Digital library (interview) RAI Educational

Humbert Camerlo

Bologna (Futur-show), 10/04/1997

"The virtual reconstruction of La Fenice"

SUMMARY:

  • The CD ROM on "La Fenice" was created after the Venice theatre was destroyed by fire in 1996 and the proceeds from its sale will be donated to the reconstruction fund (1).
  • The CD-Rom contains over 3,000 digital images. The contents concentrate on the numerous works which had their world premieres at La Fenice. The theatre’s archives, the "Museo Correr" of Venice and the Musée de l’ Opéra of Paris supplied material on the many artists who created set designs for the theatre (2).
  • The CD-Rom will be an aid to the reconstruction of the theatre, as well as a learning tool, particularly for the younger generation (3).
  • A CD-Rom offers a new way to read information, with the possibility of moving from music to images or text. The user is not passive as with other media, but can choose different routes through the material (4).
  • A CD-ROM on the Opéra de Paris, one of Europe’s oldest theatrical institutions, is being prepared, as well as an Internet site (5).
  • The Internet offers everyday information, as well as extremely specialised material; it’s value depends on how the user exploits it (6).
  • Opera is an art form that combines music, art, drama and text and is, therefore, adapted to multimedia interpretations. However, the pleasure comes from sharing the same emotions with an entire audience and it will be some time before real interactivity becomes part of the live theatrical experience (7).

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INTERVIEW:

Domanda 1
Quando avete deciso di preparare un CD ROM su "La Fenice" e perché?

Risposta
Il giorno dopo l'incendio de "La Fenice", martedì 30 gennaio l996, tutto il mondo dell'opera è stato scosso dalla notizia dell'evento, perché "La Fenice" occupa un posto importante nel nostro cuore di artisti e di musicologi. Abbiamo cominciato subito a pensare che cosa si potesse fare per portare aiuto ed io, poiché sono incaricato delle nuove tecniche multimediali dell'Operà di Parigi, ho proposto di ricostruire "La Fenice " in virtuale per offrire al pubblico la possibilità di visitarla, con l'idea che i proventi del CD-ROM fossero devoluti alla ricostruzione del teatro. Questa è la storia.

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Domanda 2
Poiché è molto difficile, nel caso di un teatro come "La Fenice", che ha una lunga tradizione, selezionare il materiale che avete usato per il CD-ROM? Ci può dire come è organizzato il CD-ROM?

Risposta
L'organizzazione del CD-ROM è articolata in tre parti. Una parte è una ricostruzione puramente virtuale, una prodezza tecnologica, in cui tutte le immagini sono digitalizzate. Siamo partiti dai disegni che ci ha fornito la città di Venezia, e abbiamo digitalizzato ogni immagine. Le immagini digitalizzate nel CD-ROM sono tremila. Poi c'è la scelta editoriale per decidere i contenuti. Naturalmente ne abbiamo discusso con il personale de "La Fenice". L'idea centrale è stata di cominciare con le "prime" assolute, con le "prime" mondiali che hanno avuto luogo a "La Fenice", e che appartengono alla storia della musica. Le "prime" di Rossini come Il Tancredi e La Semiramide, le "prime" di Verdi come La Traviata e Il Rigoletto, le "prime" di Strawinsky hanno costituito l'asse portante dei contenuti. Poi, abbiamo lavorato con documenti d'archivio de "La Fenice", del "Museo Correr" di Venezia e del "Museo dell'Opéra" di Parigi, dove sono pure conservati molti documenti relativi ai pittori che hanno lavorato a "La Fenice" e che hanno creato gli scenari per le rappresentazioni. Ci siamo avvalsi della collaborazione di molti musicologi, soprattutto italiani: si è creata una catena di solidarietà. Abbiamo dunque riunito i documenti messi a disposizione dagli archivi de "La Fenice", "dal Museo Correr" di Venezia e dal "Museo dell'Opéra" e dalla "Bibliothèque Nationale de France", che conserva parecchi documenti relativi ai pittori che hanno lavorato agli scenari de "La Fenice". Numerosi musicologi italiani hanno partecipato - all'ottanta per cento - alla redazione del CD-ROM, portando contributi su Rossini, su Verdi, su Mascagni e in genere su tutti quelli che hanno lavorato per "La Fenice".

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Domanda 3
Si tratta dunque di un'opera che servirà alla ricostruzione del teatro reale?

