INTERVIEW:
Domanda 1
Che cosa deve contenere un CD ROM per essere di successo, per diventare un best-seller?
Risposta
Il CD ROM è un oggetto multimediale, e come tale ha assolutamente necessità di contenere
moltissime informazioni che siano facili da utilizzare e da consultare, contenuti
divertenti, non noiosi. Il mix ideale è: un contenuto interessante, una fruizione
brillante non noiosa, ed infine, un prezzo adeguato al tipo di mercato che si va ad
affrontare, che è un mercato abbastanza povero.
Domanda 2
Ci sono alcuni CD ROM che posseggono molte soluzioni grafiche, ed altri, invece, che sono
molto più sobri. Analizzando queste differenze nei dettagli, come deve essere strutturato
un CD ROM per andare incontro ai gusti e alle necessità del pubblico?
Risposta
E necessario, per prima cosa, suddividere le aree. Nellarea del gioco, oggi,
la fruibilità è essenzialmente la velocità con cui si gioca ed il divertimento che si
riesce ad ottenere da questo CD ROM; si può trattare di unanimazione
tridimensionale, di uno spara-spara, oppure di un film interattivo, un prodotto che sta
arrivando ormai sul mercato. Questa è unarea particolare, le cui esigenze
fondamentali sono solamente la velocità e la bellezza della funzione. In seguito possiamo
avere unarea Edu-tainment, unarea orientata alleducazione; in questa
area troviamo molte sotto-aree, come quella delle lingue straniere, che si sviluppa
necessariamente con dei corsi che possono essere estremamente noiosi o, al contrario, del
tutto simpatici, divertenti ed utili. In questo caso, la User Friendly è lelemento
più importante, e si tratta della facilità, della semplicità di utilizzo e del non
annoiare lutente che sta utilizzando il corso. Unaltra area ancora è quella
degli idiomi informativi: faccio riferimento alle enciclopedie, ai titoli reference, alle
collezioni di artisti e così via. In questo caso, la cosa più simpatica che si riesce ad
offrire e che di conseguenza genera il successo del CD ROM, è la quantità e la qualità
del contenuto; se si prende un artista, ad esempio, si deve curare la bellezza delle
riproduzioni, la facilità di navigazione allinterno del testo, che è la parte
importante del CD ROM; quindi, che si tratti di testo narrato o letto, bisogna andare alla
ricerca delle trovate simpatiche che alleggeriscono molto il tono, ma che siano appunto
assolutamente, scientificamente provate e certe.
Domanda 3
Crede che la multimedialità sarà il futuro di tutte le case editrici?
Risposta
La multimedialità è un oggetto, è un qualche cosa che non è stato ancora ben definito.
Con multimedialità oggi si fa riferimento alla videocassetta, ai CD ROM e perfino al
cinema, la cui multimedialità sta nel suono, nellanimazione, e così via. Credo che
la multimedialità sia una strada assolutamente non trascurabile per leditore
classico, e non sono certo che la multimedialità del 2000, 2001, 2002 sarà quella di
oggi; probabilmente sarà una multimedialità in linea - non alludo ad Internet, perché
anche Internet, come il Cd ROM, è un mezzo transitorio -; sarà la multimedialità che ci
verrà da uno scatolotto nero che avremo in casa, che ci permetterà di collegarci al
telefono, al televisore, ad Internet, ai nostri fornitori di servizi, a colui che detiene
i contenuti dei CD ROM per aver quei contenuti direttamente da questa scatola, a casa
nostra, attraverso una linea telefonica ovviamente cablata con le fibre ottiche, che ci
dà la velocità di trasmissione e la qualità.
Domanda 4
La figura tradizionale della casa editrice come si rapporta con questo scenario futuro?
