Roma, 29 Novembre 1999

Titoli Internet alla prova di Piazza Affari: Modigliani scettico


In prima pagina sulla Repubblica i titoli Internet alla prova di Piazza Affari dopo gli eccessi della scorsa settimana. La giornata di oggi si prospetta cruciale anche per l'Euro, sempre più avviato alla parità con il dollaro, e per l'avvio del maxi-collocamento dei titoli Autostrade. Il premio Nobel Franco Modigliani, intervistato sull'argomento, ritiene che l'attuale boom dei titoli hi-tech sia una "tipica bolla speculativa" destinata a esplodere e prevede, a breve termine, un crollo di Wall Street: "non è concepibile, infatti, che a questi livelli gli azionisti ottengano rendimenti da giustificare i valori raggiunti".
Di diverso avviso, invece, Elio Catania, presidente dell'Ibm Italia nonché ex allievo di Modigliani, che giudica un segnale positivo l'ingresso dell'Italia nella new economy, il modello dell'economia dei network che ha prodotto negli Stati Uniti benessere e occupazione. Azioni Internet in prima pagina anche sul supplemento Affari e Finanza con un articolo di Vittorio Puledda in cui si ipotizza il rischio di un abbaglio collettivo.
Nelle pagine dedicate alla multimedialità, invece, il trionfo dello shopping on line a Natale. Il futuro dell'e-commerce è però, secondo Roberto Costantini della Ernst & Young, nell'm-commerce, il commercio via cellulare (m sta per mobile) che consentirà la piena realizzazione del marketing one-to-one. A proposito di prospettive di sviluppo, entro due anni sarà disponibile la tecnologia Adsl ovvero Asymmetrical Digital Subscriber Line che consentirà di realizzare modem superveloci.
È già una certezza, invece, l'incontro tra design e informatica: si costruiscono, ormai, computer non solo sempre più potenti ma anche sempre più curati dal punto di vista estetico. Nel Rapporto Formazione, infine, la crescita dell'offerta di insegnamenti a distanza grazie all'utilizzo della Rete.

Sul Corriere della Sera, la sezione In primo piano dedica ampio spazio all'apertura di domani della conferenza Wto a Seattle che ha tra i temi principali in agenda la liberalizzazione delle telecomunicazione, della finanza e dei servizi informatici. Si segnala anche la crescita del disagio sociale a Seattle, la capitale tecnologica degli Stati Uniti.
Nel supplemento CorrierEconomia Speciale Baco del 2000 con una tabella che visualizza i possibili rischi in Italia settore per settore e uno schema dell'organizzazione predisposta dal Comitato Anno 2000 per affrontare l'emergenza di Capodanno.
In Mercati & Capitali, la diffusione del fenomeno degli spin-off, le società Internet nate da una costola di gruppi industriali già consolidati.
In MultiMedia, infine, la crescita degli sbocchi professionali nell'industria dei videogiochi. Nel supplemento CorriereSoldi l'opinione di Guido Giubergia del gruppo Ersel sulla febbre hi-tech: nei prossimi anni il fenomeno continuerà ma con una forte selezione.

Il supplemento media dell'Unità apre con la partenza, il prossimo 10 dicembre, del progetto Itaca, il polo multimediale del Teatro di Roma ideato da Roberto Paci Dalò e da lui definito "palcoscenico elettronico": il sito offrirà non solo l'archivio dei materiali del teatro di Roma ma anche uno spazio aperto ai contributi degli artisti e del pubblico. Nelle pagine interne continua l'inchiesta di Stefano Bocconetti sulla sinistra in rete: la terza puntata riguarda il sito Isole nella rete, una piazza virtuale in cui si incontrano iniziative non istituzionali quali centri sociali, comunità autogestite, circoli culturali e associazioni di volontariato.

L'apertura del Sole 24 Ore riguarda lo stanziamento di 220 miliardi previsto dalla Finanziaria per il decoder unico che consentirà agli utenti di abbonarsi a D+ o a Stream utilizzando lo stesso apparecchio. Il problema, però, è che il decoder ancora non c'è né potrà essere prodotto entro la scadenza di luglio prevista dalla legge. All'interno, in Economia Finanza torna il tema dei titoli Internet: il feeling tra hi-tech e borsa è, secondo Fabio Pavesi, destinato a durare. In Affari Privati, invece, la diffusione dei prodotti per il trading on line.