Risposta
Spero che sarà di aiuto a coloro che dovranno ricostruire il teatro, perché è un oggetto virtuale dentro il quale ci si può muovere. Credo che sarà di aiuto soprattutto ai giovani. Questo CD-ROM ha un grande interesse pedagogico, tutti gli appassionati d'opera ne saranno toccati, proveranno nostalgia per questo luogo e ritroveranno un sapere, una storia che forse, ad un certo momento, hanno dimenticato. E c'è da aggiungere un'altra cosa importante: il CD-ROM e, in generale, l'editoria elettronica, possiedono ben altre potenzialità rispetto, per esempio, alla stampa. Questo non toglie nulla ai meriti della stampa, ma attraverso i data-base inseriti nel CD-ROM si possono porre delle domande e ottenere rapidamente risposte su un certo compositore, su un certo lavoro che ha fatto a Venezia, a Napoli o a Parigi. Così, il campo degli interessi si allarga di molto e credo che i ragazzi, che i giovani, quelli che amano il gioco, avranno molto interesse a esplorare questo luogo che non esiste più attualmente.

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Domanda 4
Che cosa offre in più un CD-ROM rispetto ad un libro o ad una trasmissione televisiva?

Risposta
Parecchie cose. Innanzi tutto permette di avere delle informazioni incrociate: si possono avere insieme musiche, immagini e testi, e quando questi tre elementi vengono messi gli uni accanto agli altri ne risulta un nuovo modo di leggere, una nuova prospettiva. Inoltre, credo che l'informazione contenuta nel CD-ROM sia più rapidamente disponibile di quella contenuta nel libro, perché sono più rapidi gli strumenti che permettono di accedervi. Ed infine, la terza differenza, specialmente rispetto alla televisione, è che nel CD-ROM si può intervenire, si è interattivi, si fanno delle scelte, ci si apre una propria strada. Non si è soltanto passivi, come quando si guarda un prodotto finito, ma, anzi, il modo in cui si consulta il prodotto, si entra nel programma, si scoprono le varie "stanze" è diverso per ognuno di noi. Detto questo, credo che il CD-ROM, e in genere l'editoria multimediale abbia un futuro a fianco al cinema e alla televisione, e che nemmeno il libro sia finito, perché il piacere del libro non è superato, così come non è superato il piacere di andare al cinema o di guardare alla televisione un dibattito in diretta. Il CD-ROM è solo un nuovo mezzo che offre una diversa prospettiva e una dimensione importante: la memoria.

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Domanda 5
Dunque l'Opéra di Parigi ha una sezione dedicata alle nuove tecnologie. Che progetti avete, oltre alla preparazione del CD-ROM?

Risposta
Ci stiamo muovendo in due direzioni. Metteremo in produzione un primo CD-ROM, sull'Opéra di Parigi perché, come Lei sa, l'Opéra di Parigi è una delle più antiche istituzioni teatrali d'Europa, fondata nel l660 da Luigi XIV e arrivata senza soluzione di continuità fino ai nostri giorni. Dunque, faremo un CD-ROM sull'Opéra di Parigi, sul Palais Garnier, sull'Opéra-Bastille e, assai presto, saremo anche su Internet e su World Wide Web, con siti che renderanno possibili nuove relazioni con gli utenti, i quali potranno visitare l'Opéra, come molti altri teatri, del resto.

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Domanda 6
Internet offre ai musicologi la possibilità di trovare molto materiale. Anche Lei lo usa? E che cosa ne pensa?

Risposta
Io credo che sia come il telefono: lo possiamo usare per annunciare a che ora torneremo a casa, ma possiamo usarlo anche per avere un'informazione o per collegarci con una persona lontana. Internet si può usare per affari quotidiani o per cose estremamente specifiche, come quando si cerca lo spartito dell'opera di un certo autore, che si trova soltanto in una certa università americana o in un museo italiano o in una biblioteca francese o tedesca. Io credo che tutto dipenda dall'utente e dal modo in cui usa lo strumento.

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Domanda 7
Tra le nuove possibilità offerte dalle tecnologie informatiche, c'è quella di creare degli ipertesti. Si può immaginare l'opera del futuro con finali diversi o le parti diversamente distribuite?

Risposta
L'opera è, per sua natura, un luogo dove si mescolano i generi e i sensi, perché ricorre alla pittura, alla musica, alla drammaturgia, al testo. Penso che, da un momento all'altro, l'opera arriverà ad inglobare la multimedialità, ma, evidentemente, non nel modo che possiamo immaginare noi oggi. Per questo bisognerà aspettare un po'. Io credo che le novità si presenteranno nella relazione pubblico/spettacolo. Se un sistema interattivo prevede la scelta tra due sviluppi possibili di una partitura, bisogna che il pubblico, in sala, possa intervenire, a quel punto, nell'esecuzione. Oggi questo mi sembra ancora difficile, perché la multimedialità si rivolge, per ora, soprattutto alle persone singole o alle famiglie, o comunque a gruppi ristretti di persone. All'Opera, il piacere è di condividere la stessa emozione con un migliaio di persone, con l'intera sala. Dunque, io credo che bisognerà aspettare un po' perché una interazione autentica - non intesa come semplice gadget - entri nella pratica viva del teatro e dell'arte operistica.

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