In Rete le briciole di Ceaucescu

L'automobile, lo stemma del Partito, i pigiami. In asta on line i "tesori" dell'ex dittatore rumeno.

di Eleonora Giordani

"Questa è l'ultima vettura dei Ceausescu in vendita. Non perdete questa grande opportunità, fate subito un'offerta!". L'annuncio appare sul sito della Corporazione nazionale rumena che si occupa di amministrare il patrimonio protocollare dello Stato (Apps). L'oggetto che dovrebbe suscitare il desiderio degli internauti è una Renault 25 della fine degli anni 80, che andra', insieme ad altri oggetti appartenuti all'ex dittatore e sua moglie, in asta su Internet dal 20 novembre prossimo, al costo di 4.558 dollari, circa 9 milioni. Dopo il crollo del regime nel 1989, il nuovo governo per rimpinguare le proprie casse ha organizzato ben sei aste pubbliche mettendo in vendita le proprietà confiscate al tiranno. Questa però è la prima vendita su Internet.

L'articolo più caro, dopo l'automobile, è lo stemma in legno del Partito comunista rumeno, che compariva dietro la tribuna durante tutti i congressi ufficiali: la base d'asta è di circa 2000 dollari, un po' più di quattro milioni. Le cose più preziose sono alcuni soprammobili e capi d'abbigliamento, la cui valutazione non supera comunque i 500 dollari, pellicce comprese. La delusione più grande arriva dai tappeti e dalla posateria: ci si aspettano lussuose argenterie e raffinate tessiture persiane e invece ci troviamo davanti un tappeto di lana di Oltenia del valore di mezzo milione di lire e un set di forchette e coltelli d'acciaio inossidabile da ventimila lire. E che dire dei 26 pigiami? Il più bello costa 15 mila lire. Se non sapessimo che ad indossarlo era un carnefice, potrebbe essere un buon regalo per la festa del papà.

Scorrendo il catalogo di vendita, si nota che di tutti i famosi tesori non sembra sia rimasto poi molto e l'impressione è più quella di una pesca di beneficenza. Finiti le ville e i gioielli, qui ci sono soprattutto oggetti di uso quotidiano appartenuti ai coniugi Ceaucescu; molti di essi furono da loro impiegati in occasioni pubbliche e una parte sono pezzi unici, come regali di rappresentanza e abiti da sera. Ma il loro valore commerciale è ben poca cosa. La contrattazione sarà supervisionata da un comitato d'asta predisposto dall'Apps con rappresentanti del ministero delle Finanze e di quello degli Interni. Per partecipare bisogna iscriversi e fare un'offerta, alla chiusura, i vincitori dovranno pagare entro dieci giorni dall'assegnazione tramite bonifico bancario, ricordandosi di aggiungere l'Iva del 19 per cento e le spese di spedizione. I partecipanti avranno la possibilità di presentare eventuali reclami nelle 24 ore successive alla fine dell'asta al capo dell'ufficio Apps, che darà una risposta entro 5 giorni al massimo.

"Speriamo che l'automobile incontri il gusto del pubblico on line- affermano i banditori - come le altre (Volkswagen, Buick, Hilman-Hunter, Mercedes) appartenute ai Ceausescu e già vendute". Pare proprio allora che il governo rumeno punti tutto sulla Renault 25. Bella macchina, certo, ma un po' anzianotta. Alla sua uscita, una ventina d'anni fa, questo modello però era veramente all'avanguardia, con il suo computer di bordo parlante e il suo turbocompressore. Erano soprattutto gli uomini politici sulla cresta dell'onda ad apprezzarlo: in Francia, dopo la vittoria di Mitterand su Giscard nell'81, alcuni soprannominarono i dignitari socialisti "la gang della Renault 25". Neanche Ceaucescu ha saputo resistere al suo fascino. Speriamo solo, per il futuro acquirente, che ci abbia lasciato dentro il motore.

Venerdi' 17 Novembre 2000

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