Sabato 17 febbraio 2001

back

Napoli com'era oggi

Una mostra fotografica racconta le trasformazioni positive avvenute a Napoli negli ultimi anni. E alcune immagini sono anche in Rete

di Wanda Marra

Una massa impenetrabile di macchine: questa era Piazza del Plebiscito negli anni Sessanta, ridotta a parcheggio. Questa fotografia - messa a confronto con l'immagine attuale della piazza, ora il simbolo della rinascita di Napoli- è emblematica dello spirito che ha guidato la costruzione della mostra fotografica Napoli com'era oggi.

In Piazza del Plebiscito, nella passeggiata che costituisce un piacere irrinunciabile per i napoletani e i turisti, quest' anno, dal 12 dicembre, si è potuto incontrare un percorso significativo della trasformazione novecentesca di Napoli: quello ricostruito attraverso le immagini documentative di episodi rilevanti e rivelatori della storia recente di alcuni dei luoghi più frequentati, amati e discussi della città.

La mostra Napoli com'era oggi, il cui sottotitolo recita " episodi di trasformazione urbana nel XX secolo", ospitata a Galassia Gutenberg nei locali del Teatro Mediterraneo, è un'esposizione allestita a cura dell' Archivio Fotografico Parisio, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per la Campania e l'Associazione Echia.

La mostra fotografica fornisce un'interessante documentazione sui momenti salienti della trasformazione urbana di Napoli negli ultimi decenni e intende anche fornire delle indicazioni per predisporre il territorio alle nuove necessità che si presentano. Demolizioni e ricostruzioni, cantieri, grandi trasformazioni sono i temi delle lastre fotografiche (quasi tutte provenienti dall' Archivio storico Parisio e una parte, invece, appartenente all'Archivio storico dell' Enel) che rappresentano una serie di luoghi topici nel loro divenire: la trasformazione del Rione Carità, dal 1928 al completamento degli anni cinquanta; la sistemazione di Piazza del Municipio, i restauri di Castel Nuovo; l' ampliamento e la riorganizzazione dell'area portuale; Santa Lucia, dalla colmata alla pedonalizzazione; gli interventi a Posillipo (vittima di un'urbanizzazione selvaggia tra gli anni cinquanta e sessanta); le fasi di collegamento alla terraferma di Nisida, le trasformazioni di Fuorigrotta, laboratorio di sperimentazione di ognuna delle ideologie politiche ed economiche che si sono avvicendate tra il XIX e il XX secolo.

Come sottolinea il presidente dell' Echia, Gianni De Luca nel suo articolo contenuto nel catalogo della mostra, uno degli obiettivi di questa iniziativa è "l'affermazione della cultura della trasformazione positiva". Allora, scrive De Luca "dalle immagini della mostra, dedicata ai cittadini di Napoli, speriamo che si susciti una riflessione su come era stata ridotta la città, appena pochi anni fa, e quanto sia stato fatto seguendo il disegno ideale di trasformazione che ha accompagnato questi anni di svolta dell'amministrazione cittadina".

L' Enel (il cui Archivio storico di Napoli custodisce 30.000 unità archivistiche che coprono un periodo che va dalla fine dell' Ottocento al 1963, oltre ad una fototeca di circa 20000 immagini ed una cineteca di 750 filmati storici), mette a disposizione in Internet, all'indirizzo www.enelikon.com, gran parte degli inventari degli archivi storici di Milano, Napoli e Palermo. Nel sito è visibile anche un archivio di immagini degli impianti Enel, il "Fondo Parisio" con 2500 fotografie dell'elettrificazione del Mezzogiorno, dalla metà degli anni Trenta alla metà degli anni Sessanta.

La mostra, alla fine di Galassia, sarà trasferita a Barra, alla Casa della città, una struttura dell'Assessorato all'Urbanistica del Comune di Napoli, dove diventerà permanente. Trasformata in diapositive e arricchita sarà messa anche a disposizione delle scuole, grazie a un progetto fatto con la provincia di Napoli, assessorato alle Politiche formative.

 www.enelikon.com 

Top