Meglio il cellulare che la sigaretta

Una ricerca inglese ipotizza che il fumo, in calo tra i giovani, sia stato sostituito dal telefono portatile

di Georgia Garritano

A forza di passare il tempo a chiacchierare al telefono cellulare i giovani inglesi stanno rinunciando a un'altra forma di dipendenza, il fumo. Una ricerca condotta in Gran Bretagna, appena pubblicata sul British medical journal (http://www.bmj.com/cgi/content/full/321/7269/1155), ha rilevato, infatti, che la percentuale dei giovani fumatori negli ultimi quattro anni è scesa sensibilmente in concomitanza con la diffusione dei telefoni portatili. Nella seconda metà degli anni Novanta il vizio della sigaretta tra i giovanissimi è diminuito costantemente, una tendenza inversa rispetto alla prima metà del decennio: oggi fuma il 23 per cento degli adolescenti mentre nel 1996 il tabagismo riguardava trenta adolescenti su cento. Contemporaneamente al calo del fumo, nella fascia compresa tra i 15 e i 17 anni, si sono diffusi i telefonini: la percentuale dei giovani che possiedono un apparecchio mobile è cresciuta, in questo periodo, del 70 per cento e addirittura del 73 per cento se si estende la fascia di età considerata fino a 24 anni. Clive Bates, direttore del movimento anti-tabacco Ash (Action for smoking and health) (www.ash.org) di Londra e Anne Charleton, docente presso l'istituto di epidemiologia dell'università di Manchester (www.man.ac.uk), ipotizzano che non si tratti solo di una coincidenza. I valori che i giovani attribuiscono al fumo sono stati ampiamente studiati: esso svolge una funzione aggregante, conferisce uno stile "maturo", risponde a un'esigenza di affermazione. Ebbene, anche il cellulare, come la sigaretta, può dare ai ragazzi un senso di appartenenza e un'aria adulta.

Entrambi gli oggetti, inoltre, tengono occupate le mani e vengono usati per sembrare più disinvolti. Una conferma indiretta delle similitudini tra le caratteristiche dei due prodotti è data anche dall'analisi dei rispettivi messaggi pubblicitari. Le pubblicità sulla telefonia mobile sembrano costruite in modo analogo a quelle delle sigarette: entrambe, infatti, fanno leva soprattutto sull'identità, l'immagine, la fiducia in se stessi e la socialità. È quindi plausibile affermare che una parte degli adolescenti smetta di fumare perché i bisogni precedentemente soddisfatti dalla sigaretta vengono ora appagati dal telefonino. È possibile, insomma, che qualcuno passi dall'una all'altro come si passa da una vecchia a una nuova tecnologia e che oggi la risposta alle aspirazioni di crescita derivi dalla possibilità di comunicare ovunque, inviare messaggi e collegarsi a Internet tramite Wap piuttosto che dal fumare. Che esista una relazione tra i due dati, infine, può essere spiegato anche da fattori economici. Il successo di un articolo contestualmente all'indebolimento dell'altro può indicare che i due "beni" hanno lo stesso mercato e si trovano in competizione per la ripartizione delle disponibilità: insomma, più soldi vengono spesi per le schede ricaricabili, meno per i pacchetti di sigarette.

Martedi' 6 Novembre 2000

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