Bilancio positivo
Giovanni Soldini con Fila Tri taglia il traguardo
21 novembre
Alle 11.40 ora locale di Salvador de Bahia in Brasile (le 14.40 in Italia) Giovanni Soldini e Olivier Lozachmeur a bordo di Fila Tri hanno tagliato la linea del traguardo concludendo al settimo posto, sui 14 trimarani partiti lo scorso 4 novembre da Le Havre in Francia, la quinta edizione della Transat Jacques Vabre. Per completare le 5300 miglia del percorso Fila Tri ha impiegato 17 giorni, 1 ora, 40 minuti e 8 secondi. Ad accogliere Fila Tri, oltre a numerose imbarcazioni di appassionati, anche Bruno Laurent e Massimo Rufini che con Fila 60' Open, la barca con cui Giovanni vinse il giro del mondo del 1998-1999, hanno ieri concluso la regata al sesto posto nella classe monoscafi.
"Il bilancio di questa regata è sicuramente positivo" - commenta Giovanni appena Fila Tri ormeggia al pontile del Centro Nautico de Bahia - "prima di tutto perché il Team Fila ha portato le sue due barche a concludere la regata, poi, per quanto riguarda noi di Fila Tri, perché abbiamo avuto modo di capire meglio come funziona questa barca e di cosa ha bisogno".
"Ho già detto" - spiega - "che per noi non è esistito un periodo di test e di preparazione: siamo usciti dal cantiere a maggio e siamo subito entrati in regata. A questo si è aggiunto il fatto che a causa del disalberamento di settembre tutto il programma di allenamento in vista della Jacques Vabre è saltato. Così abbiamo dovuto scoprire in mare questa barca fantastica. Per questo, e per non prendere inutili rischi, all'inizio non abbiamo tirato come gli altri. E poi, proprio nei primissimi giorni, ci si è staccato lo strallo della trinchetta e siamo stati costretti ad abbandonare la rotta migliore per cercare una zona con meno vento dove effettuare la riparazione. Due fattori che, nella prima fase della regata, ci hanno fatto perdere quelle miglia che ci hanno poi penalizzato imponendoci scelte diverse dagli altri, scelte che non hanno pagato come speravamo, come, ad esempio, al passaggio dell'Equatore: la nostra posizione a Est sarebbe stata buona se non fossimo stati ripresi dalle calme; insomma, siamo rimasti fermi quasi quattro giorni e gli altri sono andati via". "Comunque" - prosegue Soldini - "abbiamo fatto un importante passo in avanti nella messa a punto di Fila Tri. Nella bolina verso l'Equatore abbiamo avuto qualche piccolo danno come la rottura di alcuni strati di tessuto monodirezionale in pozzetto, un danno che ripareremo qui a Bahia prima di riportare la barca in Italia. Poi quest'inverno ci saranno altri interventi di messa a punto nella base che Fincantieri sta allestendo per noi a La Spezia".
Per quanto riguarda la vita a bordo e l'esperienza con Mouette, "Olivier è un grande velista" - dichiara Giovanni - "Abbiamo subito trovato il ritmo. E poi anche se si corre in coppia la Jacques Vabre è in pratica una regata per due solitari". "L'unico problema" - conclude - "è che per la prima volta in una transatlantica sono arrivato praticamente senza acqua e senza cambusa. Ma ci rifaremo in questi giorni prima di mettere la prua sull'Italia. Penso che nel giro di una settimana saremo pronti per ripartire. Sarà un'altra occasione per verificare a fondo Fila Tri e per prepararla al meglio agli appuntamenti dell'anno prossimo e soprattutto alla Route du Rhum, la regata in solitario dalla Francia alla Guadalupa".
Con Giovanni faranno parte dell'equipaggio che riporterà Fila Tri a La Spezia Vittorio Malingri, Tommaso Stella, Albero Sonino e Guido Broggi. Il trasferimento dovrebbe concludersi in una ventina di giorni.
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