Roma, 31 Maggio 2000
Forum sul Gay Pride: i preti dicono la loro su Repubblica.it

Sul sito della Repubblica due sacerdoti commentano la posizione della Chiesa sulla manifestazione Gay Pride. Vola il Nasdaq, l'indice americano dei titoli tecnologici. E' boom dei siti dedicati a chi cerca lavoro

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Dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio che ha ribadito "l'inopportunità" della manifestazione Gay Pride, prevista per l'8 luglio, proprio nel corso dell'anno giubilare, Repubblica.it ha dedicato un forum di discussione sul rapporto fra la Chiesa cattolica e gli omosessuali. La Repubblica riporta alcune testimonianze. Fra i duemila messaggi raccolti, infatti, quelli di un sacerdote che ha utilizzato la Rete per uscire allo scoperto e dichiarare la sua omosessualità. "Provo tanta rabbia per la Chiesa italiana, spalleggiata da una parte dei politici...il modo violento oltre che subdolo, sorretto da ragioni ridicole, di voler negare la visibilità ai gay, ancora identificati come l'incarnazione della depravazione più bieca, affondando il coltello nelle piaghe di chi, figlio di Dio, e magari anche consacrato come il sottoscritto, ha sempre pagato tutto a caro prezzo". Almeno per un giorno, aggiunge, non vorrebbe soffrire "ma condividere con altri una festa". A "don" ha risposto un sacerdote che ha dichiarato di condividere le stesse opinioni pur non essendo gay. Don Severino assicura la sua presenza alla manifestazione perché ha molti amici omosessuali e lesbiche, "quelli che incontro da anni nelle carceri, nelle discoteche, parlando con le loro famiglie....perché anche loro sono figli di Dio". Il sacerdote ha paragonato i preti gay di oggi ai primi cristiani che si sentivano perseguitati e obbligati a nascondersi. "Non è vero che loro soffrono perché sono gay, soffrono perché non possono dire apertamente quello che sono", conclude.

Caso Microsoft: venerdì la sentenza

L'Unità parla della vicenda Microsoft. Entro venerdì, infatti, il giudice Thomas Penfield Jackson deciderà il futuro del colosso del software americano, ma intanto il governo statunitense ha respinto l'ipotesi di uno smembramento in tre società. Il caso continua ad interessare l'opinione pubblica poiché le sanzioni a carico della Microsoft influenzeranno gli sviluppi del rapporto tra imprese e mercato nell'era di Internet. La società di Bill Gates ha già annunciato che ricorrerà in appello, ma nel frattempo a Redmond, il suo quartier generale, c'è aria di sconfitta e l'ultimo segnale delle difficoltà in cui si trova Bill Gates è stato il rinvio dell'annuncio di una nuova strategia Internet del gruppo, evento mediatico preparato da mesi. Intanto, una decina di giorni fa il segretario del Tesoro americano Lawrence Summers, nel corso di una conferenza a San Francisco, ha spiegato che il monopolio non è da considerare in ogni caso un fattore negativo e che, anzi, nel settore elettronico è spesso "la condizione", dati i costi iniziali elevati, per sviluppare l'innovazione. E' importante però, ha aggiunto, che tale condizione sia "temporanea". Queste dichiarazioni, che testimoniano una svolta radicale nell'approccio governativo alla regolazione dei settori hi-tech, potrebbero offrire alla Microsoft nuove piste legali da utilizzare nel corso dell'appello.

Rialzo delle Borse mondiali e dei titoli tecnologici

Le Borse tornano a salire e, con loro, il Nasdaq, l'indice tecnologico americano, prende il volo. Ne parlano i principali quotidiani. Il Sole 24 Ore riferisce che a trarre vantaggio da questo generale rialzo sono stati soprattutto i titoli legati ai produttori di chip e software, alle aziende Internet e alle società di telefonia mobile. Ancora una volta la spinta al rialzo è stata data da Wall Street: anche le Borse europee, infatti, hanno visto un forte recupero dei titoli telefonici e Internet.

Cercare lavoro: la Rete si specializza

Il supplemento del Sole 24 Ore New economy riferisce i risultati di uno studio della Forrester Reserach secondo cui sono oltre 1200 i siti che in tutto il mondo si occupano delle ricerche e delle offerte di lavoro. Il 30 per cento di coloro che navigano su Internet sta cercando un'occupazione, il mercato di reclutamento on line è pari a 1,1 miliardi e si prevede nel 2003 un aumento del giro d'affari per 4,5 miliardi. Nel 2005 i valori mondiali supereranno i 7 miliardi e costituiranno il 55 per cento dell'intera spesa per la selezione di personale nelle aziende. Secondo la Forrester, il destino inevitabile per questo genere di siti è quello di specializzarsi sempre di più. Non solo, i "career network" di seconda generazione non si limiteranno a mettere in Rete annunci cerco-offro, ma gestiranno anche il flusso dei curriculum in arrivo e l'incontro tra aspiranti e imprese.

In breve

Nella sezione Internet e dintorni del Corriere della Sera si parla del nuovo sito della Rai. La nuova struttura si ispira ai portali di informazione ma sono disponibili anche i materiali raccolti dalle varie redazioni televisive e radiofoniche. Ma il fiore all'occhiello di questo sito è rappresentato dall'immenso archivio centrato sulle pagine curate dalle Teche. L'archivio digitale può essere consultato on line e comprende al momento circa 5mila fotografie, 600 spezzoni audio, innumerevoli contributi video e ben cinque canali tematici che diffondono in continuazione documenti storici della Eiar, programmi degli anni Cinquanta e Sessanta e voci di celebri attori.

All'interno della sezione Er@ digitale del Giornale la notizia del moltiplicarsi dei grandi siti portali che consentono alle aziende di vendere i propri prodotti on line, gratuitamente e senza dover costruire un proprio sito commerciale. Il vantaggio per queste società, dunque, è evidente anche se rischiano di essere confuse fra le decine di concorrenti.