Sul PC arriva il clone tridimensionale

Dall'anno prossimo ognuno potrà avere un' incarnazione virtuale per partecipare a un videogioco, a una teleconferenza o apparire sul cellulare.

di Wanda Marra

Avete mai pensato di entrare in un videogioco? Oppure di provare on line i vestiti prima di acquistarli? Gia da adesso si può cominciare a inserire una versione tridimensionale del viso e della testa sul computer. Ma il sogno diventerà realtà dal prossimo anno quando verranno messe a punto le prime "incarnazioni virtuali" perfettamente tridimensionali, per partecipare a dei giochi e essere visualizzati sul cellulare, nello stesso momento in cui si sta parlando con qualcuno. 

Per le nuove frontiere della realtà virtuale, sono già stati stabiliti degli accordi con i fabbricanti di giochi: il prossimo anno il doppio virtuale, potrà partecipare ai gran premi automobilistici, oppure segnare un goal contro il Manchester United. Non solo: si potra coinvolgere nel gioco incarnazioni virtuali di amici e parenti. Le fantasie delle teen ager si potranno realizzare: se non loro stesse, almeno il cyber-sè potrà baciare le più famose star del cinema. 

Ma non di soli giochi si tratta. Questo tipo di realizzazioni, le cui caratteristiche e potenzialità si possono conoscere sul sito della Phonyblair, hanno una serie di possibili applicazioni. Per esempio, i venditori online potranno mettere una loro immagine tridimensionale nei negozi virtuali, tentando così di conquistare la fiducia di eventuali compratori, restii a concludere affari con entità impersonali. 

Questo è ciò che nel mondo del computer si definisce personalizzazione. Una serie di società stanno lavorando a questo progetto. Per esempio la Avatar-me ha una serie di cabine in giro per il Regno Unito, nelle quali si può entrare per fotocopiare attraverso un scanner il proprio corpo. La Digimask  ha elaborato un altro sistema: tutto quello che si deve fare è mandare loro due foto per e-mail. Dalle foto, Digimask costruisce una versione tridimensionale della persona in questione, che può essere scaricata sul computer di casa.

Tony Pearce della Digimask crede che queste incarnazioni segneranno la fine del mondo impersonale e senza volto del computer: con questo sistema le personalizzazioni possono essere inserite in qualsiasi ambiente tridimensionale, dai video game a Internet, alla comunicazione mobile, alla TV interattiva.

Nei laboratori della BT (British Telecom), si stanno sviluppando dei software che permettono di partecipare al sistema delle teleconferenze, attraverso una immagine definita del proprio viso. Al posto delle icone utilizzate per i meeting dentro le room virtuale, la BT metterà delle immagini il piu possibile realistiche che rendano il meeting più simile al familiare incontro faccia a faccia. Per realizzare questo intento i ricercatori stanno equipaggiando queste incarnazioni virtuali con una serie di comportamenti, che le facciano apparire vagamente umane. 

La Bt non è la sola compagnia che punta a personalizzare la presenza degli utenti nei dispositivi informatici. Oltre alla famosa giornalista realizzata da Ananova anche la Extempo sta sviluppando delle incarnazioni virtuali abbastanza sofisticate da essere in grado di tenere conversazioni con i naviganti. Mentre la Procter & Gamble sta utilizzando questa tecnologia per dare consigli ai clienti.

Venerdí 24 Novembre 2000

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