Nelle pagine dedicate alla
cronaca del Corriere della Sera e nella sezione
esteri del Giornale e della Repubblica e
del Sole 24 ore la notizia delle prime prove
dell'utilizzo del sistema di spionaggio Echelon per
favorire le imprese angloamericane nei grandi affari
internazionali contro la concorrenza europea e asiatica.
E' Duncan Campbell, giornalista scozzese da tempo sulle
orme del Grande fratello statunitense, ad aver
presentato ieri al parlamento europeo un dossier
completo sul caso Echelon. Creata nel 1948 dagli Stati
Uniti per ascoltare conversazioni telefoniche in tutto
il mondo per fini militari, la più grande rete di
"intercettazione di massa" organizzata dalla
National Security Agency (Nsa) americana costituirebbe
un grande rischio per le imprese europee interessate a
sviluppare il commercio elettronico. Secondo Campbell,
per controllare le attività economiche delle imprese
europee, la Nsa avrebbe stretto accordi con Microsoft e
Ibm e ci sarebbero forti sospetti sulla presenza di
codici nei programmi Windows e Netscape in grado di
favorire le intercettazioni. Certo è che il governo di
Washington ha sempre scoraggiato la Ue dall'adottare
severi metodi di criptaggio nella protezione delle
banche dati. Nonostante le smentite del premier
britannico Tony Blair all'accusa di aver tradito i
partner della Comunità europea per incrementare
l'alleanza commerciale con gli Stati Uniti, la richiesta
avanzata dai Verdi, di istituire una commissione
d'inchiesta all'interno del Parlamento europeo ha
trovato consenso sia tra i banchi della destra che della
sinistra.
In
Italia sempre più new economy
Sulla pagina economica
del Giornale, troviamo un lungo commento sugli
investimenti in Rete di De Benedetti, che nel '99 hanno
fruttato al gruppo editoriale l'Espresso una crescita
del 26,9% rispetto all'anno precedente. Merito di una
serie di iniziative imprenditoriali all'insegna della
new economy: da Kataweb, a Cdbweb e Blixer che adesso si
sono dimostrate vincenti ma sulle quali, fino a qualche
mese fa, in pochi erano disposti a scommettere. Il boom
di Internet e il decollo dell'e-commerce, pero', hanno
dato ragione all'ingegnere: secondo gli analisti il
portale dell'Espresso oggi vale più di seimila miliardi
di lire e presto potrebbe essere quotato in Borsa. A
questo proposito, il commento di Vittorio Zambardino,
direttore delle strategie della società: "il
mercato Internet della pubblicità nel '99 ha visto un
fatturato di 45-47 miliardi e Kataweb vi partecipa per
oltre il 20%." La tendenza positiva degli
investimenti pubblicitari sulla Rete sono, infatti,
destinati a crescere vertiginosamente nei prossimi mesi
e su questo mercato il gruppo editoriale di De Benedetti
prevede di incrementare ulteriormente la sua presenza.
Anche il Sole24ore
dedica un approfondimento sul tema della new economy, a
commento dei dati forniti dalla società di ricerca
americana Nortle Networks: nel 2003 l'economia mondiale
legata a Internet potrebbe arrivare a fatturare 2800
miliardi di dollari, pari a 5,5 miliardi di lire,
diventando il terzo maggiore comparto a livello
mondiale. Stando alle stime della Networks, l'Europa
giocherà un ruolo di primo piano nell'enorme espansione
dell'economia online. In questa congiunzione positiva,
l'Italia rischia di restare indietro se non verranno
presi al più presto i provvedimenti necessari a dare
uno slancio alle nuove tecnologie. Un aiuto potrebbe
venire dall'accordo tra ministero dell'industria e del
lavoro su un disegno di legge che favorisca la
diffusione delle nuove strategie e i nuovi strumenti di
tecnologia informatica. A questo proposito, troviamo sul
Messaggero anche le altre iniziative del piano
italiano per promuovere il commercio elettronico e dare
un sostegno alle piccole e medie imprese ad alta
tecnologia. Entro giugno, infatti, la comunità europea
metterà a punto degli indicatori per misurare il grado
di trasformazione digitale delle economie di ciascun
paese membro: una Maastricht della new economy che
impone un'accelerazione indispensabile per tenere il
passo con gli Stati Uniti.
In
breve
Nelle pagine economiche
della Stampa e del Corriere della Sera la
buona chiusura ieri delle Borse europee. Spinta dalla
febbre da Internet e nuovi media Piazza Affari, in
particolare, ha registrato la migliore performance tra i
mercati del Vecchio continente con l'indice Mibtel a +
2,9.
Nella sezione dedicata
all'economia italiana del Sole 24 Ore un
resoconto dell'andamento non proprio florido negli Stati
Uniti delle vendite online dei capi d'abbigliamento. Nel
1999, le percentuali di vendita, pur avendo registrato
una crescita, sono rimaste sotto l'1% e le prospettive
di crescita del settore non sarebbero entusiasmanti.
Sulla pagina culturale
del Messaggero, si da' spazio al fenomeno di
trasformazione delle librerie tradizionali, una
metamorfosi che sta lentamente cambiando il volto delle
vecchie librerie. Grazie all'introduzione di servizi
telematici adesso i nuovi bookshop sono diventati veri e
proprio ambienti multimediali, capaci di attirare e
accogliere anche i lettori meno accaniti.
Il Giornale
riferisce una curiosità: la nuova versione di
Windows2000 , grazie allo standard "unicod",
consente di riprodurre i caratteri del greco antico e di
un altro centinaio di alfabeti minori, tra cui
l'etiopico, il mongolo, e il runico.
Nelle pagine culturali
del Giornale un articolo sul panorama della
poesia italiana in Rete. Alla ricerca di poeti
underground, Paolo Bianchi e Camillo Langone, hanno
scoperto poche novità degne di nota, tra cui la voce di
Isabella Santacroce su bestia.org, e tanti poeti senza
editore che affidano a Internet i propri lavori.
|