INTERVIEW:
Domanda 1
Da una idea di Umberto Eco, stanno nascendo a Bologna le Arcades multimediali: che cosa
sono e a cosa serviranno?
Risposta
Le Arcades multimediali sono degli spazi pubblici di accesso ai servizi multimediali e ai
servizi di rete. Si prevede l'apertura di un primo grande spazio pubblico, e in seguito la
creazione di satelliti sparsi per la città. Nel primo spazio, quello centrale, esisterà
una biblioteca multimediale, per la consultazione di CD-ROM e prodotti multimediali. Ci
saranno una trentina di terminali con cui degli operatori insegneranno al pubblico come
accedere alle reti, come servirsi dei prodotti multimediali e dei CD-ROM, a disposizione
nella biblioteca multimediale. Ci sarà uno spazio per esperimenti di TV interattiva e uno
spazio per il teleshopping, una libreria che conterrà riviste, libri di informatica e
libri che riguardano le nuove tecnologie e la cultura che sta nascendo intorno alle nuove
tecnologie. Sarà, quindi, un luogo in cui organizzare convegni, eventi sulla cultura
della società della informazione globale. Un posto in cui, insomma, tutti, giovani,
adulti e anche anziani, potranno accedere al mondo delle nuove tecnologie, alla società
dell'informazione globale, pagando un biglietto di accesso giornaliero che non sarà più
caro del prezzo del biglietto del cinema, oppure abbonandosi e quindi decidendo di
usufruire dei servizi delle Arcades multimediali in maniera ricorrente nel tempo.
Domanda 2
Negli Stati Uniti, le Arcades sono in realtà delle grandi sale giochi. Ci saranno anche
dei luoghi di incontro per vivere insieme la telematica?
Risposta
Sì. Ci saranno degli spazi dove si farà cultura e ci saranno degli spazi di incontro, di
intrattenimento, dove si potrà studiare ma anche chiacchierare, trovarsi, conoscersi.
Difatti, ci sarà anche un bar cablato, sulla scia di esperimenti già esistenti
all'estero, ossia un posto dove poter incontrarsi e conoscersi, passare il tempo, bere un
aperitivo o un the, accedendo ai servizi di rete e ai prodotti multimediali.
Domanda 3
Come si inserisce questo nuovo esperimento nella Bologna telematica, dove già era
partito, con il consorzio Nettuno, un servizio al cittadino di uso dell'interattività e
delle reti?
Risposta
Bologna sembra essere un luogo fortunato per questo genere di iniziative. Quando abbiamo
elaborato questo progetto esecutivo, alcuni mesi fa, abbiamo trovato, una straordinaria
attenzione del Comune, da parte del sindaco in primo luogo, e di Bonaga, che è il
responsabile del progetto Iperbole. Loro si sono detti immediatamente disponibili per
mettere a disposizione gli spazi e i finanziamenti iniziali necessari per avviare questa
iniziativa. Lo spazio, al quale stiamo lavorando, è situato nel cuore della città
universitaria, in via Zamboni, e contiamo di metterlo a disposizione del pubblico in
alcuni mesi, quindi di aprire una prima fase sperimentale in tempi brevi.
Domanda 4
Sarà aperto giorno e notte?
Risposta
Il nostro ideale sarebbe quello di una buona biblioteca statunitense, in periodi di esami
universitari, quindi con orari dalle dieci del mattino a mezzanotte. Insomma vorremmo un
qualcosa che sia in qualche modo l'intersezione tra l'orario di apertura di una biblioteca
e l'orario di apertura di uno spazio di intrattenimento più tradizionale.
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