Roma, 27 Marzo 2000

Veltroni: meno Stato e più libertà nella new economy

Il dibattito sulla nuova economia. Il videogioco come forma d'arte. Il commercio elettronico nelle piccole e medie imprese italiane.


Il dibattito sulla nuova economia coinvolge politici e commentatori. Walter Veltroni, segretario dei Democratici di sinistra, intervistato dalla Stampa, dichiara: "siamo in presenza di una rivoluzione che ha bisogno di libertà. Una volta garantita la privacy, rispettata la proprietà intellettuale, tutelati i minori, stop, lo Stato eviti di interferire, non pretenda di pilotare il cambiamento". Veltroni critica, inoltre, la decisone di limitare il numero di licenze per l'Umts ovvero l'ultima generazione di cellulari, a cinque: "i concorrenti credibili sono di più e il mercato è in espansione. L'Illionois ha dodici milioni di abitanti e sei licenze. Potremmo usare lo stesso metro". "È possibile lanciare una critica alla nuova economia senza per questo essere considerato un conservatore luddista o un nostalgico delle ciminiere?" - domanda Severino Salvemini su CorrierEconomia invitando a riflettere sulle condizioni di lavoro nei contesti di produzione e di servizio a elevato impiego di tecnologie. La new economy resta, a suo parere, fordista. Nei call center, ad esempio, "i compiti sono definiti a priori con orari, flussi, regole prescritte e non modificabili". "Tutto ciò richiama le immagini del lavoro in fabbrica di inizio '900, dove il ritmo dell'attività era imposto dalla tecno0logia e la discrezionalità esercitata dagli operatori era pressoché nulla".

Bill Gates beffato dagli hacker

 In prima pagina sulla Stampa e in cronaca sui principali quotidiani Bill Gates vittima dei pirati informatici. Il prezioso numero della carta di credito del proprietario di Microsoft è stato, infatti, clonato, insieme ad altri 23 mila, da due hacker gallesi diciottenni. I ragazzi hanno dichiarato che la sottrazione dei codici è stata possibile grazie a un bug del sistema operativo Windows che ha consentito l'accesso ad alcune basi di dati di commercio elettronico in una delle quali era inserita anche la carta dell'uomo più ricco del mondo.

La Cenerentola del web

In prima pagina sul Corriere della Sera la favola moderna di una Cenerentola inglese divenuta principessa grazie a Internet. Philippa Scholles, ventisettenne addetta alle pulizie in un'impresa col sogno di diventare cantante, dopo l'ennesimo rifiuto da parte delle case discografiche, ha inciso un Cd e aperto una pagina web personale. Ha poi convinto il manager dell'azienda in cui lavorava a guardare il sito e a investire su di lei. Ora guadagna 100 milioni l'anno, ha a disposizione oltre un miliardo per coltivare la sua carriera di cantante e guida un sito dedicato ai musicisti esordienti (www.pipstars.com) che attrae 25 mila visitatori al giorno.

La rivoluzione e-Pirelli

CorrierEconomia dà ampio spazio al progetto e-Pirelli. Il gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera lancia una rivoluzione mai vista in Italia. La questione non è vendere pneumatici on line ma rifare un'impresa. L'azienda ha già una serie di business legati a Internet che costituiscono la base della sua partnership con Cisco Systems: fibre speciali, cavi e componentistica ottica. Il progetto intende ora cambiare anche il processo di produzione dei pneumatici grazie a un nuovo sistema di robotizzazione (Mis) che consentirà di ridurre i costi del 25 per cento. Tutti i business della compagnia saranno collocati nello spazio di mercato del web.

Il videogioco come forma d'arte

Secondo un articolo pubblicato recentemente dal settimanale americano Newsweek citato dal CorrierEconomia, la forma espressiva più vitale del futuro sarà il videogioco. Ciò avverrà quando gli adolescenti di oggi, che giocano in media 49 minuti al giorno, saranno, a loro volta, produttori. Padrona del linguaggio e libera dall'eredità della tradizione, la nuova generazione creerà prodotti che avranno dignità di opere d'arte. Scettico riguardo a questa prospettiva Antonio Farina, amministratore delegato di Milestone, la più importante società italiana produttrice di videogame: "la componente tecnologica dei videogiochi, sottoposta a un'evoluzione velocissima, crea un vincolo temporale che forse non consentirà mai di chiamarli arte". A proposito di arte e nuove tecnologie, la Stampa ospita le riflessioni di Ferdinando Camon su Artenauta, un sito che promuove la diffusione di opere d'arte. Questa galleria on line si distingue da altre perché, oltre a vendere quadri, li dà in affitto. L'intento è di spezzare il legame tra quadri e ricchi, un abbinamento che ha conseguenze estetiche significative. Il pittore, infatti, sa che i suoi acquirenti saranno ricchi e dipinge di conseguenza.

