Le meraviglie di Flash
Sviluppi e utilizzazioni di un programma grafico
che ha creato una nuova forma di espressione
di Wanda Marra e Cristina Cilli
In
principio era Shockwave di Macromedia,
una tecnologia per la grafica grazie alla quale furono costruiti giochi,
videogiochi, siti Internet. Poi fu la volta di Flash di Macromedia, un
software di animazione vettoriale, le cui realizzazioni si traducono in
file di dimensioni relativamente piccole, che permettono un flusso di
dati leggero e uniforme con tempi di "download" brevi per
l'utente. Esiste un limite tecnico: l'animatore ha a disposizione non
più di 10-12 fotogrammi al secondo, anche se con l'avvento della banda
larga e di processori più veloci presto la disponibilità sarà di 24
fotogrammi al secondo. In questo momento, senza alcun dubbio Flash è lo
strumento standard per l'animazione Internet e viene utilizzato da circa
mezzo milione di autori in giro per il mondo per creare siti Web.
Come accade spesso per tutto ciò che è relativo ad Internet, gli
strumenti nati e costruiti per uno scopo specifico diventano
un'occasione per trasformare la Rete in maniera sostanziale, facendone
emergere potenzialità prima nascoste. Un programma come Flash ha reso
possibile la nascita e lo sviluppo di forme sempre più creative e
sofisticate di animazione in Rete, che vanno da video musicali, a spot
pubblicitari, a cartoni animati.
La definitiva legittimazione di Flash come strumento creativo si ha
anche grazie ai numerosi festival che danno spazio ai lavori creati
appositamente per la Rete con questa tecnica di animazione. La
Flashforward conference è un meeting mondiale, che tre volte l'anno
permette a tutti coloro che lavorano con Flash di incontrarsi. Come ci
ha raccontato Kevin Skoglund, Chief Executive Officer della United
Digital Artist, società organizzatrice della manifestazione, in
occasione del Future Film
Festival di Bologna che si è svolto nei giorni scorsi, l'idea è
nata nel 1999, mentre le prime edizioni si sono svolte nel 2000 a San
Francisco (marzo), a New York (luglio), a Londra (novembre). La prossima
edizione avra luogo dal 19 al 21 febbraio a San Francisco. Queste
conferenze ospitano anche un FlashFilmFestival,
durante il quale vengono proiettate le migliori creazioni realizzate per
il web in Flash. A San Francisco saranno mostrati al pubblico 55 lavori
divisi in 11 categorie (sperimentale, grafica pubblicitaria, merito
tecnico, e-commerce, cartoni, grafica per film, suono originale, 3D,
navigazione, storia, giochi, scelta della gente). Il 1 febbraio i cinque
migliori prodotti di ognuna delle 11 categorie verranno mandati in onda
sul sito www.flashforward.2001.com,
per essere votati online e aggiudicarsi il premio della gente. Gli altri
vincitori, invece, verranno designati da una giuria di esperti.
A Kevin Skoglund abbiamo chiesto quali sono le caratteristiche
creative di Flash, cosa questo programma cambia nel modo di fare
animazione, quali sono le sue applicazioni più interessanti: "Le
animazioni in Flash devono essere, per caratteristiche proprie del
programma, molto brevi. Flash è importante per tutto quel che riguarda
la comunicazione, a prescindere dall'ambito. Qualsiasi sia il settore di
un'animazione in Flash, l'importante è la storia e il modo di
raccontarla". Flash sta cambiando l'estetica del cartoon?
"Assolutamente sì. È la prima volta che un programma serio è a
disposizione degli animatori e fa lavorare insieme e interagire persone
che provengono da vari campi, dall'animazione tradizionale al design.
Anche per questo produce delle trasformazioni".
