Chi non si immerge nel
Gange si immerge nel web
Apre il festival indù Kumbh Mela: bagno nel fiume
sacro per milioni di pellegrini, bagno virtuale per chi partecipa via
Internet
di Georgia Garritano
I
percorsi dello spirito passano anche attraverso le vie telematiche.
L'edizione 2001 del Maha Kumbh Mela, il festival religioso indù che si
tiene ogni tre anni in una diversa località fluviale indiana, sarà
ricordata come quella dell'integrazione tra le antiche tradizioni e le
nuove tecnologie. I pellegrini indù che non potranno prendere parte
direttamente alla grande manifestazione religiosa in corso nell'India
settentrionale potranno, infatti, cercare la salvezza online facendo un
bagno purificatore virtuale. Si prevede che il festival, che è iniziato
martedì scorso nella città di Allahabad e durerà 42 giorni,
richiamerà una folla di almeno 70 milioni di devoti giunti a
purificarsi nelle acque sacre dei fiumi Gange e Yamuna. Per milioni di
altri rimasti a casa, invece, la possibilità di liberarsi dai peccati e
di elevare le loro anime potrà arrivare dal computer e dal modem. Con
l'aggiunta, ovviamente di una vasca d'acqua e, soprattutto, di molta
fede.
A offrire questa rivoluzionaria possibilità è Webdunia
, il sito dedicato al Kumbh Mela che fornisce istruzioni dettagliate sul
rituale del bagno purificatore e un supporto audio che aiuta a recitare
le antiche preghiere di purificazione dette "Shlokas"
prescritte per il rito. Il momento migliore per il bagno è all'alba.
Bisogna immergersi, unire i palmi delle mani per riempirli d'acqua e
spruzzarla in direzione dei quattro punti cardinali mentre si prega, quindi gettarla
dietro la testa alle proprie spalle. I nove orifizi del corpo umano
devono essere puliti accuratamente. A questo punto il corpo è
purificato e si può pensare al benessere della mente. È il momento
della meditazione: ci si rivolge verso il sole e si chiede la
benedizione ai 360 milioni di divinità indù. Infine si fa voto di non
mentire e di rimanere puri come in quell'istante fino alla morte.
Per il momento il sito è disponibile in Hindi e in altre tre lingue
indiane ma, prima della fine della manifestazione religiosa, saranno
predisposte versioni in altre sette lingue locali. "Vogliamo
raggiungere quanti non possono essere presenti qui personalmente,
soprattutto gli indiani che vivono all'estero ma continuano a essere
profondamente legati alle loro radici e alle loro tradizioni" -
afferma Pankaj Jain, responsabile tecnico del sito. "Naturalmente
non potrà essere la stessa cosa " - ammette - "ma sono sicuro
che avrà comunque un valore". Inoltre, chi contribuisce col
proprio impegno a portare i rituali alle masse avrà dei benefici per il
proprio karma.
Nonostante qualche reazione critica, molti hanno accolto
positivamente la novità del bagno virtuale. Secondo Vishnu Hari Dalmia,
leader di Vishwa Hindu Parishad , la
più potente organizzazione religiosa indiana, questo sistema potrà far
partecipare, in condizioni più protette, anche quelli che, per ragioni
di salute, non possono spostarsi dalla propria abitazione o immergersi
in acque fredde.
A dispetto di qualche polemica sollevata dai più tradizionalisti,
questo festival sarà quindi ricordato per essere stato il primo
all'insegna di Internet. Il governo indiano ha fatto ampio ricorso al
web, alla posta elettronica, ai forum e alle chat online per gestire
l'impegnativa organizzazione del grande evento e favorire la
partecipazione dei cittadini. Molti siti sono nati, oltre a Webdunia,
per offrire servizi e informazioni.
Su Prayagonline , per
esempio, si può leggere una dettagliata storia del festival e
indicazioni turistiche utili per i pellegrini. Da Kumbhallahabad
si può partire per una visita virtuale della città che ospita la
manifestazione. Indiatimes
ha predisposto un'ampia copertura informativa dell'evento. Kumbha2001
fornisce il calendario dettagliato delle iniziative. Il sito del Kumbha
Mela Project , una spedizione di registi, fotografi, scrittori e
compositori, offre, infine, un'interessante documentazione multimediale
sul grande raduno.
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