A caccia di manager con la "A" maiuscola
Il mercato del lavoro si rinnova: approdano su
Internet le prime società italiane di "head hunting"
di Eleonora Giordani
Cacciatori
di teste. Non sono guerrieri di tribù cannibale, né indiani del
far west alla conquista di uno scalpo. Vivono e operano in un mondo
più moderno ma non meno selvaggio: quello dove si cercano professionisti
altamente qualificati da piazzare alla guida dei settori strategici
delle aziende. Mercenari dell'assunzione di alto profilo con ammalianti
spot pubblicitari. Bisogna entrare in queste nuove Internet company,
vederne i siti per cedere alla tentazione di una agognata riuscita
professionale. C'e' qualcosa di mitologico per chi è alle prese
con la ricerca di un lavoro o è insoddisfatto del proprio, dato
che le loro prede sono quei manager in carriera e in aria di promozione
di cui imprese e multinazionali vanno ghiotte. Luogo della cattura
l'Internet nostrano, appena qualche anno dopo rispetto ai primi
esperimenti negli Stati Uniti. Iscrivendosi ai siti dei cacciatori
di teste, le società ottengono un servizio di consulenza basato
sulla ricerca diretta - uno dei criteri tradizionali di "head
hunting" - mentre i potenziali candidati dispongono di una
vetrina privilegiata e di servizi personalizzati per accelerare
il loro sviluppo di carriera. Ma attenzione non si tratta di semplici
banche dati di curricula online, ma di vere intermediazioni ad hoc,
che applicando tecnologie sofisticate e innovative consentono costi
e tempi di reclutamento ad un alto livello qualitativo.
Cyberhunter vuol dire per forza di cose aprire una Internet Company
anzi una "web-enabled search firm" definizione complicata che
indica i cacciatori di teste che usano il web al 100 per cento del suo
potenziale. "Entrare in Rete e' sicuramente una scelta
obbligatoria" afferma Alessandro Tosi, amministratore delegato di Executive
Surf , la prima Internet Company italiana di cacciatori di teste
operativa da circa un anno e che nel solo mese di settembre ha ottenuto
oltre un milione di visitatori sul sito. "Tutto il nostro settore,
trattando prevalentemente un prodotto immateriale come l'informazione,
destinato alle imprese, ha in Internet una grande opportunità".
Rispetto all'head hunting tradizionale cambia soprattutto, la maniera
con la quale il servizio viene erogato: il web è un ponte diretto e
interattivo tra il cliente e i candidati.
La Rete è anche sinonimo di convenienza: inserimento gratuito del
curriculum da parte dei candidati e appena 5 milioni per dieci candidati
qualificati, circa un decimo del costo di mercato, per le aziende. Ma il
fattore tempo è la vera discriminante: "impieghiamo due settimane
contro i due mesi degli operatori tradizionali". Un sistema che
sembra funzionare: "siamo partiti ad aprile 2000 - continua Tosi -
"e contiamo ad oggi più di 100 clienti che si affidano a noi per
tutto il loro fabbisogno di recruiting. Nel 90 per cento dei casi,
almeno uno dei candidati presentati è stato assunto".
Candidati ideali quadri e dirigenti disposti a mollare tutto per un
impiego che oscilla tra gli 80 e 600 milioni lordi annui. Dall'altra
banche, multinazionali e aziende di piccola e media dimensione pronte ad
accogliere professionisti capaci di occupare le cosiddette
"posizioni chiave". Richiamo irresistibile che suona come base
della "riuscita professionale". Concetto lapalissiano forse,
ma esaltato dalla campagna pubblicitaria di un'altra Internet company di
cacciatori di teste, Talent
Manager . Negli spot i curriculum spediti a caso e le offerte
mandate allo sbaraglio si trasformano in carta igienica o vengono
utilizzati per incartare il pesce. Anche TalentManager è un sito
specializzato nella ricerca di personale con esperienza. La società è
una multinazionale italiana presente in quattro paesi europei (Italia,
Francia, Spagna e Portogallo) e con siti in cinque lingue. La missione
aziendale è l'offerta di servizi di reclutamento per aziende in cerca
di candidati di talento e il database è unico per tutti i paesi. Non
mancano gli inserzionisti prestigiosi, da Lucent a Cisco Systems,
passando per HP. Omnitel, Ericsson. Dal momento in cui viene ricevuto,
l'annuncio di lavoro viene inserito tra le offerte pubblicate
all'interno del sito di TalentManager e dei siti partner, e a distanza
di qualche ora lo stesso annuncio viene inviato via posta elettronica
solo ai candidati che rispondono al profilo ricercato. Chi viene
giudicato interessante poi risponderà direttamente via posta
elettronica all'azienda che ha pubblicato l'annuncio.
Poolweb si presenta invece come
un ambiente virtuale a disposizione dei formatori e dei consulenti di
direzione aziendale "che vogliono crescere professionalmente e
partecipare attivamente allo sviluppo della comunità
professionale". Offre servizi di aggiornamento, di benchmarking e
di networking. Vengono segnalate le pubblicazioni più recenti sui temi
del management ed è possibile consultare online le principali riviste
nazionali ed internazionali del settore. Nel forum di discussione si
possono raccontare le proprie esperienze professionali e conoscere
quelle di altri associati e periodicamente si discute online con esperti
di specifiche aree manageriali. E non manca la banca dati, costituita
dalle home page personalizzate di ogni associato, che si propone come
una vetrina per trovare nuove opportunità di business, per farsi
conoscere, per creare network con altri professionisti.
Allora basta un click per fare un decisivo salto di carriera? Forse,
ma non solo. Uno dei passi più importanti, a qualsiasi livello, resta
sempre la redazione del proprio curriculum vitae e della lettera di
motivazione. Questa soprattutto deve essere sobria e lineare, altrimenti
si rischia di finire nello stupidario del settore, la raccolta di "curricula
ridicula" pubblicata qualche anno fa da un anonimo cacciatore di
teste. E che oggi ancora circola in Rete, diffondendo frasi come
"Sono un laureato in economia e commercio, vi scrivo perché voglio
diventare un manager con la A maiuscola..."
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