Su tutti i giornali la
notizia del matrimonio ufficiale tra l'americana
Aol-Time Warner e la britannica Emi. Una joint venture
posseduta pariteticamente, come paritetica sarà la
composizione dei vertici, che controllerà il 20 per
cento del mercato mondiale e il 25 per cento di quello
europeo. Il controllo, sei a cinque, del consiglio di
amministrazione sarà però di Time Warner. In cambio,
ad ogni azione Emi verrà pagato il premio di una
sterlina. L'accordo è stato salutato inizialmente con
grande euforia dalla Borsa: le azioni Emi sono schizzate
dal 25 per cento a 810 pence per poi ripiegare in
chiusura a 719 pence. Secondo alcuni analisti, gli
azionisti Emi avrebbero preferito un'acquisizione vera e
propria, anziché una joint venture paritetica, che
avrebbe permesso un pagamento più generoso. Le due
società, infatti, come scrive sul Manifesto
Guglielmo Ragazzino ne Il rapimento della musica,
si uniscono "senza pagare le imposte relative a una
fusione vera e propria". L'andamento della Borsa
riflette anche alcune indiscrezioni di stampa, secondo
cui altri gruppi, come la tedesca Bertlsmann, la
giapponese Sony e la News Corporation di Murdoch,
potrebbero lanciare adesso un'Opa per sottrarre la Emi a
Time Warner. Non è certo, infine, che gli Antitrust
europei lascino passare l'accordo. Potrebbero infatti
contestare l'eccesso di musica che il nuovo gruppo andrà
a controllare, mettendo a rischio le libertà musicali
altrui.
In
breve
Tutti i giornali
segnalano che oggi l'Autorità guidata da Enzo Cheli darà
il via libera al lancio sul mercato, da parte di Telecom
Italia, dell'Adsl, il servizio di accesso ultra veloce
alla Rete. Dopo le polemiche dei giorni scorsi tra l'ex
monopolista e l'Autorità per le comunicazioni, e il
monito del ministro Bassanini a non far pesare sui
cittadini i costi di un ulteriore ritardo nella
commercializzazione dell'Adsl, la super rete fissa ad
altissima velocità potrebbe essere avviata
parzialmente, in attesa che anche gli altri operatori
siano in grado di partire.
Nelle pagine di cronaca
dei principali giornali e in prima pagina sul Corriere
della Sera, la notizia della crisi epilettica di un
bambino di 12 anni, causata dalle troppe ore trascorse
davanti allo schermo dei videogiochi. I suoi occhi,
secondo la diagnosi dei medici, avrebbero assorbito un
cocktail micidiale di immagini, luci e suoni tanto da
stordirlo.
Nelle pagine economiche
della Repubblica un articolo dedicato
all'introduzione della firma digitale nel nostro paese,
che diventerà realtà entro pochi giorni. L'Aipa,
l'Autorità informatica per la pubblica a
amministrazione, sta per completare, infatti, l'esame
della prima richiesta di iscrizione all'albo dei
certificatori, che avranno il compito di rilasciare a
società e privati i codici per far uso della firma
elettronica.
La Stampa apre la
pagina culturale con un servizio dedicato alla
anchorwoman virtuale Ananova, creata dalla divisione New
Media dell'agenzia di stampa inglese Press Association.
Ananova, a partire dal mese di aprile, darà un volto
alle informazioni in Rete attraverso la tecnologia di
streaming video del software Real Player. In un primo
momento leggerà il notiziario inglese, ma i suoi
creatori annunciano che presto condurrà i Tg anche di
altri paesi e il suo volto comparirà anche su
telefonini, palmari e negli altri gadget digitali
portatili. Non metterà in crisi i conduttori
tradizionali, ma, secondo la giornalista Lilli Gruber,
la bella Ananova potrebbe compromettere la credibilità
dell'informazione, accentuando la confusione tra reale e
virtuale. Sempre nelle pagine culturali della Stampa,
l'annuncio del nuovo programma made in Japan Universal
networking language, Unl, un
"supervocabolario" che permetterà a chi non
conosce l'inglese di ottenere all'istante la traduzione
della propria lingua madre nel linguaggio della Rete e,
viceversa, ribaltare l'inglese in uno dei 185 idiomi dei
Paesi membri dell'Onu.
Nelle pagine culturali
del Corriere della Sera, in un'intervista sul suo
ultimo saggio "Il capitalismo bislacco", edito
per ora solo in Francia, l'economista Erik Izraelewicz
parla della "classe ansiosa" generata da
Internet. La grande Rete, sostiene Izraelewicz,
"moltiplica libertà e prosperità da un lato e
insicurezza e angoscia dall'altro", creando una
"schizofrenia della libertà" e una nevrosi
diffusa.
Il Sole 24 Ore
riporta la notizia che la presidenza portoghese della Ue
prepara un piano per lanciare la cyber - Europa, volto a
sfruttare i nuovi strumenti tecnologici in tutti i
settori e a favore di tutte le fasce sociali. Punti
salienti del piano, la creazione di un dominio .eu, per
controbilanciare i vari .int. o .com di marca americana,
l'istituzione di una rete transeuropea di trasmissione
dati ad alta velocità e basso costo e la
regolamentazione dell'e-commerce.
Sempre sul Sole 24 Ore
la notizia che l'Autorità per le Garanzie nelle
comunicazioni sta per varare il Regolamento per il
rilascio delle autorizzazioni della Tv satellitare, in
base alla legge Meccanico. Potranno ottenerla anche
società con sede nei paesi extra europei, purché il
loro paese pratichi un trattamento di reciprocità nei
confronti delle aziende italiane.
Il principale giornale
economico milanese, infine, riporta i dati di due
ricerche che riguardano il settore elettronico. La
prima, condotta dall'Anie, Associazione nazionale radio,
televisione, elettroacustica, segnala il forte aumento
negli ultimi mesi del 1999 della vendita dei Dvd nel
nostro paese, +333 per cento. La seconda riguarda invece
le vendite dei computer in America ed evidenzia alcuni
segnali di rallentamento nella domanda di certi modelli
di Pc. Nonostante le vendite dei computer salgano
complessivamente del 19 per cento, in testa Dell e Hp,
in calo Ibm e Compaq, secondo alcuni osservatori alcuni
mercati si stanno avvicinando a un punto di saturazione
e il ritmo di crescita degli acquisti potrebbe scendere
quest'anno di 4 punti percentuali.
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