Martedi' 6 Febbraio 2001




 

 


Starring Bill Gates

Successi e sconfitte, ammirazione e contestazioni, soldi e invidia: l'uomo che ha creato Microsoft è un eroe da film

di Georgia Garritano

Il 2000 non è stata una grande annata per Bill Gates e per la sua azienda ma il fondatore di Microsoft continua a essere un personaggio di primo piano. Nonostante le batoste ricevute dal colosso di Redmond, riconosciuto nel corso di un'estenuante battaglia giudiziaria colpevole di violazione delle norme sulla concorrenza, anzi forse ancora di più dopo questa vicenda, l'interesse nei confronti del guru del software non è diminuito. I riflettori continuano a essere puntati su di lui. Letteralmente. Bill Gates, infatti, è tra i protagonisti del grande schermo del 2001. Due film americani, uno già nelle sale e uno ancora in lavorazione, fanno riferimento a lui. Nessuno dei due in modo positivo dal momento che in uno appare come un potente e arrogante monopolista e nell'altro viene addirittura assassinato.

È appena uscito negli Stati Uniti "Antitrust" , diretto da Peter Howitt, il regista di "Sliding doors", un thriller sul lato oscuro dell'industria digitale. La pellicola ha per protagonista un giovane programmatore idealista, Milo, interpretato da Ryan Philippe, che, proprio quando sta per lanciare una start-up insieme a un suo amico, riceve da una grande compagnia un'offerta di lavoro che non può rifiutare. Assunto alla Nurv (sigla che sta per "Never underestimate radical vision"), guidata dal carismatico Gary Winston, il ragazzo si rende presto conto che l'azienda per la quale lavora ha una politica di business priva di scrupoli. Il riferimento a Microsoft non è affatto casuale. Anche l'aspetto del coprotagonista, Tim Robbins, dal taglio dei capelli alla montatura degli occhiali, sembra modellato su quello di Bill Gates. La figura di Milo, giovane prodigio dei computer, ricorda, invece, quella di Linus Torvalds, lo studente che ha inventato il sistema operativo Linux, lanciando contro Microsoft la sfida dell'open-source. Se la compagnia di Redmond ostenta indifferenza e un portavoce commenta con distacco che le allusioni potrebbero essere indirizzate a Oracle o ad Aol, nella comunità del pinguino, invece, c'è entusiasmo: secondo John Hall, direttore esecutivo di Linux, la pellicola potrà far saper a molti che esiste un'alternativa ai sistemi operativi e ai programmi dominanti.

Nel bene o nel male Gates appare un eroe del nostro tempo. Ammirato o detestato, è a tal punto un simbolo della società dell'informazione che il regista indipendente Brian Flemming, al suo primo lungometraggio, si è chiesto come reagirebbe l'opinione pubblica alla sua morte per omicidio. Chi ha ucciso William Henry Gates III a Los Angeles il 2 dicembre 1999 e perché? Da queste domande prende avvio la storia di "MacArthur Park", il film che sta girando negli Studios Gmd di Orlando, atteso l'anno prossimo in molti festival cinematografici, dove potrebbe anche arrivare con un diverso titolo dal momento che proprio quest'anno al Sundance è stato appena presentata una pellicola intitolata nello stesso modo. Il fondatore della Microsoft viene ucciso mentre partecipa a un evento di beneficenza in un parco pubblico di Los Angeles da un killer appostato su un tetto che, a sua volta, viene colpito a morte dagli agenti di polizia. Si tratta di un complotto in stile Jfk, di un mistero che le indagini ufficiali non contribuiscono a chiarire. Un gruppo di cittadini prende allora l'iniziativa per scoprire quale verità si nasconda dietro l'attentato. Il film racconta, nello stile di un documentario, un anno di battaglie condotte dai membri di questa organizzazione, chiamata "Cittadini per la verità", per risolvere il mistero. Per conoscere il finale bisognerà aspettare la proiezione nelle sale ma, per il momento, è possibile leggere in rete il diario dal set aggiornato periodicamente dal regista, i rapporti della polizia, la controinformazione dell'associazione civica e i siti in memoria dell'uomo d'affari a cominciare da Billgatesisdead.com.

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