Internet: "Maradona
è megli'e Pelè"
Miglior giocatore del secolo: la Fifa assegna a
Maradona il premio degli internauti, a Pelè quello della giuria di
esperti
Di Wanda Marra
"Maradona e' megli'e Pele' ciamm' fatt o'mazz tant pell'ave'.
Maradona facce sunna', stu scudetto puortancill a part'ecca'"
Così cantavano i tifosi del Napoli per festeggiare l'arrivo del
"pibe de oro", Diego Armando Maradona. Così cantavano durante
le due stagioni sfavillanti, coronate con gli scudetti al Napoli, i
primi, così continuarono a cantare anche alla fine, mentre sempre di
più il grande campione precipitava nel buco nero della cocaina.
Secondo Internet, Maradona è meglio di Pelè. All'inizio dell'anno
la Fifa decise di lanciare una campagna mondiale attraverso Internet per
eleggere il miglior giocatore del secolo. Un voto ogni mail per una gara
aperta a tutti gli utenti del mondo, con cerimonia finale a Roma. Alla
fine il popolo della Rete ha scelto Maradona. Ma la Fifa ha trovato un
escamotage per premiare entrambi i campioni, secondo il principio per il
quale Maradona vincerebbe su Internet perché raccoglie i voti dei
giovani, che non hanno mai visto giocare Pelè. A Pelè, dunque, è
stato assegnato il premio della giuria di esperti, a Maradona quello dei
tifosi su Internet.
Come spesso accade, non è solo una competizione calcistica. È una
lotta tra nazioni, Argentina contro Brasile, ma, forse ancora di più,
una lotta tra i forti e i deboli della società. Maradona, cresciuto
nelle bouganville argentine, ora combatte a Cuba la sua battaglia
privata per la disintossicazione, per la riabilitazione, dopo che un
arresto cardiaco per eccesso di cocaina lo ha portato vicinissimo alla
morte. Pelè ha una storia completamente diversa, fa persino
l'ambasciatore dell'Unicef, è perfettamente integrato nel sistema. Ed
è anche una lotta tra vecchi e nuovi strumenti di giudizio, tra premi
assegnati in modo tradizionale e premi che si affidano a uno strumento
nuovo, non sperimentato, che non prevede la scelta e la selezione di
coloro che esprimono un giudizio, come la Rete.
Internet probabilmente è quanto di più vicino ad una giuria
popolare globale si può immaginare ed ha premiato Maradona. L'uomo
Maradona in un certo senso ha già perso. Ma forse non importa. Come
tutti gli eroi tragici ha un posto privilegiato nella fantasia della
gente, che il voto di Internet sancisce. E infatti i siti a lui dedicati
sono tantissimi: si va da quello ufficiale, a quelli organizzati dai tifosi del
Napoli, come viva Diego, o il sito
intitolato a quella "mano di Dio",
che gli inglesi non dimenticheranno mail, con immagini, canzoni, articoli
di giornale. E c'è anche il Maradona Times,
un giornale tutto sul calciatore argentino. Una sorta di omaggio
perpetuo allo sfortunato scugnizzo argentino.
E lui, Dieguito, a non essere riconosciuto il migliore di tutti i
tempi proprio non si rassegna. Alla fine, nonostante le dichiarazioni
dei giorni immediatamente precedenti, ieri a Roma ha partecipato alla
premiazione organizzata dalla Fifa, ribadendo che il premio è suo:
"Pelè? Uhh, lui ha vinto a tavolino. Io ho vinto per la gente.
Dedico questo premio all'Argentina, a Fidel Castro, a Che Guevara, alle
mie figlie, a mia moglie. E non tirate fuori la storia di Internet.
Votano i bambini? Ma i bambini mica sono orfani, i computer glieli
regalano i padri, che magari hanno votato anche loro per me". Tutto
questo lottando contro l'affanno, che gli smorza la voce. Ma Maradona,
un miscuglio tra un eroe tragico moderno e il protagonista di una
telenovela senza fine da lui stesso girata ed ideata, ancora una volta
fa una mossa ribelle, a sorpresa. E se ne va senza assistere alla
premiazione di Pelè.
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