Roma, 23 Maggio 2000
Soffre di iperattività dalle borse chi investe on line

All'attenzione della stampa le pesanti perdite delle Borse mondiali che provocano aumenti di stress a chi investe in Borsa. A Genova organizzazioni non governative si preparano a scendere in campo per protestare contro le biotecnologie al convegno Tebio. Polemica sul listino per l'affitto dell'ultimo miglio presentato da Telecom Italia. Come cambia il linguaggio dei pubblici impiegati.

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Sulle piazze mondiali si aggira l’ombra, virtuale, di un nuovo protagonista: il cyber investitore, appassionato di transazioni finanziarie via rete e affetto da sindrome da iperattività della Borsa. “Mercati e psichiatri” ovvero l’identikit dell’investitore navigante a apre il Corriere della Sera a firma di Massimo Piatteli Palmarini. Il commentatore si richiama ai corsi e ricorsi storici di vichiana memoria e sostiene che “i negoziatori di simboli d’un tratto si sono ritrovati a poter sfruttare riflessi a lungo assopiti. I tempi fulminei delle e-transazioni restituiscono loro il piacere di mettere in azione alcuni meccanismi e riflessi del cacciatore” dell’antichità. “L’investimento on-line  - conclude - costituisce una strana sintesi tra il principio di realtà economica e il principio del piacere un tempo celebrato nelle gesta di Orione e Diana”.

E ieri con il lunedì nero per le Borse mondiali e “con i tempi fulminei di Internet” il cyber investitore si è procurato addirittura “spasmi muscolari”.

L’andamento altalenante delle piazze americane, europee e asiatiche, in particolare per quanto riguarda i titoli hi-tech, occupa le pagine economiche di tutti i giornali. Sui mercati nazionali e internazionali anche ieri hanno pesato il timore di ulteriori crescite dei tassi di interesse negli Stati Uniti e il rischio di una micro recessione economica. Le piazze europee hanno subito perdite per una media dell’1,9 per cento mentre più contenute sono risultati i ribassi a Wall Street, -0,79 il Dow Jones, -0,77 il Nasdaq, che è riuscito a recuperare a fine giornata cadute di oltre il 6 per cento. Maglia nera a Milano che ha chiuso la giornata con perdite di –2,3 per cento. Su La Repubblica interviene in un’intervista il premio Nobel e professore del Mit Paul Samuelson. “Mi sembra che vadano rilette quelle pagine di Shumpeter in cui spiegava che l’innovazione tecnologica riduce i costi, crea produttività, migliora la qualità della vita, ma non libera il capitalismo dall’alternanza dei cicli economici”. Interrogato sull’altalena delle borse commenta: “credo che dietro la stretta creditizia della Fed ci sia anche il desiderio di correggere l’irrazionale esuberanza dei mercati, perché non si poteva vivere in una perenne atmosfera da corsa all’oro, come nella California di un secolo fa”. Secondo Walter Murphy uno degli analisti di punta del brokeraggio Merrill Lynch, intervistato da Sole 24 Ore, bisognerà aspettare che il governo diffonda i dati sull’occupazione, il prossimo 2 giungo, per assistere a una inversione di tendenza o quanto meno a una stabilizzazione.  

A Genova il vento di Seattle

A Genova in occasione della conferenza mondiale sulle biotecnologie, Tebio, che aprirà i battenti domani, i militanti di 400 organizzazioni non governative si preparano a una contro manifestazione per protestare contro la produzione e la commercializzazione di organismi geneticamente modificati. La Repubblica intervista Luca Casarini, portavoce dei centri sociali del nord est, che afferma di usare la rete per scambiarsi informazioni su come organizzare manifestazioni e controffensive con analoghi gruppi americani e tedeschi. Il Manifesto approfondisce il tema e dedica un articolo al contro convegno tenuto dagli oppositori dell’Ogm sabato scorso. Tra gli intervenuti, Achille Lodovisi, ricercatore dell’Ires toscana, ha puntato il dito contro il rischio che le biotecnologie alimentino ricerche sulle armi biotecnologiche “che inaugurerebbero un’era in cui le manipolazioni genetiche verrebbero impiegate per sterminare intere e ben selezionate popolazioni”. 

Costi salati per l’affitto dell’ultimo miglio

È scontro per la liberalizzazione del cosiddetto “ultimo miglio”, il tratto finale della rete che va dalle centrali di zona alle abitazioni, che permetterà agli utenti di scegliere liberamente il proprio gestore e di non pagare più il canone a Telecom Italia. L’ex monopolista ha presentato un listino dettagliato sui costi dell’affitto delle linee finali, giudicato piuttosto salato dai nuovi gestori. Telecom chiede infatti un canone di mensile di almeno 26.300 lire, per una singola linea domestica, oltre a una serie di costi aggiuntivi, tra i quali un contributo minimo di attivazione di circa 300mila lire. E il Sole 24 Ore prevede la bocciatura del listino da parte dell’Authority guidata da Cheli. Oggi infatti l’Authority per le comunicazioni esaminerà la documentazione e preparerà il calendario delle audizioni, con l’obiettivo di esprimere il proprio parere entro metà giugno. Per quella data avrà ricevuto dal consulente Kpgm la verifica aggiornata sul “deficit di accesso” con cui Telecom giustifica il prezzo, più alto dell’attuale canone chiesto agli utenti, dell’affitto dell’ultimo miglio. Domani l’Authority delibererà in tema agevolazioni nel settore Tlc per le fasce deboli. 

Tra cyber gergo e linguaggio manageriale: come cambia il linguaggio delle p.a.

In prima pagina sul Messaggero un articolo dedicato al nuovo linguaggio delle pubbliche amministrazioni. Un cyber gergo con un occhio agli Usa e uno all’informatica. Termini come testing, action plan, versione draft, sono ormai entrati a far parte del vocabolario del buon impiegato che sta cercando di dimenticare il linguaggio desueto e burocratico del passato. Se è vero che l’evoluzione del linguaggio corrisponde a quella rivoluzione culturale innescata dalla riforma Bassanini, permangono però i difetti del burocratese classico : spreco di parole, periodare involuto e un certo gusto nel rendere complicate le idee più semplici. “Un tempo quella della burocrazia italiana era una sede chiusa  - commenta Tommaso Raso, docente di italiano scritto per impiegati all’Università di Venezia – da un paio di decenni la lingua burocratica non è più protetta. I burocrati sentono di appartenere a una cultura antiquata e cercano di modernizzarsi in superficie”.  

In breve 

Su La Stampa la notizia che alcune compagnie, tra cui Anonymous, si candidano a intermediari informatici per la protezione dei dati personali dei naviganti. Queste società infatti si occuperanno di segnalare all’utente se il sito che richiede informazioni private offre garanzie di segretezza o meno e indagheranno sulla destinazione dei dati. Ma secondo qualcuno gli intermediari potrebbero a loro volta servirsi delle informazioni in loro possesso per scopi commerciali.  

Sul Corriere della Sera le ragioni degli astensionisti al referendum di domenica inviate via e-mail al Forum del quotidiano. I più scrivono di non aver votato per disaffezione dalla politica e se la prendono con l’abuso del sistema referendario.  

Su La Repubblica e sul Messaggero la presentazione di una carta cardiologica che conterrà, grazie a un microchip, tutti i dati clinici dei malati di cuore. Non più grande di una carta di credito, permetterà di prestare immediato soccorso ai pazienti e sarà accessibile anche via Internet.