Lunedì 2 aprile 2001




 

 


SuperDante: alla ricerca del manoscritto digitalizzato

Il nuovo portale del ministero dei Beni culturali si propone di raccogliere il patrimonio librario italiano e di metterlo alla portata di tutti

di Wanda Marra



Navigando su SuperDante, seguendo fili e percorsi dettati dalla fantasia e dalla curiosità, ci si imbatte in manoscritti miniati sulla vite e sul vino, estratti della "Voce", frammenti dalla Psicoanalisi delle nevrosi di guerra (brani vari di Ferenczi, Abraham, Simmel, Jones), scritti di etnografia come le Storie e leggende dei lupi mannari o il Racconto orale di uno sciamano del Chiapas, discorsi di Marinetti e di Luigi Cadorna, distribuiti nelle tre sezioni principali del portale: i "Libri virtuali", "Non solo voci", "Atlante dell'immaginario".

Un archivio potenzialmente disponibile ad accogliere l'intero patrimonio librario, musicale e iconografico italiano. È questo dunque il progetto di SuperDante, il nuovo portale multimediale realizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a cura di Etnoteam e del Consorzio Tecnobyblos. Il portale, che è online da pochi giorni, è destinato ad accogliere la versione digitalizzata di libri, testi rari, brani musicali, documenti sonori, fotografie e iconografie, provenienti dalle quarantasei biblioteche nazionali e da istituti culturali sparsi per l'Italia.

SuperDante "da una parte intende valorizzare i beni librari antichi italiani, dall'altra propone una serie di percorsi tematici che sfruttano tale patrimonio e sono orientati a dare accesso in modo strutturato al materiale". A confermarcelo è Gloria Gazzano, direttrice del mercato Public sector Etnoteam, che ci spiega che Superdante ha anche due distinti obiettivi: "essere un punto di riferimento per il patrimonio librario italiano e favorire l'avvicinamento alla lettura". E precisa: "non si tratta di un sito per studiosi, ma di un'operazione che intende valorizzare i beni librari nell'ottica della divulgazione, con uno spirito leggero, per metterli alla portata di tutti". Inoltre, anche se il progetto è ancora all'inizio, è prevista una forte differenziazione per profilo di utenza e una versione in inglese.

I materiali più disparati, allora, sono collegati in un'operazione ardita e stimolante, nella quale almeno due aspetti si confondono e si sovrappongono: un aspetto più "scientifico" che consiste nella digitalizzazione di materiale raro e un aspetto più leggero, di creazione libera di percorsi e ipertesti. La sezione "Libri virtuali" ospita i documenti afferenti al patrimonio delle Biblioteche statali e li collega tra loro in modo da costruire un libro virtuale dove gli argomenti e i temi si richiamano, accendono diversi percorsi di lettura. Il contributo della Discoteca di Stato permette una rilettura del Novecento, attraverso raccolte di voci storiche e filmati, dando vita alla sezione "Non solo voci". L'archivio di etnomusicologia mette il suo patrimonio di più di undicimila documenti a disposizione dell' "Atlante dell'immaginario", che propone una serie di brani di storie variamente combinabili seguendo il filo immaginario dei "mondi della paura" (un alfabeto, un temario, un bestiario), o ripercorrendo i territori del romanzo nero e delle storie fantastiche.

Ma su SuperDante è possibile trovare dei manoscritti che sono vere e proprie rarità: il Fermo e Lucia, digitalizzato per l'occasione, tre opere di Niccolò Paganini (le Sonate per violino e chitarra op. 3, op. 8 e op. 6), una vetrina di miniature sul tema del vino e alcuni esemplari di erbe essiccate tratte dall'Erbario di Gherardo Cibo.

Sono tutti materiali rari, interessanti, ma molto eterogenei. Quale allora il criterio che ha guidato la scelta? "Per adesso la selezione dei contenuti è stata fatta individuando un filone letterario, uno più legato alla musica, un altro iconografico. Ma - spiega Gloria Gazzano - la scelta dei materiali da inserire in futuro passa per il censimento dei beni digitalizzati che attualmente sono molto distribuiti sul territorio. Noi, comunque, abbiamo lo sfruttamento elettronico esclusivo dei beni librari sotto tutela del ministero, che in funzione del successo dell'iniziativa avvierà un progetto di digitalizzazione. In più con la collaborazione della Discoteca di Stato e dell'archivio di etnomusicologia è possibile far integrare fonti di comunicazione di tipo diverso".

Questa la scommessa: per i risultati bisognerà aspettare.

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