Non è un caso se oggi Flash è lo strumento principe per la
realizzazione di cartoni animati diffusi attraverso Internet. Lo
strumento grafico e la creatività dell'autore, insieme,
"fanno" il cartoon e il web sembra essere diventato la nuova
frontiera di questa forma di espressione: la Rete, infatti è un luogo
dove si possono sfruttare e rivitalizzare vecchi prodotti, soprattutto
testare nuovi progetti. I limiti e le potenzialità della Rete
modificano anche la concezione tradizionale del cartone animato, che
viene ad avere una serie di caratteristiche originali, tra le quali la
capacità di sintesi e la stilizzazione del segno grafico. La creazione
per il web costituisce un enorme stimolo al lavoro di immaginazione, si
traduce in un prodotto che fa leva sulla curiosità e sull'intelligenza
dello spettatore, piuttosto che sulla stimolazione sensoriale: per
esempio, i limiti visivi e grafici di un cartone animato fruibile online
obbligano gli autori a porre un'attenzione speciale allo sviluppo
narrativo e alla caratterizzazione dei personaggi. La storia, prima di
tutto, deve essere in grado di attrarre e interessare l'utente. La forza
"estetica" dell'animazione sul web non sta nello spettacolo,
ma nella possibilità di fare connessioni, mettendo insieme le
informazioni e le immagini in una costellazione di significato. La
narrazione, inoltre, deve tenere conto delle possibili interazioni con
l'utente. La scrittura del cartoon per il web, oltre a porre gli stessi
problemi e gli stessi spunti del prodotto multimediale interattivo, deve
presupporre una gestione della interazione nella serialità. Sia il
"webisode" (episodio web), che i personaggi, che la storia
possono essere adattati specificamente all'utente, e corrispondere alle
sue aspettative e preferenze. Inoltre l'animazione per il web permette
sperimentazioni non possibili con le opportunità offerte dalla
produzione e dalla diffusione tradizionale: la libertà e la relativa
economicità della diffusione via Internet offrono accesso ad una
moltitudine di soggetti, spesso esclusi da circuiti e mezzi di
diffusione tradizionali.
Un autore dal calibro di Tim Burton, per esempio, realizza per la
Macromedia una serie di brevi film di animazione, che raccontano le
avventure di Stainboy, il personaggio di Burton già comparso nel suo
libro The Melancholy Death of Oyster Boy & Other Stories, visibili
in qualsiasi momento sul sito Shockwave.com. La Macromedia d'altro canto
non è nuova a questo tipo di operazioni; in precedenza era già stato
ottenuto un accordo con i creatori di Southpark, Trey Parker e Matt
Stone e con l'icona dei fumetti Stan Lee per la creazione di rispettive
serie di filmati di animazione. In Italia Bruno
Bozzetto con Flash ha già realizzato tre cortometraggi. Al Future
Film Festival di Bologna ha presentato la sua nuova serie "Tony e
Maria", parodia dei generi cinematografici realizzata appositamente
per la Rete, scegliendo una prospettiva dall'alto, che permette di
sfruttare la capacità di Flash di animare molto bene oggetti semplici e
geometrici. Ma avverte: "Flash è una tecnica di utilizzare il
movimento. Ma anche nella semplicità deve avere dietro una scuola
d'animazione".
Ma è possibile che in futuro un prodotto venga realizzato in Flash e
destinato appositamente al grande schermo? Secondo Kevin Skoglund è
possibile, "ma la gente ama Flash per la facilità di diffondere il
materiale su Internet. Perché mettere un video in Flash al cinema, se
puoi vederlo online quando vuoi e a poco prezzo? È vero, però, che il
destino dei nuovi media è di essere trasportati sui vecchi media e di
trasformarli". E da Flash possiamo aspettarci nuove rivoluzioni:
"Macromedia cambia il software, a seconda dei bisogni e delle
modalità di utilizzazione dei suoi fruitori".
-Macromedia
-United Digital Artist
-Future Film Festival
-FlashFilmFestival
-Bruno
Bozzetto
Top
|