Il
futuro dei collegamenti alla rete si chiamerà
flat. Una tariffa fissa mensile, indipendente
dal tempo di connessione. Lo hanno annunciato
ieri, nell'ambito di un convegno su
"Libertà e regole nella società
dell'informazione", Stefano Passigli,
sottosegretario all'Innovazione, e Vincenzo
Vita, sottosegretario alle comunicazioni, come
riportano sulle pagine di economia e cronaca i
principali giornali. Vita ha anche dichiarato
l'impegno del governo per dare pari
opportunità agli Internet service provider
rispetto agli operatori di rete che sono anche
gestori di telefonia, come Tiscali e
Infostrada .Anche Passigli ha annunciato
novità normative per bloccare le
registrazioni dei domini Internet sia riferiti
a persone e aziende sia a termini comuni.
Vanno liberati i nomi registrati abusivamente
e va vietato l'uso di nomi comuni se la
registrazione del dominio è fatta al mero
scopo di rivendere il sito. Nel corso del
congresso sono emerse anche delle proposte:
secondo i Ds chi accetta di investire in
progetti di sistema, come la cablatura di
alcune realtà del sud, potrebbe avere un
titolo preferenziale nella gara per le licenze
Umts e altri "premi", come la
cosiddetta neutralità fiscale. E Giuseppe
Giulietti, responsabile comunicazione dei Ds,
ha invocato la costituzione di un'autorità
europea per la comunicazione "che detti
l'armonizzazione delle regole rispetto alla
frammentazione e alla difformità delle
normative esistenti e abbia poteri in termini
di antitrust, di regolamentazione, di tutela
del pluralismo per dare identità
all'Europa". Favorevole il presidente
dell'Autorità Antitrust, Enzo Cheli. Sul tema
della tv digitale incertezza sui tempi del
passaggio di Rete4 sul satellite. Vita ha
invitato il governo ad accelerare i tempi per
l'approvazione del ddl 1138 sulla tv
satellitare.
La
campagna per le regionali passa per la rete
Il
Messaggero passa in rassegna i siti dei
principali partiti politici italiani che
offrono collegamenti con i candidati alle
regionali. E a proposito del sito di Forza
Italia, , da cui è possibile scaricare
l'ultimo libro del Cavaliere, L'Italia che ho
in mente, sul Corriere della Sera
Francesco Merlo sostiene che "su Internet
la politica vada a morire. Tra file e download
si perdono tanto la seduzione quanto
l'imbonimento".
Italiani
e globalizzazione
Come
la globalizzazione viene percepita, vissuta e
affrontata dai cittadini italiani? E ancora
globalizzazione come fattore che crea nuove
opportunità o come emarginazione
dell'individuo? A queste domande cerca di
rispondere sul Sole 24 Ore Luigi
Ceccarini, commentando uno studio sulla
società italiana e la globalizzazione svolto
dalla rivista Limes in sinergia con il
Laboratorio di studi politici e sociali.
Sebbene i cittadini globali siano
numericamente pochi, la mondializzaione
"appare un fenomeno quanto mai complesso.
Limitato nelle esperienze effettive ma ampio
nella percezione soggettiva e differenziato
negli effetti sociali. Ciò delimita un
modello di disuguaglianza molto forte che
ridisegna le linee tradizionali della
differenziazione sociale". Ad essere
emarginati sono i più anziani, mentre i
giovani, appartenenti ai ceti medi e
superiori, residenti in particolare nelle
grandi città del centro-nord e dotati di
risorse come la conoscenza delle lingue,
l'alto livello di scolarizzazione, la
familiarità con le nuove tecnologie,
l'apertura cognitiva e la capacità di
adattarsi al cambiamento diventano
protagonisti. "L'angoscia indotta dalla
globalizzazione - conclude Ceccarini - tocca
principalmente chi non ha gli strumenti per
comprenderla, sperimentarla e colpisce
maggiormente chi vive una situazione di
deprivazione relativa, chi riesce cioè a
percepirne l'importanza e l'influenza e al
tempo steso non è in grado di controllarla e
di viverla".
In
breve
Tutti
i giornali segnalano nelle pagine economiche
l'attesa per oggi della sentenza Antitrust
contro la Microsoft di Bill Gates. Il governo
americano ha respinto l'ultima proposta della
società di Seattle e si prevede che il
giudice Jackson si pronunci nuovamente a
sfavore. Non si escludono però colpi di scena
dell'ultima ora.
Nelle
pagine di economia tutti i quotidiani
riportano la notizia dell'avvio delle
trattative tra governo e Telecom Italia sul
problema degli esuberi dell'azienda nella
tarda serata di ieri. Il ministro del Lavoro,
Salvi, ha chiesto una maggiore dose di
assunzioni al sud a fronte della richiesta di
ammortizzatori sociali per 13500 esuberi.
Sulla
Stampa l'identikit del nuovo ladro del
duemila. Il ladro d'identità che tramite rete
ruba i codici di carte di credito e prende
virtualmente le spoglie dell'ignaro
navigatore. E sul Messaggero si parla
delle carte intelligenti, dotate di un chip
sofisticato per contrastare i furti nel
cyberspazio.
Giornata
nera ieri per i titoli tecnologici. Il Mibtel
ha chiuso a -0,39 per cento e pesante è stata
la caduta di Finmatica, Tecnodiffusione, Aem e
Cdb Web tech.
Sul
Sole 24 Ore e su L'Unità la
notizia dell'imminente messa in rete degli
appalti. Lo ha annunciato il ministro della
Funzione pubblica, Franco Bassanini,
illustrando l'apporto italiano alle
conclusioni del Vertice Ue a Lisbona. Entro
breve tempo sarà pronto il regolamento per la
gestione elettronica degli appalti pubblici
che verrà gradualmente esteso a tute le
amministrazioni, comprese quelle locali.
Nelle
pagine dedicate all'er@ digitale dal Giornale,
il Processo al Futurshow. "Una fiera che
apre una porta sull'hi-tech o una kermesse per
ragazzini assatanati di videogiochi"?. La
mostra, è la risposta, oltre a mostrare i
prodotti tecnologici attuali promette di
interrogarsi su come sarà il futuro per un
intero millennio. "Il Futurshow insomma
non vuole solo essere la vetrina per le
luccicanti meraviglie della tecnologia ma mira
anche ad assumere un ruolo di primo piano per
permettere al paese di sfruttare al meglio le
opportunità della nuova economia".
Sul
Sole 24 Ore i risultati di un'indagine
dell'Istat su vari aspetti della vita
quotidiana degli italiani. Tra i consumi
crescono quelli legati alle nuove tecnologie.
Il pc ormai è più diffuso della videocamera
(lo posseggono il 18,8 delle famiglie contro
il 17, 1) mentre è ancora meno diffusa la
segreteria telefonica e la consolle per i
videogiochi (rispettivamente 13,8 e 13,7).
Fanno capolino, con percentuali ridotte, il
modem (5,3) il fax(4,5) e l'abbonamento a
Internet (3,5).
Il
Sole 24 Ore riporta il dibattito sulla
liceità o meno delle consulenze dei
professionisti in discipline
economico-giuridiche on line. Due le posizioni
prevalenti: chi ritiene indispensabile
accettare la sfida al cambiamento
dell'organizzazione del lavoro lanciata dalla
new economy e chi, al contrario, si appella
alle tradizionali regole deontologiche che
vietano "l'accaparramento di
clientela" tramite consulenze rivolte a
un pubblico indeterminato.
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