INTERVIEW:
Domanda 1
Quali sono, oggi, i problemi per un autore multimediale e quali le sfide più recenti?
Risposta
La sfida più importante è rispondere a questo stranissimo mercato che premia opere di
qualità. Certamente, in questa fase, bisogna selezionare molto le scelte e puntare su
opere che effettivamente abbiano un interesse forte sul pubblico, perché i possessori di
computer multimediali sono ancora pochi e, di conseguenza, per potere avere un pubblico
adeguato è necessario coprire l'interesse del maggior numero possibile di persone. Ciò,
però, non deve significare un abbassamento qualitativo delle opere che, pur essendo
divulgative e di largo interesse, per quanto possibile devono essere altamente
significative; esse devono anche avere dei nuovi contenuti, devono rappresentare dei nuovi
contributi culturali; sostanzialmente le opere hanno bisogno di essere uniche, qualche
cosa di mai visto, che giustifichi il suo acquisto per fare anche una esperienza
culturale. E' il caso di Roma Imperiale, che prima di ora non era possibile
sperimentare.
Domanda 2
E ciò è stato possibile anche grazie ad un uso di diverse, nuove tecnologie?
Risposta
Senza dubbio. Nella componente artistica esiste, come sempre, una sapienza tecnica
artigianale che ci porta ad usare questi strumenti come una tavolozza; e allora bisogna
scegliere dei colori, delle spatole. In questo caso, gli strumenti possono essere la
tridimensionalità, il trattamento delle immagini, l'ipermedialità e tutte devono
confluire in un'opera, che a sua volta ha l'obbligo di essere trasparente al pubblico;
intendo dire che la parte tecnologica deve essere al servizio del pubblico ma dietro le
quinte, proprio come la logica degli effetti speciali nel cinema.
Domanda 3
Come è nato il progetto dell'opera Roma Imperiale?
Risposta
L'idea è nata addirittura negli anni 80. Il lavoro effettivo e continuativo è di circa
tre anni, ed è per questo una produzione del tutto insolita nello scenario europeo che
tende a realizzare prodotti sull'immediato. Per un numero alto di persone - una quindicina
di persone hanno collaborato a vario titolo per la parte archeologica, tecnica, di
scrittura ma anche di grafica artistica- l'ipotesi ambiziosa è stata quella di
ricostruire integralmente la capitale del mondo antico di duemila anni fa, con la
possibilità di visitarla dettagliatamente in modo tale da avere un effetto realistico
addirittura nei fregi e nelle pitture. La ricostruzione non è stata solo degli edifici; e
pensate che Roma Imperiale sono 25 chilometri quadrati di edificato tutto in un solo
modello tridimensionale, ma anche migliaia di abitazioni e centinaia di edifici
monumentali ricostruiti nella parte esterna e spesso anche nell'interno.
Domanda 4
Come si può visitare questa Roma e con quale senso di presenza in questo passato
riscoperto?
Risposta
L'idea di fondo è quella di essere un turista dell'antichità e porsi in una navigazione
soggettiva all'interno di questa città nella quale ci si muove grazie ad una tecnologia
che si chiama "quick time virtual reality", che simula la possibilità di
movimento. Si può scegliere la direzione, ci si può spostare da un luogo all'altro,
vedere in alto, in basso, fare zoom, manipolare gli oggetti. Ci sono una cinquantina di
modelli - del Foro Traiano, della Colonna Traianea, dell'Arco di Costantino- che si
possono vedere in tutte le dimensioni. Questa è una grossa innovazione nella fruizione di
un argomento come Roma Imperiale, fino ad ora trattato attraverso il libro o mediante una
videocassetta. Il turismo virtuale con una macchina del tempo: questa -per sintetizzare-
è l'esperienza che si può fare con un CD-ROM su Roma Imperiale.
Domanda 5
Quale è la fedeltà storica ?
Risposta
Roma Imperiale è un argomento piuttosto noto sul piano storico archeologico, le fonti
sono numerose, i reperti significativi, e noi ci siamo fidati di una tradizione di oltre
due secoli di lavoro culminato nella creazione del famoso plastico della civiltà romana
del Gismondi, una ottima base di partenza. E' stato anche aggiornato con le scoperte
archeologiche più recenti, soprattutto in riferimento al colore, a come erano dipinti gli
edifici, le statue e tutti gli elementi archeologici. Tuttavia l'opera è destinata al
grande pubblico, non agli specialisti, e ci siamo proposti di raggiungere una fedeltà di
sensazioni maggiore di quella che si può chiedere ad un archeologo. Noi, in certi casi,
abbiamo colto le varie ipotesi e operato delle scelte e questo ci ha portato ad avere una
ricostruzione integrale di tutta la città.
Domanda 6
Come avete affrontato il problema sul piano della musica?
