INTERVIEW:
Domanda 1
Internet è l'esempio più concreto di quelle che saranno le autostrade elettroniche: per
qualcuno è già l'autostrada elettronica. Ma quali sono le problematiche legali relative
alla protezione della proprietà intellettuale su Internet?
Risposta
Come ha detto l'ing. Carlo de Benedetti, siamo di fronte a sviluppi tecnologici
inarrestabili, che devono essere tuttavia governati: Internet è il principale. Internet
rappresenta dei mezzi, però i mezzi devono diffondere qualche cosa che viene creato dagli
autori. Il problema fondamentale è quello di garantire gli autori e i loro diritti, così
come devono essere tutelati i cosiddetti diritti connessi, cioè i diritti degli
inerpreti, dei produttori e degli editori. Bisogna subito dire che, oggi come oggi, è
facile la formulazione delle leggi: risultano più difficili sia l'equità sia
l'applicazione di queste leggi, dal momento che non esistono ancora i mezzi tecnici per
assicurare la protezione di questi diritti. Recentemente il New York Time's ha pubblicato
un editoriale in prima pagina in cui si parla della gravissima crisi di Internet negli
Stati Uniti. La causa va ricercata nel fatto che Internet e, più in generale le
autostrade elettroniche, nacquero anzi tutto per ragioni militari. Era il Pentagono che
aveva bisogno di assicurare, in caso di guerra atomica, le possibilità di comunicare.
Soltanto in un secondo momento queste reti sono state applicate con altre finalità:
questa applicazione è perfetta, importante e funzionante relativamente a comunicazioni
scientifiche e accademiche. Per quanto riguarda l'aspetto commerciale succede che finora
non è stato possibile creare sistemi di sicurezza contro i pirati. Nello scorso mese di
Settembre le banche americane hanno ritirato l'autorizzazione ad usare le carte di credito
e si è presentata la necessità di disegnare ex novo tutta la tecnologia di Internet.
Questo potrebbe rappresentare una magnifica occasione per inserire anche la ricerca dei
mezzi tecnologici adeguati per tutelare il diritto d'autore e i diritti connessi. Un altro
aspetto fondamentale è quello di impedire che la figura dell'autore scompaia. Lo scorso
anno è stato redatto un Libro Verde da parte del Ministero del Commercio statunitense,
competente per questa materia negli Stati Uniti, e a questo riguardo vi è estrema
attenzione; il governo statunitense ha istituito addirittura una "task-force"
per seguire queste problematiche, partendo dal fatto che nel Libro Verde viene prospettata
la cancellazione dei confini tra diritti d'autore propriamente detti e i diritti dei
produttori e degli interpreti. L'onorevole Sgarbi, nella sua qualità di presidente della
Commissione di Cultura della Camera, del Parlamento italiano ha giustamente affermato che
l'industria è troppo forte per il singolo autore: lo Stato, e non soltanto gli autori
attraverso le loro consociazioni, ha il dovere di tutelare la creazione spirituale contro
lo sfruttamento soltanto puramente materiale da parte dell'industria culturale.
Domanda 2
I media digitali sono dei contenitori di informazioni manipolabili in maniera estremamente
semplice. Quale può essere la garanzia, dal punto di vista legale, dell'integrità delle
opere?
Risposta
Questa è una delle maggiori difficoltà, anche perché non vi sono delle novità rispetto
al passato. Un esempio è offerto dalla protesta contro gli sponsor. Si potrebbe trovare
una soluzione se i registi facessero dei film in cui siano previsti i punti per inserire
gli spot altrettanto potrebbero fare i compositori, così potrebbe nascere una nuova
categoria di opere, già previste per la interattività, cioè per la manipolazione.
Mozart per il "Don Giovanni" applicava due finali diversi; egli stesso ha
diretto una volta il "Don Giovanni" con il finale lieto, mentre in un'altra
rappresentazione concluse il "Don Giovanni" con il finale tragico. Mozart stesso
ha scritto, e oggi la cosa è pubblicata, un metodo di comporre dei valzer, un "gioco
dei dadi": sarebbe un gioco magnifico per Internet. Anche Rossini ha scritto il
"Tancredi" con due finali: un finale tragico, un finale a lieto fine. Oggi nella
prassi compositiva c'è addirittura la cosiddetta tendenza aleatoria, che inserisce
nell'opera certi scambi, come scambi ferroviari, che permettono all'interprete,
all'esecutore, al fruitore di scegliersi arbitrariamente la prosecuzione. Dunque, nulla
vieta, e anzi certamente questo potrà verificarsi, che siano gli autori stimolati a
offrire ai fruitori degli elementi per queste manipolazioni, per questi giochi. Però in
ogni caso, deve essere protetto l'autore dell'idea originale, e qui rimane tutto il
problema.
Domanda 3
La tendenza propria del legislatore ad attendere un'evoluzione della realtà prima di
dotarla di regole, nel futuro, a causa dei media digitali, non potrebbe causare una sempre
maggiore distanza tra le leggi e la realtà?
Risposta
Io temo che la distanza c'è e ci sarà; ma quello che il mio timore maggiore risiede, non
tanto nella possibilità di fare leggi adeguate ed efficienti, ma nell'avere gli strumenti
adatti di applicazione. Bisogna qui condividere la speranza espressa da Tornatore, il
quale spera che in queste tecnologie si possano elaborare i mezzi di autocontrollo.
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