Roma, 22 Marzo 2000

I titoli Internet crollano e trascinano al ribasso tutte le Piazze mondiali

Le azioni legate alle società della new economy sono calate precipitosamente in due sedute. Oggi parte l'offerta in Borsa di e.Biscom. Il gruppo tedesco Bertelsmann sbarca in Italia e promette di diventare leader nell'e-commerce.


La notizia del crollo in Borsa dei titoli delle società Internet trova ampio spazio sui principali giornali. A cominciare da Wall Street, che in seguito ha trascinato anche le Piazze europee, i ribassi degli ultimi due giorni hanno provocato una perdita di circa 10mila miliardi. E oltre un terzo di questo flop va a demerito della sola Tiscali che, salita in dismisura nei mesi scorsi, in due sedute è scesa del 23 per cento rispetto ai massimi valori. Sia in Italia che all'estero la tendenza al ribasso si è estesa anche ai titoli delle telecomunicazioni e dell'editoria. La Repubblica sottolinea che gli investitori devono abituarsi agli eccessi registrati dalle azioni della new economy poiché "quando si tratta di Internet la volatilità dei prezzi diventa elevatissima". Si fanno ipotesi sul futuro del nuovo mercato: probabilmente non assisteremo al ridimensionamento dell'Internetmania a favore degli investimenti tradizionali. Piuttosto potrebbe verificarsi lo stockpicking: acquisti di titoli Internet con maggiore attenzione. Fino ad oggi, infatti, bastava che una società accennasse soltanto alla possibilità di aprire un sito Internet per essere letteralmente presa d'assalto dagli investitori.

I principali giornali riportano la notizia dell'offerta, in partenza oggi, di e.Biscom in Borsa. Si potrà acquistare un lotto minimo di 25 azioni per un massimo di 114mila investitori. La Stampa rileva che saranno proprio i titoli della società di Silvio Scaglia e Francesco Micheli ha operare la prima importante verifica sulla tenuta o sulla caducità del fenomeno Internet a Piazza Affari il giorno dopo il crollo delle azioni Internet in tutto il mondo.

Nella pagina Commenti e Inchieste del Sole 24 Ore Erkki Liikkanen, commissario Ue all'Industria e alla Società dell'Informazione, in un'intervista esprime il suo ottimismo sulla possibilità per l'Europa di recuperare il ritardo raggiunto rispetto agli Stati Uniti nel campo della new economy. Alla vigilia del vertice di Lisbona, nel corso del quale i quindici paesi membri dell'Unione decideranno le sorti dell'economia del Vecchio Continente, Liikkanen sostiene che per recuperare il ritardo europeo potrebbero risultare molto importanti decisioni quali la "liberalizzazione delle chiamate locali per facilitare l'accesso a Internet e una disciplina giuridica che faccia chiarezza nel settore dell'e-commerce".

Sul supplemento del Sole 24Ore Finanza e Mercati e sul Corriere della Sera la notizia dell'arrivo in Italia del gruppo Bertelsmann. Il Corriere della sera riporta un'intervista a Thomas Middelhoff, neo presidente del Gruppo Bertelsmann, che chiarisce gli obiettivi del colosso multimediale tedesco. In Italia l'alleanza strategica con Mondatori per la creazione di Bol Italia sulla Rete porterà la Bertelsmann a "battere la concorrenza di Amazon.com" e a conquistare la posizione di leader nel commercio elettronico anche "nel campo editoriale, delle emittenti private, dei periodici".

Il Sole 24 Ore riferisce che da ieri è possibile scaricare da Internet i modelli per le dichiarazioni dei redditi del Duemila. Sul sito del Ministero delle Finanze è disponibile, tra gli altri, il modello "Unico 2000". I moduli delle dichiarazioni consultabili sulla Rete non sono più stampati né distribuiti gratuitamente dall'amministrazione finanziaria.

Sulla pagina che il Giornale dedica all'Er@ digitale la notizia dell'arrivo anche in Italia dell'abbonamento che permette di rimanere collegati a Internet senza limiti di tempo pagando 70mila lire al mese. A sperimentarlo ieri sono stati gli utenti che vivono nella zona di Milano grazie a Galactica. L'offerta, battezzata Galaflat, promette di rivoluzionare il rapporto tra gli italiani e la Rete. "Questo modello di business è sempre stato per noi l'obiettivo e oggi, grazie alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, è diventato finalmente possibile", dice Lorenzo Podestà, amministratore delegato di Galactica.