Risposta
Anche sul piano musicale esistono diverse ricerche di tipo archeologico. In passato
abbiamo curato un'opera sull'Odissea, e per questo progetto ci siamo basati sulla musica
archeologica greca. Anche in questo caso abbiamo fatto riferimento a diversi studi di tipo
archeologico sulla timbrica, con gli organi ad arco, cetre, cembali, con una musicalità,
tuttavia, più adatta all'orecchio attuale - non avevamo intenzione di realizzare un'opera
di tipo cacofonico -. Ci sono circa una ventina di brani musicali che accompagnano le
diverse situazioni: dalle terme agli spettacoli, come si possono immaginare gli elementi
musicali di questo tipo.
Domanda 7
Quanto spazio è dato ai testi?
Risposta
Esiste una componente testuale importante; tutti i principali edifici sono descritti
accuratamente con centocinquanta schede circa. Abbiamo, inoltre, una sezione storica che
descrive la storia di Roma dalle origini alla caduta dell'Impero, e ad ogni imperatore
veramente importante è dedicata una scheda dalla quale si può anche accedere agli
edifici seguendo la storia non solo della civiltà ma anche della città di Roma e il
Colosseo, nelle epoche in cui sono stati costruiti. Esiste anche una sezione sulla vita e
sulla civiltà del tempo divisa in nove temi: la casa, la famiglia, la politica, la
religione e così via. Anche qui abbiamo una produzione testuale divulgativa abbastanza
significativa che fa da servizio ai monumenti: se io visito il tempio di una divinità,
Giove, Venere o Giano, ho la scheda corrispondente che mi offre una illustrazione di chi
fosse e quale fosse il culto ad esso dedicato.
Domanda 8
Sul tema Roma, comunque, la concorrenza è sensibile: anche gli americani stanno venendo
in Italia a fare titoli su Roma. Sono state realizzate, inoltre, molte ricostruzioni in
3D!
Risposta
Con il rispetto del lavoro di tutti, noi abbiamo puntato a realizzare un'opera che fosse
completa da una parte e fruibile dal grande pubblico dall'altra. Viceversa, fino ad ora è
stato sviluppato un lavoro attraverso macchine che la gente non può consultare, e,
quindi, qualcosa non destinato ad una diffusione di pubblico, almeno nella versione
virtuale; forse esistono delle videocassette, ma questo non è il nostro obiettivo. Oltre
ad essere un'opera per tutti, la nostra è una opera completa, non riservata solo al Foro
Imperiale, al Colosseo o a singoli edifici, ma all'intera città. Questo credo sia il
tratto distintivo dell'opera che amo definire una "jurassic park"
dell'archeologia, nel senso che è veramente un'opera con un forte impianto di colossal.
Effettivamente siamo di fronte al più grande sito archeologico pensabile! Un milione di
abitanti più gli schiavi - che erano più numerosi dei cittadini- è veramente una
metropoli. Quella che viene ricostruita è una sfida, e, in un certo senso, diamo il
benvenuto alla concorrenza pensando di poterla vincere.
Domanda 9
Quando uscirà sui mercati esteri?
Risposta
L'uscita dell'opera nella versione italiana è prevista nel mese di aprile. Abbiamo in
corso già le traduzioni per l'estero e, direi, che, in breve termine, addirittura nella
tarda primavera, avremo alcune localizzazioni nei principali paesi. La richiesta è forte
perché l'argomento è sicuramente di largo interesse ed è un'opera credibile perché
proviene dall'Italia; questo non succede normalmente per i CD-ROM, poiché sono, per lo
più, a carattere nazionale. Quest'opera è destinata al grande pubblico internazionale.
Domanda 10
Oggi, quante copie si possono prevedere, sul mercato italiano, affinché un CD-ROM possa
essere considerato un best seller?
Risposta
Penso che centomila copie possono essere raggiunte. Personalmente ho curato la
realizzazione del best seller dell'anno scorso nel settore CD-ROM in Italia, che è
l'enciclopedia "Omnia" curata da De Agostini. Tuttavia, dipende dal tema che
viene trattato, poiché ci sono argomenti che hanno una maggiore potenzialità di
diffusione. A mio avviso un'opera che supera le quindicimila copie con un prezzo intorno
alle novantanovemila lire, come è di solito il prezzo di un CD-ROM, può già essere
considerato un best seller sul mercato italiano. E non sono moltissimi quelli che superano
questa soglia. Per il mercato di massa si considera la cifra di un milione di copie, una
base che ancora non si è innescata sul mercato italiano dei CD-ROM.
Domanda 11
Può chiarirci la situazione del mercato italiano?
Risposta
Occorre considerare che nelle case italiane non esistono, probabilmente, ancora un milione
di lettori CD-ROM, ed è proprio questo numero la base che si considera il punto di
partenza di un vero mercato di massa. E' anche logico che i best seller aumenteranno la
tiratura. E' importante che questa tiratura veda molte opere italiane e non solo la
presenza e l'introduzione di opere estere, che è quello che può realmente accadere. La
volontà di noi autori italiani consiste, ovviamente, nel creare un made in Italy nel
settore della multimedialità tale da difendere la nostra creatività, prima in Italia,
poi negli altri paesi.
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