Giovedì 21 Dicembre 2000




 

 


La colonia penale

Una guida ai siti che si battono per abolire la pena di morte nel mondo

di Wanda Marra

Camera a gas, sedia elettrica, impiccagione, decapitazione. Sono tanti i modi in cui ogni anno migliaia di persone vengono eliminate "in nome della giustizia". Un'immagine quasi immediata ricorda il racconto di Kafka, "la colonia penale". Ad un anno dall'inaugurazione dell'iniziativa "il Colosseo illumina la vita", il Comune di Roma, in collaborazione con le associazioni Amnesty International, Comunità di Sant'Egidio e Nessuno tocchi Caino, ha promosso la Giornata Internazionale per la Moratoria della Pena di Morte, giunta quest'anno alla seconda edizione, che si svolge oggi, organizzata dalla Network - Società di comunicazione Internazionale, con la collaborazione dell'Istituto Buddista Italiano "Soka Gakkai". Da quando l'iniziativa "Il Colosseo illumina la vita" è partita, il 12 dicembre 1999, l'antico monumento simbolo di Roma, si è acceso ogni volta che uno Stato ha stabilito una moratoria delle esecuzioni o abolito la pena di morte, o quando un'esecuzione è stata sospesa o un condannato graziato. Fino ad oggi il Colosseo si è illuminato 16 volte.

La campagna di Nessuno tocchi Caino per ottenere, attraverso mozioni parlamentari e una mobilitazione dell´opinione pubblica internazionale, una moratoria universale delle esecuzioni stabilita dalle Nazioni Unite è partita dall´Italia, ed è oggi fatta propria dall´intera Unione Europea. Nel ´94, la risoluzione presentata in Assemblea Generale dal governo italiano è stata battuta per soli otto voti. Nel ´97, nel ´98, nel ´99 e nel 2000, invece, nella sede della Commissione per i Diritti Umani dell´Onu a Ginevra la moratoria è stata approvata e la pena di morte è stata iscritta tra le questioni che riguardano i diritti umani. L'obiettivo da raggiungere attualmente è che la sospensione delle esecuzioni sia votata anche all´Assemblea Generale dell´Onu a New York. Nel novembre ´99, l´iniziativa pro-moratoria, attraverso la presidenza finlandese dell´Unione Europea, è arrivata in Assemblea Generale, ma all´ultimo momento l´Unione Europea ha rinunciato di portarla al voto.

La petizione contro la pena di morte con 3 milioni e duecentomila firme è stata presentata da esponenti di Amnesty International e della Comunita' di S.Egidio al segretario generale dell'Onu il 18 dicembre. L'appello per una moratoria della pena di morte entro il 2000, che si può firmare anche online, ribadisce che tale pena è una negazione del diritto alla vita riconosciuto universalmente; è una pena finale, crudele, disumana e degradante, non meno abominevole della tortura; è incapace di combattere la violenza, ma è in realtà legittimazione della violenza più completa, in quanto recide la vita umana, a livello degli Stati e delle società, disumanizza il mondo dando il primato alla rappresaglia ed alla vendetta, elimina gli elementi di clemenza, perdono e riabilitazione del sistema della giustizia. L'appello, inoltre, porta all'attenzione alcuni fatti: oggi nel mondo più della metà degli Stati non utilizzano la pena di morte, in alcuni e' stata abolita totalmente, mentre altri hanno deciso, nei fatti di non metterla il pratica. Le Nazioni Unite riconoscono l'assenza di dati capaci di dimostrare che il suo uso è un deterrente efficace contro i crimini più efferati; da anni i reati gravi non hanno subito alcuna riduzione significativa, lì dove la pena di morte è stata reintrodotta; esistono metodi alternativi di grande efficacia per proteggere la società anche da quanti abbiano commesso i crimini più orribili; la logica "occhio per occhio, dente per dente" e "vita per vita" è avvertita come arcaica e inaccettabile in gran parte del nostro pianeta; il sistema giudiziario praticamente ovunque cerca di superare questo modo inumano di trattare persone che hanno commesso crimini, anche i più gravi; nei Paesi democratici, il costo della pena di morte è più alto del costo della detenzione a vita. Nel 2000, 7 paesi hanno abolito la pena capitale dai loro ordinamenti (El Salvador, Bulgaria, Albania, Turkmenistan, Bermuda, Ucraina e Costa d'Avorio), e l'Illinois e le Filippine hanno dichiarato una moratoria generale.Nessuno tocchi Caino ha intenzione di ripresentare la risoluzione per la moratoria all´Assemblea Generale del 2001. In Rete è possibile approfondire l'argomento, reperire informazioni sulle campagne in atto e spesso parteciparvi.