La guerra dei portali

Il supplemento economico della Repubblica Affari & Finanza dedica, invece, la prima pagina alla guerra dei portali ormai avviata anche in Italia. "Non ha più senso aprire un sito, cioè un negozio, se si può aprire un portale, cioè un supermarket" - sintetizza Roberto Crapelli, presidente di AtKearney Italia. La corsa al portale nasce dalla necessità di creare un luogo di incontro, e quindi una comunità di utenti navigatori, in un settore in cui la fedeltà al marchio è bassissima e basta un clic per cambiare fornitore. Eppure l'Italia è ancora indietro nell'uso della rete. Dal rapporto sull'Information technology appena pubblicato dall'Ocse risulta, infatti, che solo il 2,3 per cento delle famiglie e il 30 per cento delle aziende con meno di 20 dipendenti dispone di un collegamento a Internet. In percentuale sul prodotto interno lordo, inoltre, il nostro paese spende meno dell'Ungheria e del Portogallo sia per l'hardware che per il software e i servizi.

Commercio elettronico: le iniziative legislative e la situazione nelle piccole e medie imprese

Il Sole 24 Ore dedica vari articoli al commercio elettronico. Si susseguono iniziative legislative comunitarie e italiane per regolamentare il settore. La Commissione europea ha proposto il progetto e-Europe e si è impegnata a presentare una direttiva sul trattamento Iva delle transazioni on line. Ha approvato, inoltre, la direttiva sulla firma elettronica e ha stanziato 3600 milioni di euro per finanziare nuove imprese. Il parlamento italiano sta valutando le proposte del governo, collegate alla Finanziaria, per incentivare lo sviluppo del commercio elettronico. Nel frattempo sono stati resi noti i risultati di una ricerca sul commercio elettronico nella piccola e media impresa italiana realizzata dall'Osservatorio Sda Bocconi-Smau. L'indagine analizza i fattori che favoriscono o inibiscono lo sviluppo del commercio in rete. I principali siti commerciali italiani non hanno un elevato grado di specializzazione e offrono servizi limitati: in molti casi, infatti, non sono possibili forme di pagamento alternative alla carta di credito e non è prevista la formula del soddisfatti o rimborsati. Secondo il Rapporto HiTech e Consumi l'Italia è ancora all'inizio ma qualcosa si sta movendo. Gli investimenti in Ict hanno prodotto un giro d'affari di quasi 100 mila miliardi di lire e i servizi Internet hanno fatturato 1500 miliardi. Si stanno sviluppando nuovi profili professionali ma nel nostro paese mancano ancora all'appello almeno 50 mila tecnici informatici. Altro fronte su cui lavorare è quello della fibra ottica e dell'implementazione delle tecnologie wireless.

In breve

Il Rapporto Futur Show di Affari & Finanza segnala le principali attrazioni dell'esposizione di tecnologie che aprirà questa settimana a Bologna. Ampio spazio è dedicato alla missione dello Shuttle Srtm (Shuttle radar topography mission) partita con l'obiettivo di ottenere una mappa di tutta la superficie terrestre. Al progetto ha contribuito anche la tecnologia italiana. Alenia ha realizzato per l'Agenzia spaziale italiana il processore per la generazione delle immagini capace di elaborare i dati in tempo reale e di inviarli alla base di Houston.

L'ultima frontiera dell'Ibm è l'ingresso nel software per il wireless. Secondo le stime del gruppo, riferite da Affari & Finanza, entro due anni il 63 per cento delle transazioni via Internet non partirà dal computer. Il presidente di Ibm Italia Elio Catania rilascia un'intervista al Messaggero in cui, parlando degli scenari economici che si stanno delineando, avverte: "troppi miti, troppi new…Chiamiamola web o digital economy. Non per bollare una moda ma per evitare uscite di strada. Non c'è la vecchia economia e la nuova. È il mercato che si comporta in modo diverso".

Nelle campagne elettorali attualmente in corso per il rinnovo dei consigli regionali ha un posto anche Internet. Il Giornale riferisce che i siti dei partiti politici sono almeno 61 ma osserva che la maggior parte è "pretenziosa ma lentissima, strabordante di immagini ma tecnologicamente involuta".

La Francia ha celebrato la terza festa di Internet. Il supplemento culturale dell'Unità media riferisce le iniziative che hanno animato la rete durante la scorsa settimana: feste nei web bar, forum di discussione, scambi euforici di e-mail. Rispetto alle edizioni precedenti l'evento telematico ha goduto di una risonanza eccezionale da parte dei media.