La colonia penale
Una guida ai siti che si battono per abolire la
pena di morte nel mondo
di Wanda Marra
Camera a gas,
sedia elettrica, impiccagione, decapitazione. Sono tanti i modi in cui
ogni anno migliaia di persone vengono eliminate "in nome della
giustizia". Un'immagine quasi immediata ricorda il racconto di
Kafka, "la colonia penale". Ad un anno dall'inaugurazione
dell'iniziativa "il
Colosseo illumina la vita", il Comune di Roma, in
collaborazione con le associazioni Amnesty International, Comunità
di Sant'Egidio e Nessuno
tocchi Caino, ha promosso la Giornata Internazionale per la
Moratoria della Pena di Morte, giunta quest'anno alla seconda edizione,
che si svolge oggi, organizzata dalla Network - Società di
comunicazione Internazionale, con la collaborazione dell'Istituto
Buddista Italiano "Soka Gakkai". Da quando l'iniziativa
"Il Colosseo illumina la vita" è partita, il 12 dicembre
1999, l'antico monumento simbolo di Roma, si è acceso ogni volta che
uno Stato ha stabilito una moratoria delle esecuzioni o abolito la pena
di morte, o quando un'esecuzione è stata sospesa o un condannato
graziato. Fino ad oggi il Colosseo si è illuminato 16 volte.
La campagna di Nessuno tocchi Caino per ottenere, attraverso mozioni
parlamentari e una mobilitazione dell´opinione pubblica internazionale,
una moratoria universale delle esecuzioni stabilita dalle Nazioni Unite
è partita dall´Italia, ed è oggi fatta propria dall´intera Unione
Europea. Nel ´94, la risoluzione presentata in Assemblea Generale dal
governo italiano è stata battuta per soli otto voti. Nel ´97, nel
´98, nel ´99 e nel 2000, invece, nella sede della Commissione per i
Diritti Umani dell´Onu a Ginevra la moratoria è stata approvata e la
pena di morte è stata iscritta tra le questioni che riguardano i
diritti umani. L'obiettivo da raggiungere attualmente è che la
sospensione delle esecuzioni sia votata anche all´Assemblea Generale
dell´Onu a New York. Nel novembre ´99, l´iniziativa pro-moratoria,
attraverso la presidenza finlandese dell´Unione Europea, è arrivata in
Assemblea Generale, ma all´ultimo momento l´Unione Europea ha
rinunciato di portarla al voto.
La petizione contro la pena di morte con 3 milioni e duecentomila
firme è stata presentata da esponenti di Amnesty International e della
Comunita' di S.Egidio al segretario generale dell'Onu il 18 dicembre. L'appello
per una moratoria della pena di morte entro il 2000, che si può firmare
anche online,
ribadisce che tale pena è una negazione del diritto alla vita
riconosciuto universalmente; è una pena finale, crudele, disumana e
degradante, non meno abominevole della tortura; è incapace di
combattere la violenza, ma è in realtà legittimazione della violenza
più completa, in quanto recide la vita umana, a livello degli Stati e
delle società, disumanizza il mondo dando il primato alla rappresaglia
ed alla vendetta, elimina gli elementi di clemenza, perdono e
riabilitazione del sistema della giustizia. L'appello, inoltre, porta
all'attenzione alcuni fatti: oggi nel mondo più della metà degli Stati
non utilizzano la pena di morte, in alcuni e' stata abolita totalmente,
mentre altri hanno deciso, nei fatti di non metterla il pratica. Le
Nazioni Unite riconoscono l'assenza di dati capaci di dimostrare che il
suo uso è un deterrente efficace contro i crimini più efferati; da
anni i reati gravi non hanno subito alcuna riduzione significativa, lì
dove la pena di morte è stata reintrodotta; esistono metodi alternativi
di grande efficacia per proteggere la società anche da quanti abbiano
commesso i crimini più orribili; la logica "occhio per occhio,
dente per dente" e "vita per vita" è avvertita come
arcaica e inaccettabile in gran parte del nostro pianeta; il sistema
giudiziario praticamente ovunque cerca di superare questo modo inumano
di trattare persone che hanno commesso crimini, anche i più gravi; nei
Paesi democratici, il costo della pena di morte è più alto del costo
della detenzione a vita. Nel 2000, 7 paesi hanno abolito la pena
capitale dai loro ordinamenti (El Salvador, Bulgaria, Albania,
Turkmenistan, Bermuda, Ucraina e Costa d'Avorio), e l'Illinois e le
Filippine hanno dichiarato una moratoria generale.Nessuno tocchi Caino
ha intenzione di ripresentare la risoluzione per la moratoria all´Assemblea
Generale del 2001. In Rete è possibile approfondire l'argomento,
reperire informazioni sulle campagne in atto e spesso parteciparvi.
