Rassegna Stampa

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Roma, 28 Giugno 2000
Umts: le regole dell'asta per i telefonini del futuro

Il bando di gara per l'assegnazione delle licenze Umts arriverà a luglio. La telenovela si guarda sul pc di casa.

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Telefonia e videotelefonia

La società che cambia

Si partirà da una base di quattromila miliardi per ogni licenza Umts con possibili rilanci fino a ottocento miliardi l'uno. La notizia viene riportata dai principali quotidiani nazionali. La Stampa riferisce di questa gara appassionante, ma soprattutto ricca, dove tutti tentano di aggiudicarsi una delle cinque licenze messe in palio dei telefonini Umts con i quali si parlerà, si navigherà su Internet e si vedranno le immagini. A fissare l'importo massimo di ogni rilancio è stato il Comitato dei ministri che ieri mattina ha definito il bando di gara, da completare nel corso della prossima settimana con alcune verifiche tecniche. Quando vedrà la luce sarà pubblicato sulla "Gazzetta ufficiale". La base dell'asta è di quattro miliardi ma non è stato fissato alcun tetto al numero di rilanci ammessi. In teoria non ci sarebbe nessun importo massimo per ogni licenza, ma in realtà il limite sarà la possibilità stessa delle aziende che si lanciano nella sfida dell'Umts. Il ricavato della gara è destinato soprattutto alla riduzione del debito pubblico e il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, si è augurato che gli introiti siano impegnati "non in spese per i consumi", piuttosto per "misure produttive". Nel frattempo, il ministro delle Comunicazioni, Salvatore Cardinale, si è impegnato a cercare un punto di equilibrio fra l'ovvio interesse dello Stato ad incassare la somma più elevata possibile e le esigenze dei concorrenti di costruire piani industriali validi e con buone prospettive di reddito.

 

Contro il far west dell'era post-genomica

Il Corriere della Sera e la Repubblica tornano sul tema genoma umano. Il giornale diretto da Ezio Mauro con un editoriale intitolato "Sette regole contro il far west del genoma" di Stefano Rodotà. Il garante della Privacy sottolinea il significato politico della scoperta poiché nell'era post-genomica bisogna attendersi mutamenti profondi dell'organizzazione sociale. "Chi governerà questo cambiamento?", si domanda Rodotà. E la risposta è offerta dalla dichiarazione di ieri di Bill Clinton: "Via via che scopriamo i segreti del genoma dobbiamo assicurarci che non porteranno a una violazione della nostra privacy. Che le classi privilegiate non saranno le uniche a beneficiarne". Sul Corriere della Sera un'intervista a Valentina Di Francesco, che fa parte dell'equipe della Celera Genomics, una delle due aziende che è riuscita a completare la sequenza del genoma umano, chiarisce alcuni punti. La ricercatrice italiana spiega in cosa è consistito il suo lavoro: "Devo individuare le sequenze di base del Dna che fanno produrre alle cellule umane determinate proteine. Il genoma umano, infatti, è composto da circa tre miliardi di basi, ma solo una parte di esse serve davvero a fabbricare proteine. Il resto si suppone che non sia importante da un punto di vista funzionale e infatti viene chiamato junk, spazzatura".

 

Hacker minacciano il futuro della cyberfinanza

La stragrande maggioranza delle imprese italiane (ben il 64 per cento) non protegge i propri sistemi informativi . La notizia viene diffusa dal supplemento del Sole 24 Ore New Economy. Il dato, che emerge da una ricerca dell'Osservatorio permanente sull'usura e la criminalità economica della Camera di commercio di Milano, evidenzia l'impreparazione del sistema economico e produttivo italiano di fronte all'avanzata di fenomeni di criminalità tecnologica e informatica che soprattutto negli Stati Uniti hanno colpito imprese e risparmiatori. I nuovi cybercriminlai utilizzano la Rete per creare finte banche (in paradisi fiscali o in pseudo Stati) perché gli hacker sono in grado di aggredire il sistema informativo di una banca e trasferire i fondi. E' quindi fondamentale aumentare la consapevolezza delle imprese sul fenomeno e combattere le nuove mafie del Web attraverso patti fra Stati come quello proposto a maggio al vertice del G8.

 

In breve

E' arrivata la telenovela interattiva sul Web. Sulla pagina dedicata all'Er@ digitale del Giornale si parla di questo nuovo modo di realizzare fiction lasciando all'utente la scelta del finale."Dirty love Story", "Girls" "Tanga", "Estreme", "Dusktodawn" e "Liberty Creek" sono alcuni dei titoli delle soap opera che possono essere visti sui rispettivi siti Internet sul pc di casa.