Risposta
Noi facciamo parte di un gruppo editoriale che ha cinquecento anni e quindi non credo che
abbia né la voglia, né linteresse di scoprire che la carta non ci sarà più; ma
non è vero, la carta ci sarà sempre; il libro verrà sostituito sicuramente dalla
multimedialità in alcune parti, nelle parti informative; in quelle di referenza, di
reference, non è assolutamente possibile pensare di sostituire un libro darte o un
romanzo con un qualcosa di multimediale o, comunque, con qualcosa che non sia legato al
fatto di toccare la carta, al piacere di toccare un libro. Daltronde, in un ottica
di questo tipo, il cinema o la televisione avrebbero completamente ucciso leditoria!
Ma si tratta di mezzi diversi. Certo, alcuni tipi di libri spariranno, diventeranno
inutili, perché saranno soppiantati da altri mezzi di comunicazione sicuramente più
sofisticati, più espressivi, molto più facili da utilizzare rispetto ad
unenciclopedia, perché danno la possibilità di ricercare delle informazioni in
pochi attimi piuttosto che cercarle in venti tomi.
Domanda 5
La diminuzione della vendita di libri prelude, a Suo avviso, ad una graduale sostituzione
del libro tradizionale con i prodotti multimediali?
Risposta
Certo, alcuni libri non sono sostituibili proprio per il fatto di essere libri e di avere
dei contenuti da libro. Non è pensabile leggere un libro su un computer! Il piacere di
sfogliarsi un libro non è paragonabile a quello di sfogliare un CD ROM. Nella scuola,
credo la multimedialità offrirà un grande aiuto; intanto i ragazzi possono risparmiarsi
la grande fatica dei dieci, quindici chili di libri che portano sulle spalle, e che sono,
in buona parte inutilizzati; la multimedialità permette un accesso trasversale
allinformazione e quindi permette una multidisciplinarietà che il libro non
permetterà mai, così come lenciclopedia, così come il dizionario. Tutte le
informazioni che hanno grandi volumi con difficoltà di ricerca, trovano un beneficio
nella trasformazione multimediale.
Domanda 6
Come va il mercato del CD ROM in Italia?
Risposta
Direi che si tratta di un mercatino più che di un mercato, perché è un mercato del
tutto nascente con una grande difficoltà per gli editori elettronici; questi ultimi
investono delle grosse somme per produrre dei titoli che hanno, poi, una possibilità di
vendita abbastanza limitata. Oggi un buon titolo può vendere duemila, tremila,
quattromila copie; investimenti per fare un buon CD ROM sono dellordine di centinaia
di milioni; quindi, non si può pensare mai ad un solo mercato italiano, si deve pensare
ad un mercato globale e produrre dei titoli sempre in almeno due, tre, quattro lingue, che
aprono la possibilità di recuperare gli investimenti anche attraverso i mercati esteri.
E comunque un mercato in crescita: si stima che ci siano circa un milione di lettori
di CD ROM nelle case, si tratta di un mercato interessante che va presidiato anche se non
è ancora un mercato remunerativo.
Domanda 7
Fino ad ora leditoria elettronica si è orientata soprattutto sui videogiochi e sui
prodotti didattici. Ci saranno iniziative editoriali di carattere diverso?
Risposta
Direi che non si tratta solo di videogiochi e di materiale per le scuole. Già esistono
dei buoni prodotti, specialmente prodotti che vengono importati dallestero e
tradotti; noi stessi abbiamo realizzato una serie molto importante sulle monografie dei
grandi artisti che ora è in edicola; questa è uniniziativa che ha aperto un canale
nuovo che prima non era contemplato dai CD ROM. I CD ROM dati sono stati i primi ad essere
commercializzati anche allestero; tuttavia, si scontrano con una serie di problemi
che sono dovuti ai diritti, alle immagini difficili da reperire, ai testi complicati da
scrivere, se sono scritti bene. Per queste ragioni linvestimento è grosso per
realizzare un CD ROM di buona qualità; ma sicuramente le aree tematiche più importanti
sono quelle della scuola, quelle dei reference, come dicevo prima.
