La
notizia del crollo in Borsa dei titoli delle
società Internet trova ampio spazio sui
principali giornali. A cominciare da Wall
Street, che in seguito ha trascinato anche le
Piazze europee, i ribassi degli ultimi due
giorni hanno provocato una perdita di circa
10mila miliardi. E oltre un terzo di questo
flop va a demerito della sola Tiscali che,
salita in dismisura nei mesi scorsi, in due
sedute è scesa del 23 per cento rispetto ai
massimi valori. Sia in Italia che all'estero
la tendenza al ribasso si è estesa anche ai
titoli delle telecomunicazioni e
dell'editoria. La Repubblica sottolinea
che gli investitori devono abituarsi agli
eccessi registrati dalle azioni della new
economy poiché "quando si tratta di
Internet la volatilità dei prezzi diventa
elevatissima". Si fanno ipotesi sul
futuro del nuovo mercato: probabilmente non
assisteremo al ridimensionamento dell'Internetmania
a favore degli investimenti tradizionali.
Piuttosto potrebbe verificarsi lo stockpicking:
acquisti di titoli Internet con maggiore
attenzione. Fino ad oggi, infatti, bastava che
una società accennasse soltanto alla
possibilità di aprire un sito Internet per
essere letteralmente presa d'assalto dagli
investitori.
I
principali giornali riportano la notizia
dell'offerta, in partenza oggi, di e.Biscom in
Borsa. Si potrà acquistare un lotto minimo di
25 azioni per un massimo di 114mila
investitori. La Stampa rileva che
saranno proprio i titoli della società di
Silvio Scaglia e Francesco Micheli ha operare
la prima importante verifica sulla tenuta o
sulla caducità del fenomeno Internet a Piazza
Affari il giorno dopo il crollo delle azioni
Internet in tutto il mondo.
Nella
pagina Commenti e Inchieste del Sole 24 Ore
Erkki Liikkanen, commissario Ue all'Industria
e alla Società dell'Informazione, in
un'intervista esprime il suo ottimismo sulla
possibilità per l'Europa di recuperare il
ritardo raggiunto rispetto agli Stati Uniti
nel campo della new economy. Alla vigilia del
vertice di Lisbona, nel corso del quale i
quindici paesi membri dell'Unione decideranno
le sorti dell'economia del Vecchio Continente,
Liikkanen sostiene che per recuperare il
ritardo europeo potrebbero risultare molto
importanti decisioni quali la
"liberalizzazione delle chiamate locali
per facilitare l'accesso a Internet e una
disciplina giuridica che faccia chiarezza nel
settore dell'e-commerce".
Sul
supplemento del Sole 24Ore Finanza e
Mercati e sul Corriere della Sera la
notizia dell'arrivo in Italia del gruppo
Bertelsmann. Il Corriere della sera
riporta un'intervista a Thomas Middelhoff, neo
presidente del Gruppo Bertelsmann, che
chiarisce gli obiettivi del colosso
multimediale tedesco. In Italia l'alleanza
strategica con Mondatori per la creazione di
Bol Italia sulla Rete porterà la Bertelsmann
a "battere la concorrenza di Amazon.com"
e a conquistare la posizione di leader nel
commercio elettronico anche "nel campo
editoriale, delle emittenti private, dei
periodici".
Il
Sole 24 Ore riferisce che da ieri è
possibile scaricare da Internet i modelli per
le dichiarazioni dei redditi del Duemila. Sul
sito del Ministero delle Finanze è
disponibile, tra gli altri, il modello
"Unico 2000". I moduli delle
dichiarazioni consultabili sulla Rete non sono
più stampati né distribuiti gratuitamente
dall'amministrazione finanziaria.
Sulla
pagina che il Giornale dedica all'Er@
digitale la notizia dell'arrivo anche in
Italia dell'abbonamento che permette di
rimanere collegati a Internet senza limiti di
tempo pagando 70mila lire al mese. A
sperimentarlo ieri sono stati gli utenti che
vivono nella zona di Milano grazie a Galactica.
L'offerta, battezzata Galaflat, promette di
rivoluzionare il rapporto tra gli italiani e
la Rete. "Questo modello di business è
sempre stato per noi l'obiettivo e oggi,
grazie alla liberalizzazione del mercato delle
telecomunicazioni, è diventato finalmente
possibile", dice Lorenzo Podestà,
amministratore delegato di Galactica.
|