La Repubblica
riferisce la preoccupazione del governatore della Banca
d'Italia Antonio Fazio sui rischi della new economy. In
un intervento intitolato Anno giubilare: istanze e
impegni sul piano culturale, economico e socio-politico,
il governatore avverte che la nuova economia "può
aumentare le disuguaglianze, esasperare alcuni tratti
salienti dello sviluppo capitalistico". Il mercato,
invece, "può e deve essere strumento per il
progresso di tutti" e, a tale scopo, occorre
governare la globalizzazione. L'analisi di Fazio,
secondo Piero Ostellino, autore di un editoriale in
prima pagina sul Corriere della Sera intitolato
L'utopia del governatore, "individua in modo
sostanzialmente condivisibile le durezze del
capitalismo… ma finisce col chiedere al capitalismo e
al mercato, all'individuo e all'impresa ciò di cui
essi, per la loro stessa natura, non possono dare prova:
di altruismo, di equità, di giustizia". Alla
riflessione sui nuovi assetti economici e sulle loro
conseguenze sociali partecipa anche Mario Tronti che
sulle pagine dell'Unità si chiede: La new
economy c'è già, a quando la nuova politica? Lo
studioso sottolinea la necessità di rilanciare una
"lotta per l'egemonia" intesa come conflitto
culturale, battaglia delle idee: "chi ad esempio
riuscirà a stabilire meglio un rapporto costruttivo di
sviluppo con l'impatto rivoluzionario di saperi e
tecniche che si va realizzando? Una politica organizzata
dal lavoro o un mercato idolatrato dall'impresa?".
La tecno-economia scopre,
intanto, una nuova frontiera mediterranea: dopo la
Silicon Valley è, infatti, l'hi-tech israeliano quello
che attrae di più gli investitori. Lo segnala il
supplemento CorrierEconomia. In Israele esistono
oltre 2500 nuove imprese, il più alto numero di
start-up dopo gli Stati Uniti, e hanno richiamato nel
'99 investimenti per un miliardi di dollari (duemila
miliardi di lire). Più di cento titoli della cosiddetta
Silicon Wadi (che vuol dire valle) sono già quotati al
Nasdaq, la borsa telematica americana, e sono in aumento
anche le matricole presenti nel Nuovo mercato europeo.
Il governo, oltre a prevedere forme di finanziamento
pubblico, ha inventato l'idea degli incubatori, enti
non-profit guidati da uno scienziato-manager che
gestiscono una decina di progetti per volta fornendo ai
candidati imprenditori ogni tipo di assistenza.
Che la new economy sia
una formidabile occasione per il sistema bancario e
finanziario è opinione largamente diffusa. Donato
Masciandaro che firma l'editoriale Navighi o affondi
sul Sole 24 Ore è convinto che, di fronte ai
cambiamenti nel sistema di produzione e distribuzione
"si vedrà la differenza tra banca e banca… e,
come al solito, la proprietà autenticamente privata
appare sempre una marcia in più". Condivide
Alfredo Recanatesi, che nella rubrica della Stampa
Oltre la lira, sostiene che la transizione dalla
banca fisica a quella on line possa favorire la crescita
di "banche medie meno imparentate, più agili,
affrancate da conflitti interni tra il vecchio e il
nuovo e, dunque, portate ad una competizione radicale e
aggressiva".
In
breve
Si moltiplica il numero
degli imprenditori a caccia d'affari in rete. Nelle
pagine economiche della Repubblica vengono
segnalate in particolare tre iniziative italiane:
Costameno.it, il primo portale di shopping on line
comparato; Amleto.com che offre servizi di consulenza
legale, fiscale e di architettura gestendo una rete di
centinaia di professionisti in tutta Italia e
Misterprice.it, un discount del commercio elettronico.
Se il web mette in moto nuove spinte imprenditoriali,
impone anche veloci trasformazioni alle aziende della
"old economy": una ricerca di Booz-Allen &
Hamilton citata dal Sole 24 Ore evidenzia le
difficoltà incontrate dai vertici manageriali
nell'adattare il loro business alla nuova realtà e
spiega le strategie per entrare in Internet. L'avvento
del computer cambia, insieme all'economia, anche
l'apprendimento. Nelle pagine culturali della Repubblica
Umberto Galimberti segnala l'ultimo libro di Raffaele
Simone, La terza fase. Forme di sapere che stiamo
perdendo, sulla nuova modalità cognitiva che si sta
imponendo: dopo la scrittura e la stampa accade che
molte cose si imparino non dai libri ma per averle viste
o sentite.
Sul Giornale nella pagina dei commenti Gino
Agnese critica la politica italiana per non aver
dedicato sufficiente attenzione ai recenti casi di
pirateria informatica. Quello che è avvenuto è, a suo
parere, uno scampolo di futuro: presto gli hacker
saranno più numerosi e temibili e disponibili a
mettersi al servizio di poteri forti. "C'è
qualcuno che si è accorto, per esempio, che le
progettate 'elezioni elettroniche' sono a rischio
brogli-hackers?".
La sezione Er@ Digitale mette invece a confronto
i vari servizi di posta elettronica: la differenza
principale si riscontra nella quantità di spazio
disponibile per memorizzare i propri messaggi: i più
generosi sono Jumpy e Infinito che offrono 10 Mb di
spazio web, seguiti da CiaoWeb (7) e WorldOnline (5). A
quota 3 Tin, Tiscalinet e Virgilio. Hotmail ne concede 2
e Freemail solo uno. Telemail, infine, assegna agli
utenti 20 Mb da utilizzare a piacere per le e-mail o per
creare la propria home page.
In prima pagina sull'Unità e in cronaca sulla Repubblica
l'apertura di Farmindustria alla vendita on line dei
farmaci a patto che questa sia adeguatamente
regolamentata. La proposta del presidente Gian Piero
Leoni rischia di aprire un fronte con i farmacisti che,
a un recente convegno di Federfarma, hanno denunciato i
rischi legati alle vendite telematiche. Entrambi i
quotidiani, inoltre, nelle pagine degli spettacoli, si
occupano dell'ultimo progetto di Maurizio Nichetti.
Attraverso Internet il regista apre il set del suo nuovo
film ho-no-lu-lu Baby agli spettatori.
Collegandosi al sito si potrà seguire la lavorazione
day-by-day e perfino sbirciare il girato della giornata.
Sul Messaggero la nuova frontiera
dell'elettronica nella medicina. L'uomo del futuro potrà
avere microchip impiantati nel cervello per controllare
il morbo di Parkinson, by pass cardiaci sempre più
evoluti, protesi meccaniche per gli arti, pelle
coltivata in laboratorio e occhi e orecchi artificiali.
La Stampa, infine, dà risalto all'uscita di
PlayStation2. La nuova console Sony, paragonata alla
Bibbia di Gutenberg, sarà il primo oggetto simbolo
della new economy. Cento volte più potente del vecchio
modello e dotata di interfaccia Internet, sarà in
Europa solo tra un anno ma in Giappone ha già fatto
salire alle stelle il titolo della casa produttrice.
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