Domanda 8
Una delle critiche che si fanno alleditoria multimediale è di essere monotona. Cosa
ne pensa?
Risposta
Credo che non sia così, almeno ora; forse, fino ad un paio di anni fa. Lanno
scorso, può essere successo che gli editori elettronici abbiano preso del materiale
dalleditoria tradizionale trasformando dei libri in CD ROM. Questo è assolutamente
da non fare, perché si portano i contenuti di un mezzo che ha una fruizione sequenziale
in un mezzo che ha una fruizione interattiva. Non è possibile pensare di trasportare pari
pari, o quasi, i contenuti di un libro in un Cd ROM, perché risulterebbe assolutamente
noioso ed inguardabile. Questo è stato lerrore iniziale, poiché permetteva di
contenere i costi. Noi abbiamo sempre evitato di farlo perché poi, in definitiva, anche
se poco, tuttavia si perdeva perché i CD non si vendevano.
Domanda 9
Questo problema che lei ha sollevato era laccusa che è stata mossa agli editori
italiani: di tradurre il libro su CD ROM. Tuttavia, il premio che è stato attribuito
proprio a Lei dimostra che dei passi avanti sono stati fatti, indubbiamente. In quale
direzione?
Risposta
Io posso parlare per quanto riguarda la nostra esperienza: purtroppo lItalia non è
allavanguardia, in senso generale, perché molti dei grandi editori hanno fatto una
scelta di investimenti ridotti: o di acquistare allestero titoli e di localizzarli,
o di far sviluppare allesterno, senza creare know-how allinterno della
struttura. Noi avevamo fatto una scelta, fin dallinizio, molto costosa, molto
pericolosa ed anche molto criticata, che però ci ha completamente soddisfatti e ci sta
dando ragione, proprio coi risultati, di andare sempre a cercare strade nuove, di
investire direttamente in macchinari, in personale. Noi siamo cresciuti in quattro anni:
da una persona che lavorava presso la casa editrice, quando è nata Giunti-Multimedia, a
quasi cinquanta persone con quattro città collegate. Siamo presenti in tre aree
importantissime: una è la multimedialità classica, quindi la creazione di titoli
multimediali su CD ROM; la seconda attività è parte della multipla azione di questo
premio, ed è quella della creazione di una struttura assolutamente nuova in Europa per lo
sviluppo di titoli e di film interattivi. Noi realizziamo un film con gli attori, con le
comparse, con tutto quello che si fa normalmente per girare un film; poi, portiamo questo
film sul CD ROM e diventa un film interattivo. Direi che un passo ancora più avanti
rispetto alle esperienze americane che hanno un po di film e tanto gioco, noi
facciamo molto film con qualche gioco allinterno, per cui tutti i personaggi
diventano personaggi attivi e ad ogni momento si può decidere di cambiare la storia. Si
tratta di un grosso investimento, magari in sperimentazione, il quale, però, ci pone,
almeno in Europa, sicuramente allavanguardia. Credo che un editore elettronico
attento debba per forza percorrere questa strada, perché, altrimenti, si rischia sempre
di fare quello che gli altri hanno già fatto: di copiare. E' vero che i libri li scrivono
tutti, però i libri belli li scrivono in pochi, gli altri copiano. Un terza area
interessante per la nostra società è partita da pochi mesi ed è la gestione di un
canale tematico nella Cable Tv di Stream: noi gestiremo un canale che si chiama il TV
Stranger Television, che insegnerà linglese attraverso luso del mezzo
televisivo; non sono corsi, ma insegneremo l'inglese direttamente dalla televisione,
facendo particolare attenzione alla didattica; faremo vedere dei film in lingua che
verranno commentati allinizio, verranno segnalati durante lo svolgimento del film e,
alla fine, verranno commentati di nuovo facendo vedere i pezzi importanti e più difficili
che ci sono stati allinterno di questa lettura in lingua originale; poi, produrremo
direttamente. Questo per dirle che leditore elettronico deve avere un occhio di
riguardo anche al futuro: abbiamo aperto anche un sito molto importante in Internet, e
questa è unaltra area che, però, non è importante in termini economici, anche se
è costato parecchio perché Internet non è un business. Tuttavia è un aspetto che
bisogna presidiare. Probabilmente Internet è una strada, è un prototipo di quello che
sarà il commercio elettronico fra qualche anno, ed è vero che bisogna esserci. Tutto
questo probabilmente rappresenta la motivazione per cui siamo stati riconosciuti
allavanguardia, e ritengo che, in fin dei conti, non poteva che essere così; un
editore che presta attenzione al mercato, che non vuol perdere lopportunità, non
può restare fuori da questi settori, sono molto importanti e troppo innovativi per
aspettare. Certo, ci si può entrare dopo, ma ciò comporta un dispendio di energie e dei
costi spaventosi che solo i grandissimi potrebbero sopportare; noi che siamo abbastanza
piccoli non potremmo farlo.
