Roma, 21 Febbraio 2000

Fazio: attenzione alla new economy


I rischi della nuova economia secondo il governatore della Banca d'Italia. Israele nuova frontiera dell'hi-tech.Lo sviluppo dell'e-banking.

La Repubblica riferisce la preoccupazione del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio sui rischi della new economy. In un intervento intitolato Anno giubilare: istanze e impegni sul piano culturale, economico e socio-politico, il governatore avverte che la nuova economia "può aumentare le disuguaglianze, esasperare alcuni tratti salienti dello sviluppo capitalistico". Il mercato, invece, "può e deve essere strumento per il progresso di tutti" e, a tale scopo, occorre governare la globalizzazione. L'analisi di Fazio, secondo Piero Ostellino, autore di un editoriale in prima pagina sul Corriere della Sera intitolato L'utopia del governatore, "individua in modo sostanzialmente condivisibile le durezze del capitalismo… ma finisce col chiedere al capitalismo e al mercato, all'individuo e all'impresa ciò di cui essi, per la loro stessa natura, non possono dare prova: di altruismo, di equità, di giustizia". Alla riflessione sui nuovi assetti economici e sulle loro conseguenze sociali partecipa anche Mario Tronti che sulle pagine dell'Unità si chiede: La new economy c'è già, a quando la nuova politica? Lo studioso sottolinea la necessità di rilanciare una "lotta per l'egemonia" intesa come conflitto culturale, battaglia delle idee: "chi ad esempio riuscirà a stabilire meglio un rapporto costruttivo di sviluppo con l'impatto rivoluzionario di saperi e tecniche che si va realizzando? Una politica organizzata dal lavoro o un mercato idolatrato dall'impresa?".

La tecno-economia scopre, intanto, una nuova frontiera mediterranea: dopo la Silicon Valley è, infatti, l'hi-tech israeliano quello che attrae di più gli investitori. Lo segnala il supplemento CorrierEconomia. In Israele esistono oltre 2500 nuove imprese, il più alto numero di start-up dopo gli Stati Uniti, e hanno richiamato nel '99 investimenti per un miliardi di dollari (duemila miliardi di lire). Più di cento titoli della cosiddetta Silicon Wadi (che vuol dire valle) sono già quotati al Nasdaq, la borsa telematica americana, e sono in aumento anche le matricole presenti nel Nuovo mercato europeo. Il governo, oltre a prevedere forme di finanziamento pubblico, ha inventato l'idea degli incubatori, enti non-profit guidati da uno scienziato-manager che gestiscono una decina di progetti per volta fornendo ai candidati imprenditori ogni tipo di assistenza.

Che la new economy sia una formidabile occasione per il sistema bancario e finanziario è opinione largamente diffusa. Donato Masciandaro che firma l'editoriale Navighi o affondi sul Sole 24 Ore è convinto che, di fronte ai cambiamenti nel sistema di produzione e distribuzione "si vedrà la differenza tra banca e banca… e, come al solito, la proprietà autenticamente privata appare sempre una marcia in più". Condivide Alfredo Recanatesi, che nella rubrica della Stampa Oltre la lira, sostiene che la transizione dalla banca fisica a quella on line possa favorire la crescita di "banche medie meno imparentate, più agili, affrancate da conflitti interni tra il vecchio e il nuovo e, dunque, portate ad una competizione radicale e aggressiva".

In breve

Si moltiplica il numero degli imprenditori a caccia d'affari in rete. Nelle pagine economiche della Repubblica vengono segnalate in particolare tre iniziative italiane: Costameno.it, il primo portale di shopping on line comparato; Amleto.com che offre servizi di consulenza legale, fiscale e di architettura gestendo una rete di centinaia di professionisti in tutta Italia e Misterprice.it, un discount del commercio elettronico. Se il web mette in moto nuove spinte imprenditoriali, impone anche veloci trasformazioni alle aziende della "old economy": una ricerca di Booz-Allen & Hamilton citata dal Sole 24 Ore evidenzia le difficoltà incontrate dai vertici manageriali nell'adattare il loro business alla nuova realtà e spiega le strategie per entrare in Internet. L'avvento del computer cambia, insieme all'economia, anche l'apprendimento. Nelle pagine culturali della Repubblica Umberto Galimberti segnala l'ultimo libro di Raffaele Simone, La terza fase. Forme di sapere che stiamo perdendo, sulla nuova modalità cognitiva che si sta imponendo: dopo la scrittura e la stampa accade che molte cose si imparino non dai libri ma per averle viste o sentite.
Sul Giornale nella pagina dei commenti Gino Agnese critica la politica italiana per non aver dedicato sufficiente attenzione ai recenti casi di pirateria informatica. Quello che è avvenuto è, a suo parere, uno scampolo di futuro: presto gli hacker saranno più numerosi e temibili e disponibili a mettersi al servizio di poteri forti. "C'è qualcuno che si è accorto, per esempio, che le progettate 'elezioni elettroniche' sono a rischio brogli-hackers?".
La sezione Er@ Digitale mette invece a confronto i vari servizi di posta elettronica: la differenza principale si riscontra nella quantità di spazio disponibile per memorizzare i propri messaggi: i più generosi sono Jumpy e Infinito che offrono 10 Mb di spazio web, seguiti da CiaoWeb (7) e WorldOnline (5). A quota 3 Tin, Tiscalinet e Virgilio. Hotmail ne concede 2 e Freemail solo uno. Telemail, infine, assegna agli utenti 20 Mb da utilizzare a piacere per le e-mail o per creare la propria home page.
In prima pagina sull'Unità e in cronaca sulla Repubblica l'apertura di Farmindustria alla vendita on line dei farmaci a patto che questa sia adeguatamente regolamentata. La proposta del presidente Gian Piero Leoni rischia di aprire un fronte con i farmacisti che, a un recente convegno di Federfarma, hanno denunciato i rischi legati alle vendite telematiche. Entrambi i quotidiani, inoltre, nelle pagine degli spettacoli, si occupano dell'ultimo progetto di Maurizio Nichetti. Attraverso Internet il regista apre il set del suo nuovo film ho-no-lu-lu Baby agli spettatori. Collegandosi al sito si potrà seguire la lavorazione day-by-day e perfino sbirciare il girato della giornata.
Sul Messaggero la nuova frontiera dell'elettronica nella medicina. L'uomo del futuro potrà avere microchip impiantati nel cervello per controllare il morbo di Parkinson, by pass cardiaci sempre più evoluti, protesi meccaniche per gli arti, pelle coltivata in laboratorio e occhi e orecchi artificiali.
La Stampa, infine, dà risalto all'uscita di PlayStation2. La nuova console Sony, paragonata alla Bibbia di Gutenberg, sarà il primo oggetto simbolo della new economy. Cento volte più potente del vecchio modello e dotata di interfaccia Internet, sarà in Europa solo tra un anno ma in Giappone ha già fatto salire alle stelle il titolo della casa produttrice.