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Ultimi preparativi per Soldini e il team Fila
Primi a partire i monoscafi: in gara Fila 60' open
2 novembre 2001
Ultime ore di preparativi per Giovanni Soldini e il Team Fila in vista della partenza della Transat Jacques Vabre - chiamata dagli appassionati la Route du Cafè - che prende il via domani da Le Havre, sulla costa francese della Manica, con destinazione Salvador de Bahia in Brasile. "Per la terza volta farò lo spettatore e starò a guardare la barca con cui ho vinto il giro del mondo che parte" - scherza Giovanni Soldini che è riuscito nel progetto di avere due barche del suo Team schierate sulla linea della Jacques Vabre. Domani infatti parte Fila 60' Open con a bordo Bruno Laurent e Massimo Rufini. Domenica sarà invece la volta di Giovanni e di Olivier Lozachmeur a bordo di Fila Tri.
"Dopo una stagione a volte addirittura drammatica, specie nel finale con il disalberamento di Fila Tri" - prosegue Giovanni - "siamo tutti molto più tranquilli. Le barche sono a punto e siamo tutti caricatissimi. Ma è stata dura. Fin dall'inizio sapevo che i trimarani sono difficili da mettere a punto ma farlo mentre si corre è molto più duro. In pratica con Fila Tri siamo usciti dal cantiere e siamo entrati subito nelle regate senza passare, come di solito avviene e come sarebbe stato bello poter fare, attraverso un periodo di prove, di messa a punto, di allenamento. Noi siamo andati a gareggiare con la tuta del cantiere ancora addosso. Comunque ora siamo qua. Certo è che gli avversari per noi e per Fila 60' Open sono tanti e sono tante anche le miglia del percorso. Staremo a vedere. Intanto domani faccio lo spettatore e vado sulla partenza fare il tifo per Bruno e Massimo".
Bruno Laurent e Massimo Rufini, che come tutti gli altri equipaggi che partiranno per questa quinta edizione della Transat Jacques Vabre hanno ricevuto in dono come portafortuna una piccola piantina di caffè, hanno entrambi una lunga esperienza a bordo di Fila 60' Open e nelle navigazioni oceaniche. Massimo Rufini, 36 anni è nato a Latina e dopo aver lavorato come istruttore di vela nel 1991 ha effettuato la sua prima traversata dell'Atlantico. Nel 1997 ha partecipato alla Mini Transat, la transatlantica in solitario con imbarcazioni di 6,50 metri di lunghezza e nel 1998 ha vinto la Roma per Due. Nel 1999 dopo aver vinto la Corsica per Due si è dedicato alla costruzione di un 50' piedi (15 metri) e l'anno dopo è entrato nel Team Fila. Quest'anno, proprio a bordo di Fila 60' Open ha partecipato all'Atlantic Challenge, la regata a tappe dall'Europa agli USA e ritorno.
"Proprio in quella regata ho navigato per la prima volta con Bruno e ci siamo subito trovati bene" - dice Massimo Rufini - "Così quando mi ha chiesto di fare equipaggio con lui ho detto subito di sì. Questa per me è una regata importante. Anche un po' particolare: domani sulla linea di partenza incrocerò infatti il 50 piedi che ho costruito".
Bruno Laurent, francese, 36 anni, ha collaborato prima alla costruzione di Fila 60' Open nel 1997 e poi ha fatto parte del team di assistenza a terra durante il giro del 1998-1999. Ha cominciato a navigare da bambino essendo nato a Caen, in Normandia. Ha fatto parte anche del team francese alla Coppa America del 1993-1995 ed è alla sua seconda partecipazione alla Transat Jacques Vabre. La prima, sempre con Fila 60' nel 1999.
"Ci sono davvero tutti i campioni e i grandi navigatori" - dice Bruno - "Anche le migliori barche. Ma ormai con Massimo conosciamo bene le caratteristiche e le potenzialità di Fila 60'. Sappiamo che è una barca fantastica nelle andature larghe come abbiamo dimostrato nell'ultima tappa dell'Atlantic Challenge quando abbiamo stabilito il record della regata percorrendo 445 miglia in 24 ore. Comunque sarà una bella battaglia".
La partenza dei Monoscafi e di Fila 60'Open è prevista per domani alle 13 quando, una volta che le imbarcazioni avranno superato le chiuse del porto di Le Havre, il tradizionale colpo di cannone darà il segnale del via. Davanti a Fila 60' e alle altre imbarcazioni non meno di 15 giorni di Atlantico e un percorso diretto di ben 4330 miglia prima di raggiungere Salvador de Bahia.
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