"Sei favorevole o contrario alla pena di morte?" Il sito La
Pena di Morte raccoglie non solo la risposta, ma anche le
motivazioni, che pubblica sulla pagina dei "Pareri".
Scorrendola, si possono avere a disposizione le opinioni dalle più
tradizionali, alle più originali su questo problema, che, prima di
essere politico e legale, è etico. Sulla pagina italiana di Amnesty
International, vi sono dati, documenti, appelli e anche una serie
di link alla pena di morte su Internet.
E sul sito dell'associazione Nessuno tocchi Caino, per ogni singolo
Stato sono indicati i trattati internazionali sui diritti umani e la
pena di morte di cui lo Stato è parte (escluso quelli a carattere
regionale laddove gli Stati abbiano ratificato quelli universali); il
metodo di esecuzione; il numero delle condanne e delle esecuzioni
capitali avvenute nell´anno di riferimento e il numero dei detenuti nel
braccio della morte. Sono descritte le norme che prevedono (e per quali
reati) o aboliscono la pena di morte e i fatti più importanti avvenuti
negli anni precedenti e sono raccolti tutti gli interventi che ogni
singolo Stato ha fatto in sede internazionale e le eventuali prese di
posizione delle organizzazioni internazionali nei confronti di quel
Paese sulla pena di morte. E' inoltre possibile leggere il rapporto
annuale dell'associazione sulla pena di morte in italiano e in inglese
con i testi di legge, le convenzioni internazionali, le risoluzioni
degli organismi sovranazionali, le sentenze delle Corti Supreme, i casi
più eclatanti relativi all´applicazione della pena di morte ma anche
gli atti politici, gli impegni e le prese di posizione verso
l´abolizione avvenuti nell´ultimo anno.
Il sito della Coalizione
Italiana Contro la Pena di Morte vuole essere un punto di
riferimento per il movimento abolizionista, dove è possibile trovare
informazioni e notizie da tutto il mondo, consultare la rassegna stampa
aggiornata 24 ore su 24 e dossier, partecipare alle campagne ed alle
azioni urgenti. E', inoltre, possibile avvalersi di una ricca
bibliografia e filmografia sull'argomento, di link e dell'elenco dei
detenuti che desiderano corrispondere, con utili consigli per
intraprendere nel migliore dei modi la corrispondenza. E la Rete
fornisce anche la possibilità di agire concretamente contro la pena
capitale. Sul sito di Nessuno tocchi Caino è stata lanciata un'azione
urgente a favore di Wanda Jean
Allen, che potrebbe diventare, l'11 gennaio 2001, la prima donna
giustiziata in Oklahoma dalla sua costituzione. Era stata condannata a
morte nel 1989 per aver ucciso la sua compagna, Gloria Leathers a
Oklahoma City nel 1998. Molte persone si stanno appellando alla
Commissione per la Grazia dello Stato (Pardon and Parole Board) perché
raccomandi al Governatore Frank Keating la commutazione in ergastolo
senza condizionale della condanna nei confronti della Allen.Circostanze
attenuanti, quali un quoziente di intelligenza scarso, il suo stato
psichico e un trauma cranico per ferite riportate in precedenza, non
sono state fatte presenti durante il processo. L'esecuzione di persone
con ritardi o gravi malattie mentali solleva preoccupazione nella
comunità internazionale. Una risoluzione approvata quest'anno dalla
Commissione Onu per i Diritti Umani di Ginevra, chiede ai paesi membri
"di non applicare la pena di morte a persone affette da varie forme
di disturbo mentale".
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