"Sei favorevole o contrario alla pena di morte?" Il sito La Pena di Morte raccoglie non solo la risposta, ma anche le motivazioni, che pubblica sulla pagina dei "Pareri". Scorrendola, si possono avere a disposizione le opinioni dalle più tradizionali, alle più originali su questo problema, che, prima di essere politico e legale, è etico. Sulla pagina italiana di Amnesty International, vi sono dati, documenti, appelli e anche una serie di link alla pena di morte su Internet.

E sul sito dell'associazione Nessuno tocchi Caino, per ogni singolo Stato sono indicati i trattati internazionali sui diritti umani e la pena di morte di cui lo Stato è parte (escluso quelli a carattere regionale laddove gli Stati abbiano ratificato quelli universali); il metodo di esecuzione; il numero delle condanne e delle esecuzioni capitali avvenute nell´anno di riferimento e il numero dei detenuti nel braccio della morte. Sono descritte le norme che prevedono (e per quali reati) o aboliscono la pena di morte e i fatti più importanti avvenuti negli anni precedenti e sono raccolti tutti gli interventi che ogni singolo Stato ha fatto in sede internazionale e le eventuali prese di posizione delle organizzazioni internazionali nei confronti di quel Paese sulla pena di morte. E' inoltre possibile leggere il rapporto annuale dell'associazione sulla pena di morte in italiano e in inglese con i testi di legge, le convenzioni internazionali, le risoluzioni degli organismi sovranazionali, le sentenze delle Corti Supreme, i casi più eclatanti relativi all´applicazione della pena di morte ma anche gli atti politici, gli impegni e le prese di posizione verso l´abolizione avvenuti nell´ultimo anno.

Il sito della Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte vuole essere un punto di riferimento per il movimento abolizionista, dove è possibile trovare informazioni e notizie da tutto il mondo, consultare la rassegna stampa aggiornata 24 ore su 24 e dossier, partecipare alle campagne ed alle azioni urgenti. E', inoltre, possibile avvalersi di una ricca bibliografia e filmografia sull'argomento, di link e dell'elenco dei detenuti che desiderano corrispondere, con utili consigli per intraprendere nel migliore dei modi la corrispondenza. E la Rete fornisce anche la possibilità di agire concretamente contro la pena capitale. Sul sito di Nessuno tocchi Caino è stata lanciata un'azione urgente a favore di Wanda Jean Allen, che potrebbe diventare, l'11 gennaio 2001, la prima donna giustiziata in Oklahoma dalla sua costituzione. Era stata condannata a morte nel 1989 per aver ucciso la sua compagna, Gloria Leathers a Oklahoma City nel 1998. Molte persone si stanno appellando alla Commissione per la Grazia dello Stato (Pardon and Parole Board) perché raccomandi al Governatore Frank Keating la commutazione in ergastolo senza condizionale della condanna nei confronti della Allen.Circostanze attenuanti, quali un quoziente di intelligenza scarso, il suo stato psichico e un trauma cranico per ferite riportate in precedenza, non sono state fatte presenti durante il processo. L'esecuzione di persone con ritardi o gravi malattie mentali solleva preoccupazione nella comunità internazionale. Una risoluzione approvata quest'anno dalla Commissione Onu per i Diritti Umani di Ginevra, chiede ai paesi membri "di non applicare la pena di morte a persone affette da varie forme di disturbo mentale".

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