Roma, 24 Maggio 2000
Attesa per domani la "Seattle" italiana contro il biotech

Al via oggi la Fiera delle biotecnologie e i contestatori organizzano la protesta a Genova. Il G8 lancia da Parigi l'allarme pirateria informatica. Il ministro delle Comunicazioni, Salvatore Cardinale, annuncia la data del bando per le licenze Umts

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Problemi legislativi e normativi
Ambiente e salute
Telefonia e videotelefonia

Sono attesi in migliaia i contestatori che domani si riuniranno fuori dai cancelli di “Tebio”, la Fiera delle biotecnologie che si apre oggi a Genova. Intanto, ieri Grazia Francescano, portavoce dei Verdi, ha telefonato al ministro degli Interni Enzo Bianco per chiedere alle forze dell’ordine “un atteggiamento aperto e dialogante”. Anche il ministro delle Politiche agricole, Scanio Pecoraro, dopo aver revocato il suo patrocinio a “Tebio”, ha fatto un appello alla non violenza. I principali giornali riportano le opinioni e le preoccupazioni espresse da alcuni personaggi che si schierano a favore oppure contro la protesta. Sulla Repubblica le interviste a due premi Nobel a confronto sull’argomento. Dario Fo definisce le biotecnologie “il furto del diritto a scegliere i prodotti” imposti attraverso la globalizzazione dei mercati. “Questo è un sistema deleterio – chiarisce – perché le multinazionali mirano, innanzitutto, ad impedire che i contadini siano autonomi”. Al contrario Renato Dulbecco, che presiede il comitato scientifico di “Tebio”, invita ad accettare scoperte scientifiche come quella dell’ormone della crescita “con mezzi sviluppati dall’ingegneria genetica”, anche se ammette l’utilità della contestazione di domani: “Io credo che sia stato un grande errore mettere in commercio queste sostanze senza avere una prova estesa della loro normalità”. E aggiunge: “Chi trae vantaggio dai cibi geneticamente modificati? La ditta che li produce, e i coltivatori che li adoperano perché per loro costa molto meno per varie ragioni. A me sembra che parte del vantaggio che hanno produttori e coltivatori dovrebbe ricadere sul consumatore, che avrebbe una maggiore motivazione ad accettare questi cibi”. 

 

“Un computer agli studenti”: cronaca di una promessa mancata 

In prima pagina sul Corriere della Sera in un editoriale, “Il computer fantasma”, Guido Gentili denuncia la mancata promessa fatta lo scorso marzo a 600mila studenti italiani che avrebbero dovuto contare su agevolazioni per l’acquisto di un pc. Oggi si inizia a discutere sul disegno di legge 6560 proposto dal governo per lo stanziamento di oltre 450 miliardi per l’acquisto di attrezzature informatiche, ma le aziende che avevano aderito all’invito dell’ex capo del governo  Massimo D’Alema e del Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio sembrano già tentennare. In particolare, le banche che “finiscono per interpretare a modo loro l’epocale passaggio alla new economy – scrive Gentili - riparandosi dietro lo scudo di un fondo di garanzia governativo per non dover rischiare pochissime lire”. 

Il G8 lancia l’allarme cybercrimine

 Sul supplemento del Sole 24 Ore New Economy si parla di come la pirateria informatica costituisca un serio ostacolo al commercio elettronico. L’allarme viene lanciato dagli otto Paesi più industrializzati del mondo che si sono incontrati a Parigi per discutere dell’High tech crime. Secondo il G8 per combattere il cybercrimine internazionale occorre una maggiore collaborazione fra i governi e le industrie. Inoltre, un dossier informativo del segretariato francese per la difesa nazionale distingue tra It specific crime e Crime on the Internet. Sulla Rete, infatti, nel 1999 sono stati accertati 2500 casi dolosi di cui il 93 per cento erano frodi alle carte di credito, mentre quelli It sono stati 1300 e hanno riguardato frodi alle telecomunicazioni per il 54 per cento dei casi. Nel frattempo, con lo scopo di creare un global network per l’e-commerce sicuro, entro l’anno è prevista una Cybercrime convention europea e nel 2001 una conferenza dei Paesi asiatici sullo stesso tema. 

Licenze Umts: a giugno approvato il bando di gara 

La Stampa, la Repubblica e il Messaggero riferiscono l’annuncio del ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale sulla data per la presentazione e l’approvazione del bando di gara per le licenze Umts, quelle per i telefonini di ultima generazione, fissata per il 12 giugno. Il rilascio delle licenze è previsto entro il 15 novembre. “Credo sia il caso – si legge sul quotidiano romano – e lo farò nel prossimo consiglio dei ministri, di proporre la revisione della normativa che assegna i poteri agli enti locali e alle Asl in modo da dare certezze agli operatori che chiedono l’installazione delle loro antenne”.

 

Brevi 

Sul Corriere della Sera e sull’Unità la notizia secondo la quale centinaia di documenti inediti, che descrivono nel dettaglio i beni rubati dai nazisti di cinquemila famiglie ebree italiane, possono essere consultati su Internet. “Questo è solo un primo passo, ci sono migliaia di documenti del genere negli archivi italiani” – ha spiegato Terrel Hunt, presidente di Risk International, la società di Houston che ha compiuto le ricerche insieme al centro Simon Wiesenthal. Tra i documenti mostrati ieri a New York, alcuni riguardavano polizze assicurative stipulate dagli ebrei con società come le Generali e la Ras. “Queste sono prove precise su quanto accadde – dichiara Hunt – Ci sono atti del governo nazista, per esempio, indirizzati alla Ras con l’ordine di confiscare le polizze assicurative”. 

Sul supplemento Tuttoscienze della Stampa la sfida sul libro elettronico tra Adobe e Microsoft. Ciascuno dei due grandi produttori di software statunitensi, infatti, è sicuro di essere in possesso della  ricetta produttiva vincente. Ma, mentre Microsoft, dopo grandi annunci, sembra in ritardo nel lancio degli e-book prodotti con la sua nuova tecnologia,  Adobe, produttrice del software di “Riding the bullet” di Stephen King, il primo best-seller venduto esclusivamente via Internet, ha già lanciato sul mercato Adobe PDF Merchant. Questa nuova applicazione offrirebbe “a editori, autori, rivenditori, distributori le condizioni di sicurezza necessarie per la vendita di libri on line direttamente al consumatore finale”.