Le prime pagine dei
principali giornali riportano le reazioni all'errore
commesso dall'Ufficio brevetti di Monaco che l'8
dicembre scorso ha concesso l'autorizzazione a
un'azienda australiana per la manipolazione di cellule
di embrioni umani a Edimburgo. Sul Sole 24 Ore il
commento di Romano Prodi. Il presidente della
Commissione europea ha sottolineato che, non essendo
l'Ufficio di Monaco un'istituzione comunitaria, l'Unione
non avrà difficoltà a bloccare il brevetto. Sempre sul
quotidiano economico, nell'articolo "Reazioni
clonate", Gilberto Corbellino esprime la sua
preoccupazione riguardo all'eventualità che, con il
pretesto di un "errore innocuo", i potenti del
mondo prendano decisioni che pregiudichino gli sviluppi
tecnici di un settore strategico dal punto di vista
dell'evoluzione degli studi medico-sanitari. La
Stampa riporta l'intervista all'esperto di
tecnologia genetica di Greenpeace che ha sollevato il
caso dopo un'ispezione negli archivi della Patentamt di
Monaco. Christopher Then sostiene di non credere alla
tesi dell'errore in quanto "l'Ufficio europeo dei
brevetti viola sistematicamente le proprie norme".
Sulla Repubblica Harry Griffin, padre della
pecora Dolly, risponde alle domande sul perché della
richiesta del brevetto sulla clonazione. Griffin dice
che il brevetto è necessario per proseguire nelle
scoperte tecnologiche ma che non verrà utilizzato per
esercitare il diritto di proprietà sulle "vite che
un giorno ne dovessero derivare".
Sul Corriere della
Sera Edoardo Boncinelli, docente all'Università
"Vita-Salute" del San Raffaele di Milano,
sostiene che non bisogna farsi prendere dall'emotività
quando si parla di clonazione, ma cercare di discuterne
razionalmente. Boncinelli si chiede chi può essere
interessato a produrre esseri umani biologicamente
identici visto che gli scienziati stanno imparando a
creare "in provetta tessuti e organi di animali
senza produrre l'animale intero e senza partire da
cellule embrionali".
L'Unità riporta l'intervista a Giovanni
Berlinguer, presidente del Comitato nazionale di
Bioetica, che sottolinea la posizione
dell'organizzazione nei confronti della clonazione. Nel
'93 il Comitato aveva escluso esplicitamente la
possibilità di brevettare il corpo umano e le sue
parti, oggi le sue posizioni coincidono con quelle della
Convenzione europea di Oviedo nella quale "si vieta
la formazione di embrioni umani a scopo
sperimentale".
La Repubblica
riporta la notizia del dibattito attualmente in fase di
discussione al parlamento europeo su "Echelon",
la rete di ascolto creata dagli Stati Uniti capace di
intercettare le comunicazioni via telefono, fax e posta
elettronica scambiate da un punto all'altro del pianeta.
Nata come strumento di lotta contro la criminalità, il
traffico di droga e il riciclaggio di denaro sporco,
Echelon - secondo quanto riferisce uno studio
commissionato dall'Europarlamento - si sarebbe
trasformato in una formidabile macchina
d'intercettazione per lo spionaggio industriale. Il
rapporto firmato dal giornalista inglese Duncan Campbell,
e definito credibile da Romano Prodi, accusa il sistema
informatico gestito dalla National Security Agency di
aver fornito alle imprese americane informazioni utili
per battere i concorrenti stranieri, soprattutto
europei, nei negoziati internazionali e aggiudicarsi
contratti nei settori dell'alta tecnologia e delle
forniture militari.
Sul supplemento del Sole
24 Ore Finanza&Mercati si parla della
fase conclusiva del processo antitrust contro la
Microsoft. Ma ieri la strada verso un accordo
extragiudiziale è sembrata molto più in salita quando
il giudice Thomas Penfield Jackson ha paragonato il
monopolio della società di Bill Gates nel settore del
software a quello esercitato da Rockefeller in quello
del petrolio alla fine dell'Ottocento.
