Roma, 24 Gennaio 2000

Fusione Aol-Time Warner-Emi: nasce il gigante del Cd


I principali quotidiani riportano la notizia della fusione Aol-Time Warner-Emi. A due settimane dalla maxi alleanza, viene annunciata l'acquisizione della casa discografica britannica. L'operazione, che dovrebbe essere ultimata entro pochi giorni, vale circa 40 mila miliardi. In prima pagina sul Sole 24 Ore un'intervista a Franco Bernabè. L'ex amministratore delegato di Telecom Italia oggi azionista di Andala Umts, la società in gara per l'assegnazione delle cinque licenze di telefonia mobile di terza generazione, sostiene che l'esempio Aol-Time non necessariamente costituirà l'avvio di una tendenza generalista. Al contrario, "assisteremo anche a fenomeni di tipo inverso: piccoli gruppi che si separeranno dai grandi" perché "Internet favorisce le differenze e le specializzazioni".

Nelle pagine interne, sempre a proposito di Internet, il nuovo sistema di connessione Adsl, dieci volte più rapido dell'Isdn, risulta conveniente solo per chi naviga almeno quattro ore al giorno e si adatta, quindi, in modo particolare alle esigenze di piccole e medie imprese. Ampio risalto per I.Net, primo titolo Internet a Piazza Affari: la società, leader nella fornitura di sistemi di connettività per le aziende, debutterà nel Nuovo mercato in primavera. Tin.it sarà invece collocata entro giugno. Lo annuncia Roberto Colaninno in un'intervista al Giornale. Il presidente e amministratore delegato di Telecom Italia esprime, comunque, perplessità su certe valutazioni attribuite dal mercato ad alcune società hi-tech. La Stampa segnala, invece, l'aumento delle truffe via Internet: accade, in particolare, che alcuni siti, all'insaputa dell'utente, deviino le chiamate urbane al provider verso numeri intercontinentali. Si sono già verificati decine di casi di pirateria costati a ignari clienti bollette milionarie. L'allarme è stato lanciato dalla Telecom che ha riscontrato su alcune utenze un traffico superiore alla media e ha avvisato gli abbonati.

Sul supplemento CorrierEconomia Ennio Caretto ricostruisce la rivalità, ormai storica, tra Bill Gates e Steve Case. Il duello tra i due re della rete ha preso il posto di quello tra Turner e Murdoch. Le differenze tra i due sono soprattutto di carattere culturale. Il fondatore di Microsoft ha una visione ingegneristica del mondo digitale, è convinto che le fondamenta del villaggio globale siano le alte tecnologie, mentre l'artefice della fusione Aol-Time è un uomo di marketing, persuaso che Internet sia il miglior mezzo per fornire prodotti e servizi che facilitino la vita ai consumatori. Un'inchiesta riferisce, inoltre, la diffusione del modello urbanistico dell'enclave, insediamento di piccole o medie dimensioni separato dal resto della popolazione, in cui la rete telematica sta sostituendo la rete metropolitana. La sezione Nuova economia descrive in che modo la cosiddetta "Net revolution", di cui il portale Sina.com è uno dei principali esempi, stia trasformando, dopo anni di isolamento, i costumi dei cinesi.

L'inserto CorriereSoldi registra che il mezzo telematico è ancora scarsamente usato in Italia dalle compagnie assicurative e sintetizza in una tabella i risultati di una ricognizione dei principali siti del settore e la valutazione del loro grado di operatività on line. Il supplemento della Repubblica Affari & Finanza fa, invece, un quadro della pubblicità in rete: gli investimenti nel '99 sono cresciuti del 30 per cento rispetto all'anno precedente ma a puntare sullo spazio web sono soprattutto nuove e piccole agenzie mentre appaiono in grave difficoltà i grandi nomi della creatività pubblicitaria. La sezione Multimedia segnala anche la crescita di richieste di domini col suffisso "it": la registrazione è oggi più facile e meno costosa ma, secondo il direttore della Registration Authority italiana Franco Denoth, necessita di urgenti regolamentazioni. La Repubblica, infine, riporta il caso dei lavoratori della Goodyear che, per opporsi alla chiusura dello stabilimento di Latina, hanno avviato un'azione di lotta on line allestendo un sito dal quale promuoveranno una campagna di boicottaggio contro l'azienda.