INTERVIEW:
Domanda 1
Quali sono le problematiche legali prevalenti in questo passaggio tra un mondo di media
materiali a una realtà di media digitali.
Risposta
Innanzi tutto c'è la difficoltà di identificare l'autore. Nel diritto d'autore classico,
non c'è il minimo dubbio sul fatto che l'autore ha scritto, l'editore pubblica e i
rapporti sono chiari. Nel caso delle opere multimediali si assiste a una quantità di
interventi difficilmente riconducibili a uno specifico autore. Ne consegue che il diritto
d'autore per le opere multimediali, e in genere per l'editoria elettronica sia sempre un
convivere di diversi diritti su uno stesso filmato o programma "online", a cui
hanno contribuito diversi autori. E' importante il ruolo di chi organizza: nello specifico
caso, il ruolo dell'editore, in quanto ha avuto l'idea complessiva del prodotto.
Domanda 2
Per quanto riguarda i servizi digitali online potrebbero esserci aspetti piuttosto
delicati relativamente all'economia e a tutto ciò che è legato alla riscossione dei
diritti?
Risposta
Ci sono dei problemi formidabili legati a quelli. Io credo che la risposta ai problemi
creati dalle macchine, sia nelle macchine stesse. In questo caso sono gli stessi media,
che possono elaborare dei sistemi per cui il fruitore dell'informazione paghi i relativi
diritti d'autore o con un sistema di addebito, come avviene, per esempio, con la bolletta
telefonica, oppure con delle carte di credito, che attestano il fatto che un utente ha per
un certo tempo usufruito di un certo programma. E questo consentirebbe di addebitare
l'utilizzazione che viene fatta di materiale coperto da diritto d'autore. Si può muovere
l'obiezione che questo riguarda la sfera personale della riservatezza, dal momento che
questo sistema implica che ciascuno debba denunciare che dalle 14,50 alle 16,30 è stato a
guardare quel particolare programma. D'altra parte questo è un pedaggio che si paga
all'evoluzione della tecnica. Nel caso dei telefoni cellulari le comunicazioni vengono
registrate; chi va in autostrada sa che la sua macchina è identificata, per aver fatto
quel determinato percorso: del resto non c'è altro da fare che accettare il fatto comune
alla nostra esistenza, ossia la potenzialità di essere sotto controllo in ogni momento.
Naturalmente se questo viene fatto da un ordinamento totalitario è pericolosissimo; se si
vive in una società civile e democratica i pericoli sono ristretti.
Domanda 3
Vede davanti a noi una maggiore cooperazione tra i diversi paesi per riuscire ad
affrontare meglio questi problemi, o crede che i singoli paesi possano affrontare ciascuno
in maniera indipendente, gli aspetti relativi al "copyright" e ai diritti
d'autore?
Risposta
E' evidente che non è possibile pensare a una legislazione strettamente nazionale, per
risolvere i problemi di questo tipo di comunicazione. La comunicazione è ormai un fatto
universale. D'altronde la legge italiana è cambiata recentemente, non per un'iniziativa
del legislatore, ma per una direttiva della Comunità Europea, e questo renderà sempre
più interdipendenti le diverse legislazioni per arrivare a ipotizzare una sorta di
legislazione globale. Per esempio, il satellite che trasmette sul pianeta: a quali leggi
è sottoposto? Evidentemente ci deve essere una legislazione che riguarda l'intero globo
terracqueo o perlomeno la parte del globo che usufruisce di questo tipo di comunicazioni.
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