Starring Bill Gates
Successi e sconfitte, ammirazione e contestazioni,
soldi e invidia: l'uomo che ha creato Microsoft è un eroe da film
di Georgia Garritano
Il
2000 non è stata una grande annata per Bill Gates e per la sua azienda
ma il fondatore di Microsoft continua a essere un personaggio di primo
piano. Nonostante le batoste ricevute dal colosso di Redmond,
riconosciuto nel corso di un'estenuante battaglia giudiziaria colpevole
di violazione delle norme sulla concorrenza, anzi forse ancora di più
dopo questa vicenda, l'interesse nei confronti del guru del software non
è diminuito. I riflettori continuano a essere puntati su di lui.
Letteralmente. Bill Gates, infatti, è tra i protagonisti del grande
schermo del 2001. Due film americani, uno già nelle sale e uno ancora
in lavorazione, fanno riferimento a lui. Nessuno dei due in modo
positivo dal momento che in uno appare come un potente e arrogante
monopolista e nell'altro viene addirittura assassinato.
È appena uscito negli Stati Uniti "Antitrust"
, diretto da Peter Howitt, il regista di "Sliding doors", un
thriller sul lato oscuro dell'industria digitale. La pellicola ha per
protagonista un giovane programmatore idealista, Milo, interpretato da
Ryan Philippe, che, proprio quando sta per lanciare una start-up insieme
a un suo amico, riceve da una grande compagnia un'offerta di lavoro che
non può rifiutare. Assunto alla Nurv (sigla che sta per "Never
underestimate radical vision"), guidata dal carismatico Gary
Winston, il ragazzo si rende presto conto che l'azienda per la quale
lavora ha una politica di business priva di scrupoli. Il riferimento a
Microsoft non è affatto casuale. Anche l'aspetto del coprotagonista,
Tim Robbins, dal taglio dei capelli alla montatura degli occhiali,
sembra modellato su quello di Bill Gates. La figura di Milo, giovane
prodigio dei computer, ricorda, invece, quella di Linus Torvalds, lo
studente che ha inventato il sistema operativo Linux, lanciando contro
Microsoft la sfida dell'open-source. Se la compagnia di Redmond ostenta
indifferenza e un portavoce commenta con distacco che le allusioni
potrebbero essere indirizzate a Oracle o ad Aol, nella comunità del
pinguino, invece, c'è entusiasmo: secondo John Hall, direttore
esecutivo di Linux, la pellicola potrà far saper a molti che esiste
un'alternativa ai sistemi operativi e ai programmi dominanti.
Nel bene o nel male Gates appare un eroe del nostro tempo. Ammirato o
detestato, è a tal punto un simbolo della società dell'informazione
che il regista indipendente Brian Flemming, al suo primo lungometraggio,
si è chiesto come reagirebbe l'opinione pubblica alla sua morte per
omicidio. Chi ha ucciso William Henry Gates III a Los Angeles il 2
dicembre 1999 e perché? Da queste domande prende avvio la storia di
"MacArthur Park",
il film che sta girando negli Studios Gmd di Orlando, atteso l'anno
prossimo in molti festival cinematografici, dove potrebbe anche arrivare
con un diverso titolo dal momento che proprio quest'anno al Sundance è
stato appena presentata una pellicola intitolata nello stesso modo. Il
fondatore della Microsoft viene ucciso mentre partecipa a un evento di
beneficenza in un parco pubblico di Los Angeles da un killer appostato
su un tetto che, a sua volta, viene colpito a morte dagli agenti di
polizia. Si tratta di un complotto in stile Jfk, di un mistero che le
indagini ufficiali non contribuiscono a chiarire. Un gruppo di cittadini
prende allora l'iniziativa per scoprire quale verità si nasconda dietro
l'attentato. Il film racconta, nello stile di un documentario, un anno
di battaglie condotte dai membri di questa organizzazione, chiamata
"Cittadini per la verità", per risolvere il mistero. Per
conoscere il finale bisognerà aspettare la proiezione nelle sale ma,
per il momento, è possibile leggere in rete il diario dal set
aggiornato periodicamente dal regista, i rapporti della polizia, la
controinformazione dell'associazione civica e i siti in memoria
dell'uomo d'affari a cominciare da Billgatesisdead.com.
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