Mercoledì 14 Febbraio 2001




 

 


La biblioteca mette le ruote

Internet e libri in libero accesso su un pullman che attraversa la provincia di Roma

di Eleonora Giordani



Se Maometto non va alla montagna, la montagna arriverà. In questo caso la montagna è un autentico bus inglese rosso, a due piani, partito da Bristol e giunto a Roma dopo cinque giorni di viaggio. Ma non serve a portare i turisti a spasso nella città eterna. Il Bit-Bus, questo il suo nome, è in realtà una biblioteca itinerante e multimediale che farà la spola tra i 12 comuni dei Castelli Romani, a sud della capitale, proponendo gratuitamente i libri e i servizi delle biblioteche municipali a chi finora non poteva accedervi o magari era troppo pigro per farlo.

Entrando nel pullman, troviamo subito quattro pc portatili collegati ad Internet ed al catalogo online del Sistema bibliotecario dei Castelli Romani, che vanta oltre 85 mila titoli. Al piano superiore invece c'è una sala di lettura in miniatura e scaffali che possono contenere fino a mille libri. Si può leggere sul posto o prenotare un volume per via telematica. Non importa in quale Comune si trova il libro richiesto, grazie alla rete Intranet delle biblioteche dei Castelli e al prestito interbibliotecario, il testo arriverà al prossimo passaggio del Bitbus. "La biblioteca esce da se stessa per andare incontro a chi ancora non la conosce" afferma Maria Teresa Tamassia, vicepresidente del Consorzio del sistema bibliotecario dei castelli romani, promotore dell'iniziativa insieme alla Provincia di Roma. Il Bitbus sosterà nei luoghi dove si svolgono eventi culturali, nelle vicinanze di scuole ed ospedali e nelle zone più decentrate, non sufficientemente servite dalle biblioteche.

Dal punto di vista dell'immagine l'idea non poteva essere più indovinata: un veicolo colorato, dal gusto un po' retrò, che offre un sistema tecnologicamente avanzatissimo di catalogazione e di consultazione di libri e prodotti multimediali. E' soddisfatta Paola Guerci, assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Provincia di Roma: "Vogliamo attivare con tutti i mezzi la promozione della cultura e il Bitbus ci è sembrato un dispositivo molto accattivante per invitare alla lettura soprattutto i più giovani".

"Per ora sul pullman il collegamento alla Rete avviene tramite linea telefonica, ma presto potremo farlo con un ponte radio", spiega l'assistente informatico, che è uno dei 26 giovani formati e assunti a tempo indeterminato dal consorzio. E' soprattutto grazie alle nuove tecnologie che questo progetto di diffusione culturale si è potuto concretizzare, creando posti di lavoro e aprendo la strada a una serie di servizi innovativi per i cittadini. Infatti, oltre ai servizi attuali si punta ora alla creazione di una biblioteca virtuale, con la digitalizzazione dei volumi più antichi e preziosi non accessibili al prestito. E tramite la rete Intranet delle biblioteche si arriverà presto a mettere in connessione tutti gli Uffici per le relazioni con il pubblico dei comuni che aderiscono al Consorzio. La montagna, insomma, è sempre più vicina.

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