SuperDante: alla ricerca del manoscritto digitalizzato
Il nuovo portale del ministero dei Beni
culturali si propone di raccogliere il patrimonio librario italiano
e di metterlo alla portata di tutti
di Wanda Marra
Navigando su SuperDante,
seguendo fili e percorsi dettati dalla fantasia e dalla curiosità,
ci si imbatte in manoscritti miniati sulla vite e sul vino, estratti
della "Voce", frammenti dalla Psicoanalisi delle nevrosi
di guerra (brani vari di Ferenczi, Abraham, Simmel, Jones), scritti
di etnografia come le Storie e leggende dei lupi mannari o il
Racconto orale di uno sciamano del Chiapas, discorsi di Marinetti e
di Luigi Cadorna, distribuiti nelle tre sezioni principali del
portale: i "Libri virtuali", "Non solo voci",
"Atlante dell'immaginario".
Un archivio potenzialmente disponibile ad accogliere l'intero
patrimonio librario, musicale e iconografico italiano. È questo
dunque il progetto di SuperDante, il nuovo portale multimediale
realizzato dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali a cura di Etnoteam
e del Consorzio Tecnobyblos. Il portale, che è online da pochi
giorni, è destinato ad accogliere la versione digitalizzata di
libri, testi rari, brani musicali, documenti sonori, fotografie e
iconografie, provenienti dalle quarantasei biblioteche nazionali e
da istituti culturali sparsi per l'Italia.
SuperDante "da una parte intende valorizzare i beni librari
antichi italiani, dall'altra propone una serie di percorsi tematici
che sfruttano tale patrimonio e sono orientati a dare accesso in
modo strutturato al materiale". A confermarcelo è Gloria
Gazzano, direttrice del mercato Public sector Etnoteam, che ci
spiega che Superdante ha anche due distinti obiettivi: "essere
un punto di riferimento per il patrimonio librario italiano e
favorire l'avvicinamento alla lettura". E precisa: "non si
tratta di un sito per studiosi, ma di un'operazione che intende
valorizzare i beni librari nell'ottica della divulgazione, con uno
spirito leggero, per metterli alla portata di tutti". Inoltre,
anche se il progetto è ancora all'inizio, è prevista una forte
differenziazione per profilo di utenza e una versione in inglese.
I materiali più disparati, allora, sono collegati in
un'operazione ardita e stimolante, nella quale almeno due aspetti si
confondono e si sovrappongono: un aspetto più
"scientifico" che consiste nella digitalizzazione di
materiale raro e un aspetto più leggero, di creazione libera di
percorsi e ipertesti. La sezione "Libri virtuali" ospita i
documenti afferenti al patrimonio delle Biblioteche statali e li
collega tra loro in modo da costruire un libro virtuale dove gli
argomenti e i temi si richiamano, accendono diversi percorsi di
lettura. Il contributo della Discoteca di Stato permette una
rilettura del Novecento, attraverso raccolte di voci storiche e
filmati, dando vita alla sezione "Non solo voci".
L'archivio di etnomusicologia mette il suo patrimonio di più di
undicimila documenti a disposizione dell' "Atlante
dell'immaginario", che propone una serie di brani di storie
variamente combinabili seguendo il filo immaginario dei "mondi
della paura" (un alfabeto, un temario, un bestiario), o
ripercorrendo i territori del romanzo nero e delle storie
fantastiche.
Ma su SuperDante è possibile trovare dei manoscritti che sono
vere e proprie rarità: il Fermo e Lucia, digitalizzato per
l'occasione, tre opere di Niccolò Paganini (le Sonate per violino e
chitarra op. 3, op. 8 e op. 6), una vetrina di miniature sul tema
del vino e alcuni esemplari di erbe essiccate tratte dall'Erbario di
Gherardo Cibo.
Sono tutti materiali rari, interessanti, ma molto eterogenei.
Quale allora il criterio che ha guidato la scelta? "Per adesso
la selezione dei contenuti è stata fatta individuando un filone
letterario, uno più legato alla musica, un altro iconografico. Ma -
spiega Gloria Gazzano - la scelta dei materiali da inserire in
futuro passa per il censimento dei beni digitalizzati che
attualmente sono molto distribuiti sul territorio. Noi, comunque,
abbiamo lo sfruttamento elettronico esclusivo dei beni librari sotto
tutela del ministero, che in funzione del successo dell'iniziativa
avvierà un progetto di digitalizzazione. In più con la
collaborazione della Discoteca di Stato e dell'archivio di
etnomusicologia è possibile far integrare fonti di comunicazione di
tipo diverso".
Questa la scommessa: per i risultati bisognerà aspettare.
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