Domanda 10
In futuro non pensa che ci sarà un po di complementarità tra CD ROM e rete, magari
per laggiornamento?
Risposta
Francamente, come dicevo, il CD ROM lo ritengo un mezzo di transizione destinato a
scomparire in tempi anche abbastanza rapidi, a causa delle limitate capacità di
immagazzinamento di dati e per lelevato costo del mercato che è cento volte
maggiore rispetto al costo di produzione. Il vero valore del CD ROM, inoltre, è che non
ti permette di uscire dal tuo computer. E possibile già oggi avere delle banche
dati su CD ROM ed agganciarsi per gli aggiornamenti, ma è abbastanza complesso. E
evidente che se io, dallaltra parte del mio Black Box che ho in casa, disponessi,
oltre che di tutti i servizi televisivi di pay per view e di tutto quello che mi serve,
anche di una centrale per poter accedere ai contenuti dei CD ROM che mi interessano,
allora, come utente, otterrei ad un prezzo bassissimo la disponibilità di una banca dati
immensa, di un numero immenso di CD ROM e, come fornitore, avrei risolto tutti i problemi:
di non dover stampare tanti pezzi e di non sapere quanti ne vendo; di non avere un costo
di produzione, o meglio, un costo di distribuzione. La distribuzione è uno dei nodi, uno
dei colli di bottiglia su cui si arenano moltissimi editori perché è molto complesso
metterla in piedi; è molto dispendiosa perché necessita di tanti agenti per
distribuirla; è molto rischiosa perché, comunque, i negozi che non riescono a vendere,
la rimandano indietro.
Domanda 11
E leditore italiano come si inserisce nel mercato internazionale?
Risposta
Io ritengo che leditore si trova in una condizione molto fortunata, perché detiene
i contenuti o è in grado di creare i contenuti. Che i contenuti vadano nella televisione,
nel cinema, nei CD ROM, nelle banche immagini o in Internet, se leditore è
veramente bravo a presidiare tutti questi o quasi tutti questi canali, probabilmente, nel
momento in cui Internet sarà il mezzo con cui si vende, venderà su Internet, perché
egli detiene i contenuti. Non a caso Bill Gates sta comperando immagini in tutto il mondo,
milioni di immagini perché fra tre, quattro, cinque anni, quando la gente vorrà
comperare un'immagine, busserà alla sua porta attraverso Internet; pagherà, per avere
unimmagine, un dollaro o cinque dollari o cinquanta dollari a seconda di cosa si
tratta; però, Bill Gates deterrà questi beni e gli altri dovranno pagare per averli.
Oggi non è importante il mezzo, bensì è importante il contenuto. In questo caso
leditore è fortunato.
Domanda 12
Quali sono, attualmente, i canali di distribuzione delleditoria elettronica? Prevede
un loro ampliamento per il futuro?
