Lunedi' 4 Dicembre  2000

 

Impariamo dai ragazzi il valore della rete

Ambiziosi progetti multimediali realizzati da giovani di tutto il mondo in mostra a Roma al Global junior challenge

di Georgia Garritano

Se pensate che i giovani usino Internet solo per scambiare file musicali, "chattare" e saperne di più sugli ultimi videogiochi vi sbagliate. Per molti ragazzi la rete è uno strumento per apprendere più facilmente, favorire l'inserimento sociale, coltivare interessi culturali, tutelare l'ambiente. Lo dimostrano i cinquanta progetti multimediali in mostra al Global junior challenge, la rassegna sui giovani e l'era digitale organizzata dal comune di Roma.

Per i ragazzi americani Internet può rivelarsi un mezzo di promozione sociale e di integrazione razziale e culturale. Harlem live è una testata di giornalismo on line realizzata dagli adolescenti del celebre quartiere nero di New York dal 1996. L'iniziativa, sostenuta sia da fondi pubblici che privati, ha già formato professionalmente centinaia di ragazzi come redattori, fotografi, grafici e tecnici web.
Il progetto Four directions, promosso nel '93 dal dipartimento dell'istruzione di Laguna nel Nuovo Messico, coinvolge, invece, i giovani nativi americani. In questo caso i nuovi media sono impiegati per salvaguardare le antiche tradizioni tribali e diffondere il patrimonio culturale degli indiani d'America. Allo stesso tempo la partecipazione attiva degli studenti fa sì che si diffonda l'accesso alla tecnologia negli ambienti che ne sono più frequentemente esclusi. Oggi le scuole sostenute dal Bureau of indian affairs (Bia) integrate nel programma sono diciannove in dieci stati dell'Unione. Tra le realizzazioni concrete c'è il museo virtuale degli Indiani d'America.
Il liceo di Greenland nell'Arkansas ha collaborato, invece, a realizzare il programma Gems (Greenland emergency management system), un sistema computerizzato per la gestione delle situazioni di crisi: le chiamate di emergenza vengono localizzate su una mappa interattiva che mostra gli idranti più vicini, le vie di fuga, le barriere che possono ostacolare i soccorsi e la presenza di materiali rischiosi nei dintorni.

All'avanguardia anche i ragazzi israeliani che hanno imparato a usare Internet per preservare la sicurezza dei voli e la fauna del cielo. Israele, infatti, crocevia tra Europa, Asia e Africa, è attraversata due volte l'anno da flussi migratori di 500 milioni di uccelli (www.birds.org.il) che creano gravi difficoltà al trasporto aereo. Gli studenti di alcune scuole, istituti palestinesi compresi, coordinati da centri di ricerca universitari, ricevono quotidianamente informazioni sulla posizione degli uccelli e aggiornamenti sul clima mediante fotografie satellitari, raccolgono i dati, li elaborano e contribuiscono a far sì che vengano tratte previsioni sulle rotte migratorie utili all'aviazione.
Per i circa 3000 bambini sordi iscritti nelle scuole israeliane, i loro familiari e i loro insegnanti, è nata la comunità virtuale Net Shema. Gli studenti audiolesi possono trovare in rete un tutor che fornisce loro un sostegno a distanza. L'associazione, inoltre, promuove l'uso degli strumenti informatici per sviluppare le possibilità di apprendimento e comunicazione dei disabili. Nello stato ebraico, del resto, il programma di alfabetizzazione tecnologica nelle scuole è capillare e non esclude neanche gli asili. Il comune di Ariel, capoluogo della Samaria e città digitale d'Israele (Israel's Smart city), al motto "non lasciare indietro nessun bambino" ha portato Internet anche nei giardini d'infanzia per far sì che anche i più piccoli possano familiarizzare con le immagini e i suoni della rete.

Non sfigurano affatto, comunque, i ragazzi italiani che, nonostante lamentino una notevole carenza di strutture nelle scuole, armati di entusiasmo hanno dato vita a iniziative creative. Gli studenti del liceo classico Tasso, storico istituto di Roma, hanno realizzato un laboratorio di fotografia digitale articolato in due percorsi: da un lato l'elaborazione di immagini al computer, dall'altro lo studio della storia dell'arte moderna e contemporanea.
La pittura ha ispirato, invece, la scuola media romana Bramante. Gli allievi di seconda e terza hanno creato Bramarte, un sito di storia dell'arte usato come ausilio nello studio della materia anche dai colleghi delle altre classi e addirittura da quelli dei licei artistici. Il viaggio nell'arte si articola in quattro percorsi: dal 40000 a.C. al 999 d.C., dal 1000 al 1700, l'Ottocento e il Novecento. Numerosissime le immagini scansionate, accompagnate dalle biografie degli autori e dai quadri storici curati dagli studenti.
L'attrazione per il formato multimediale non sembra allontanare i giovani dal supporto cartaceo: Virgilio web è la versione on line di Virgilio news, il giornale dell'omonimo istituto della capitale. Questo spazio Internet, interamente gestito dagli studenti, si affianca al sito ufficiale della scuola e ospita tutti progetti passati e presenti realizzati dentro e fuori dalle aule. Ma le nuove tecnologie coinvolgono anche gli studenti delle borgate. All'Anna Magnani di Morena (Roma) i ragazzi delle medie studiano matematica e scienze avvalendosi dei supporti informatici. Dalla geometria piana a quella solida, dall'analisi chimica della crosta terrestre all'analisi nutrizionale delle merende l'apprendimento è facilitato da una serie di percorsi ipertestuali.

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