Manifestazioni hi-tech
Il giornale fondato da
Eugenio Scalfari dedica un'intera pagina al "Cebit",
il più grande salone mondiale di informatica,
elettronica e comunicazione che apre i battenti domani
ad Hannover. Fino al primo marzo, il pubblico potrà
visitare gli stand di 7500 aziende e conoscere tutte le
novità del settore. Tra gli oggetti più interessanti:
un telefono con schermo e tastiera per navigare in Rete
e captare programmi tv via Internet, un'agenda
elettronica dotata di minifotocamera digitale, un
minicalcolatore - consolle per l'uso di Internet,
videotelefono e ricevitore di musica digitale. Tutte le
informazioni sulla manifestazione sono consultabili in
Rete al sito www.cebit.de.
Un articolo firmato da
Nico Piro, sul Manifesto,commenta l'edizione 2000
di Imagina:
il festival dell'immagine di sintesi organizzato
dall'Istituto nazionale dell'Audiovisivo francese,
appena conclusosi a Montecarlo e dedicato al tema del
"mixed reality", la dimensione intermedia tra
mondo reale e dimensione immateriale. Secondo Piro, i
progetti di ricerca più interessanti presentati alla
rassegna sono stati quelli di Flavia Sparacino e Thad
Starner. L'italiana ha presentato una versione speciale
dei werable, i computer indossabili capaci di
associare informazioni scritte agli oggetti puntati
dallo sguardo dell'indossatore. Starner, invece, ha
applicato i werablecomputer allo sviluppo di
giochi di ruolo ambientati nel mondo reale.
Cercasi Hacker
Ancora sul Manifesto
Umberto Rapetto offre una nuova chiave d'interpretazione
per comprendere gli episodi di hackeraggio della scorsa
settimana. Oltre al tentativo di sabotare lo
sfruttamento commerciale di Internet, le scorribande dei
cyberpirati sarebbero azioni di mercenari assoldati per
mettere fuori gioco alcuni provider: "Chi offre
servizi IRC, se vuole far fuori il provider in
concorrenza, può chiedere all'hacker di mandare KO il
server avversario. E quel che è grave è che qualche
hacker si prostituisce a farlo."
Il Giornale riferisce che
la Cia cerca specialisti in nuove tecnologie. I servizi
segreti americani hanno dichiarato guerra ai pirati
telematici e hanno deciso di combatterli assumendo i
migliori cervelli informatici del paese. Secondo George
Tenet, direttore della Cia, si tratta della più grande
campagna di arruolamento dai tempi della Guerra fredda.
In
breve
Joseph Halevi, sul Manifesto,
commenta l'ascesa della new economy. Halevi
sottolinea come i giornali statunitensi siano molto più
critici nei confronti del modello di sviluppo economico
americano rispetto a quelli italiani. E riporta un
articolo del San Francisco Chronicle nel quale
viene confermata la stagnazione economica che affligge
la maggioranza delle famiglie Usa dagli anni Settanta.
Sul Corriere della
Sera la notizia di una truffa ad opera di
un'organizzazione che tra Napoli, Roma e Brescia è
riuscita ad acquistare via Internet prodotti hi-fi
pagando con carte di credito di cittadini americani. I
dieci componenti del gruppo, ancora a piede libero, sono
stati denunciati ma la Criminalpol, che ha condotto le
indagini, pensa che il numero delle persone coinvolte
nel giro sia ancora maggiore.
Sul Sole 24 Ore
viene delineato l'identikit del consumatore del futuro.
Il cybercliente, che rappresenta il consumatore globale,
sarà sempre a caccia di offerte interattive con
particolare interesse per il rapporto qualità-prezzo.
Quella tra chi vende e acquista sarà una vera e propria
relazione dove le parti dialogheranno attivamente e si
potrà avere una reale percezione dei bisogni del
consumatore.
Nella sezione Internet
e dintorni del Corriere della Sera, infine,
lo sbarco in Italia di un'iniziativa già avviata in
Germania: un sito dove gli utenti possono esprimere le
loro opinioni sulla merce acquistata. Il nome del sito
italiano è Ciao.com e debutterà a metà marzo.
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