tuttavia, che cose come Internet e
tecnologie simili non creino studenti migliori. In ultima analisi l'aspetto più
importante nell'istruzione non è l'essere esperto di computer, ma avere gli insegnati
giusti. Ci sono insegnanti nelle nostre vite che ci hanno motivato, che ci hanno fatto
guardare al di là del libro di testo, che ci hanno aperto delle porte, che ci hanno
detto: "Questo è interessante", e ci hanno aiutato ad andare in quella
direzione. Dovremmo spendere più soldi per insegnanti del genere piuttosto che stare
sempre a preoccuparci se ci sono abbastanza computer. I ragazzi possono condividere i
computer. Impareranno comunque le stesse cose. Ma gli insegnanti, sono loro a fare la
differenza nell'educazione dei nostri figli.
Question 14
E cosa pensa del futuro del lavoro, visto che molte categorie di lavoratori professionisti
oppongono resistenza alle innovazioni temendo, al tempo stesso, di perdere il loro lavoro?
Answer
Penso che tutta questa straordinaria tecnologia ci renda più produttivi, ci aiuti
maggiormente. Non si può cambiare il fatto che sono le persone che creano. E più si è
isolati, meno si è capaci di creare perché non si capisce quello che si sta creando e
perché lo si sta creando. Si può diventare molto bravi tecnicamente, forse, ma se non si
capisce il problema che si sta affrontando, si creerà la cosa sbagliata o si creerà una
gran soluzione per un problema che non esiste. Pertanto, ritengo che sia impossibile
perdere il fattore umano. La gente oggi esegue compiti molto ripetitivi, di tipo
ridondante; molto di ciò verrà automatizzato, e queste persone faranno resistenza. Penso
che sia responsabilità delle aziende e del nostro sistema educativo assicurarsi che tutto
questo talento umano che abbiamo venga incanalato nella direzione giusta, e non in una
direzione o in una tecnologia o in un'area dove la tecnologia li renderà obsoleti.
Question 15
Parlando di accelerazione: ci siamo resi conto che Internet ha accelerato il metabolismo
del mondo degli affari; viviamo in una economia veloce. Lei è preoccupato degli effetti
di questa enorme accelerazione? Ha pensato al rischio che siano solo i paranoici a
sopravvivere?
Answer
Penso che sia bello pensare a quanto le operazioni si siano accelerate, ma bisogna
considerare che questi cambiamenti richiedono decenni. Il telefono è stato inventato nel
1876, ma a tutt'oggi, più di metà della popolazione mondiale non ha accesso ad un
telefono. Le persone che hanno accesso a un computer sono una piccola élite nel mondo.
Per cui, sì, Internet accelera molto gli affari, vengono introdotte straordinarie
tecnologie di comunicazione, possiamo comunicare più velocemente, non necessariamente
meglio, ma certamente di più; tuttavia penso che vi siano ancora tante cose che
richiedono quello che chiamiamo il tocco umano. Per esempio, il commercio elettronico:
tutti dicono che con il commercio elettronico non c'è più bisogno di negozi. Non sono
d'accordo. Penso che il fatto di poter esaminare una cravatta, vedere se va bene con il
vestito è il tipo di esperienza tipicamente reale: mi piace farmi aiutare dal commesso
del negozio, non la comprerei la cravatta su Internet. Se so esattamente il tipo e la
marca di cravatta che mi serve, forse la potrei comprare su Internet. Ma fare spese è
anche una esperienza sociale e ha bisogno dell'intervento umano. Non credo che questo
sparirà mai.
Question 16
Pertanto, Lei non crede che Internet diventerà un gran bazar e sarà usato unicamente per
il commercio, anche se c'è una forte tendenza a portare tutti i tipi di scambi
commerciali così come i consumatori diretti su Internet. Il futuro di Internet sarà o no
quello di diventare un bazar?
Answer
Penso che lo diventerà, in parte, che se uno sa che automobile vuole comprare, se si
vuole informare su una particolare automobile, allora si può collegare ad Internet e
trovare le informazioni. Ci può essere un posto, per esempio, dove i diversi
concessionari vengono a fare offerte per aggiudicarsi l'ordinazione. Probabilmente, in
questo modo uno risparmia soldi. Probabilmente è difficile farsi riparare la macchina su
Internet! Perciò, la risposta è: sì, Internet si aggiunge alle cose che facciamo, ma a
dispetto di quello che dicono i tecnici, non può rimpiazzare tutto.
Question 17
E quali sono le prospettive per le piccole e medie aziende e la loro possibilità di
adottare l'infrastruttura informatica?
Answer
Se si tiene conto dell'uso della contabilità oggi, la tecnologia per la contabilità di
piccole e medie aziende esiste già. Siamo i più grandi fornitori negli Stati Uniti e
Canada di software per contabilità per piccole aziende, perciò sappiamo quel che
diciamo. Una delle cose ovvie che abbiamo iniziato a fare è quella di integrare una
interfaccia Internet nel software di contabilità, in modo che i clienti, per esempio,
possano iniziare ad accedere ad alcune informazioni di contabilità attraverso la rete.
Anche in questo caso, quindi, le aziende piccole e medie inizieranno ad avvantaggiarsi di
questo grande strumento di comunicazione. E anche il software delle ditte che producono
per piccole e medie aziende sarà sempre di più predisposto per la rete, e così via.
Question 18
Parlando del mercato del software, qual è la Sua opinione verso l'atteggiamento
monopolistico della Microsoft?