Risposta
I canali attuali sono fondamentalmente tre: il canale dellelettronica di consumo
classico, quello che vende i computer, che assieme ai computer fornisce un servizio di
vendita dei CD ROM; un canale abbastanza attivo è quello della grande distribuzione.
Infine, cè il canale delle librerie che è un canale piuttosto particolare, un
po strano perché ha delle abitudini di acquisto e di utilizzo del materiale che non
sono molto compatibili con quelle delleditoria elettronica. Mentre, purtroppo, gli
editori cartacei hanno abituato questi canali a trattare il libro in una certa maniera e,
quindi, e di ritrovarsi con montagne di libri invenduti dopo un periodo anche piuttosto
lungo, leditore elettronico non può permettersi questo perché i volumi
delleditoria elettronica sono molto più piccoli ed i rischi diventano quindi, in
proporzione, più grandi. Tuttavia, il canale delle librerie è sicuramente il canale che
è nellocchio del ciclone; in questo momento le librerie hanno dei margini in
contribuzione molto bassi sui libri, quindi hanno bisogno di trovare nuovi prodotti da
vendere in libreria; il CD ROM si presta moltissimo a questo tipo di vendita perché è
quello più vicino al libro.
Domanda 13
Chi è il creatore del CD ROM? Chi è lartefice? Chi è lautore?
Risposta
Non potrebbe mai nascere un CD ROM con una o qualche persona; il CD ROM è un insieme
molto ampio di competenze: cè lautore dei testi, che spesso è più di uno,
perché ciascuno segue delle parti; poi, cè il direttore della produzione, che è
quello che coordina tutte le menti e le persone che lavorano intorno allazione. Il
grafico soft-warista è unaltra figura importante, perché, comunque, tutti questi
contorni devono essere assemblati, devono essere coerenti tra di loro, devono essere
riconoscibili. Cè lassistente per la regia perché esiste una regia, per cui
bisogna disegnare uno story-board, bisogna inventarsi una storia che ancora prima di
essere sviluppata in termini di contenuto deve stare in piedi sulla carta. Un CD ROM è
più o meno come un film interattivo perché un film, una volta che si scrive una
story-board dalla prima allultima casella, si è finito il film, mentre il CD ROM è
una struttura ad albero che si apre continuamente e si richiude sempre su se stessa, per
cui deve anche funzionare il giro logico, che è molto complesso. Per cui, mediamente, in
un CD ROM non intervengono meno di dieci persone, in alcuni casi anche molte di più.
Domanda 14
Una delle maggiori aspettative in merito alle nuove tecnologie della comunicazione e
delleditoria riguarda linterattività. Già sono stati fatti molti passi in
questo campo, che cosa si farà in futuro?
Risposta
Linterattività riguarda anche il CD ROM, che possiede già abbastanza
interattività, bassissima in certi casi, altissima in alcuni altri. Il gioco è molto
interattivo perché viene comandato da un oggetto, il Joystick o il mouse;
lenciclopedia è molto meno interattiva, però, comunque, cè sempre una forma
di interattività. In futuro, credo che levoluzione ci porterà ad
uninterattività vicina alla realtà virtuale, quindi alla possibilità di vestire i
panni di uno di questi personaggi e di diventarne il protagonista, di farlo muovere
direttamente come ci muoveremmo noi allesterno, come vorremmo muoverci. Quindi,
sicuramente, nel prossimo futuro si assisterà ad un avvicinamento tra realtà virtuale ed
interattività. Noi stessi, come dicevo, stiamo lavorando con dei film interattivi. Per
ora siamo solo al punto in cui si può scegliere il personaggio e fargli fare delle cose;
nel momento in cui potremo disporre di alcune strumentazioni - già esistono, ma a costi
non ancora accettabili per il grande pubblico - dove si potrà montare una tuta o un
guanto e far muovere il personaggio allinterno della storia come se ci si muovesse
allinterno della storia, questo sarà un passo successivo molto importante. Non so
quanto positivo, per la verità.
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