Answer
Penso che Microsoft sia una gran compagnia e che ha realizzato un lavoro tecnico buono e
innovativo. Personalmente non sono addentro ai dettagli esatti della posizioni del
Dipartimento di Giustizia e della Microsoft. Posso solo commentare, in linea generale, che
gli affari si debbano trattare sul mercato e non in tribunale. La legge USA protegge i
consumatori, non le piccole compagnie. E la domanda che ci dobbiamo porre - dal punto di
vista del Dipartimento di Giustizia a cui la Microsoft risponderà- è: il consumatore
viene danneggiato dal successo della Microsoft? E aggiungere un browser Internet Explorer
al proprio sistema operativo è sbagliato? Quindi: l'utente o il consumatore ne viene
danneggiato in alcun modo? E si deve fermare l'innovazione? Una parte del sistema
operativo viene sviluppata e finisce per danneggiare piccole compagnie che fornivano un
tipo di prodotto perché viene integrato nel sistema operativo. Ma non si può fermare il
progresso di un sistema operativo. Non conosco abbastanza i dettagli di ciò che la
Microsoft sta facendo, se questa è la loro posizione, ma, ripeto, in generale che è
abbastanza stupido andare a combattere su queste cose in tribunale.
Question 19
In ogni caso, Windows 95 non è il migliore esempio di interfaccia user-friendly. Lei si
aspetta che in futuro verrà sviluppata una nuova tecnologia o interfaccia veramente
user-friendly che renda il computer accessibile a tutta la famiglia?
Answer
Penso che sia necessario. Al momento la tecnologia è troppo complicata da usare, inclusi
i videoregistratori. A casa ho ancora le 12.00 che lampeggiano perché non so come
regolare l'ora; a volte usare la tecnologia è molto difficile. Arriveremo a un punto dove
molte di queste operazioni saranno automatiche, compresa la regolazione dell'ora; abbiamo
i segnali radio, l'ora dovrebbe essere regolata attraverso un segnale radio. Questa è la
direzione verso cui stiamo andando. Windows ne ha fatta di strada dai tempi del vecchio
DOS, con Windows 3.0, ne ha fatta di strada ma ne deve fare ancora tanta per arrivare al
punto in cui gli utenti lo possano usare come un elettrodomestico qualsiasi: si accende la
macchina, non si deve stare a riflettere su cosa premere. È a questo punto che si può
dire che una cosa è facile da usare.
Question 20
Nel futuro quale pensa possa essere l'esito della Legge di Moore?
Answer
Il bello della legge di Moore è che spiega come la potenza cresca per ordini di
grandezza, per salti quantistici - esponenzialmente mi pare si dica così -. Ma l'altra
faccia della medaglia è che i programmatori e gli sviluppatori di software considerano
tutta questa potenza come la gente considera gli armadi: abiti in un appartamento, ti
manca lo spazio; ti trasferisci in una villetta e dici: guarda tutto lo spazio che ho per
conservare questo, conservare quest'altro. Sei mesi dopo, sei a corto di armadi. Non
importa quanta potenza ci danno i costruttori di hardware, noi la consumiamo e ne vogliamo
ancora. E con questa potenza elaboriamo sistemi migliori, più affidabili, più
multimediali, e così via.
Question 21
Ma sinora i costi si sono abbassati ogni anno: metà prezzo per la stessa potenza. E se la
tendenza si ferma, che succede? L'economia della tecnologia informatica cambierà?
Answer
E' un modello economico di base: finché si continua a fare profitti si continua a
vendere. Non dimentichiamo che i computer sono usati ancora da una piccola minoranza della
popolazione mondiale. Ma oggi usiamo sempre più i computer per tutto, che sia un
tostapane, una lavapiatti, una lavatrice, e così via. E poi ci saranno computer con
funzioni multiple. Per esempio, una delle cose che fa Unicenter TNG è quella di
monitorare una macchina da corsa, perché dentro c'è un computer che trasmette dati, in
modo che quando la macchina arriva ai box sanno che cosa è meglio fare.
Question 22
Può descriverci anche l'applicazione sviluppata per il sito per bambini rapiti?
Answer
La Computer Associates è coinvolta in sviluppi tecnologici molto importanti e questo, in
ultima analisi, è, forse, uno dei migliori usi fatti della nostra tecnologia.
Sostanzialmente, abbiamo costruito questo sito Web con un gruppo chiamato Centro Nazionale
per i Bambini Rapiti e Sfruttati, che si trova a Washington DC. Il problema è che quando
un bambino non si trova, la cosa più importante è fare arrivare l'immagine del bambino,
la foto, a quante più istituzioni governative sia possibile in tutto il mondo, in modo
che l'immagine sia recente e se qualcuno vede il bambino, la notizia venga riportata molto
rapidamente. Quindi noi abbiamo costruito questo sito con il Centro Nazionale, e gestiamo
il sito insieme a loro negli Stati Uniti. Adesso stiamo discutendone con i paesi europei.
Abbiamo già aperto un sito in Malesia, speriamo di aprirne uno nelle Filippine presto.
Questo è l'uso migliore della tecnologia: aiutare a trovare i bambini rapiti. Appena le
informazioni arrivano all'FBI vengono spedite elettronicamente al Centro Nazionale. Un
modulo viene compilato e l'informazione è immediatamente disponibile sulla homepage del
Centro Nazionale.
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