Con
la new
economy cambia anche il modo di copiare
agli esami di maturità. La Repubblica
parla dei nuovi metodi offerti dalla
tecnologia per cercare di imbrogliare in
sede d’esame. “Se un ragazzo mi
dimostrasse che è riuscito a copiare il
tema collegandosi con il telefonino wap a
Internet , beh, io lo promuoverei ad
honorem per meriti tecnologici”. E’
il commento di un funzionario che affronta
ironicamente la Maturità 2000 che si sta
configurando come la prima sessione ad alto
rischio hi-tech. Gli studenti, infatti, sono
potenziali hacker superaccessoriati di
cellulari, microspie e microfoni pronti a
violare qualunque privacy scolastica pur di
chiedere aiuto “on line” ad amorevoli
mamme e papà in trepida attesa in
abitazioni trasformate per l’occasione in
rudimentali esemplari del Grande Fratello.
Il
rischio effettivamente c’è: nel bagno i
cybermaturandi potranno usare il telefonino,
ben nascosto in aula, e comunicare con
l’esterno con messaggi sms oppure,
addirittura, consultare Internet se dotati
di tecnologia wap
“I
ragazzi sarebbero tenuti a consegnare il
telefonino all’inizio dell’esame e il
suo uso è vietato. Certo se poi se lo
tengono nella borsa non possiamo mica
perquisirli – spiega Raffaele Iosa, uno
dei capi ispettori del ministero della
Pubblica Istruzione -. Però deve essere
chiaro che comunicare con l’esterno
costituisce falso in atto pubblico, quindi
un vero e proprio reato”.
La Fiat si
butta nelle telecomunicazioni
Sui
principali quotidiani la notizia
dell’alleanza tra Fiat e la società
spagnola Telefonica. L’Unità
riporta l’annuncio, previsto per
questa mattina, dell’intesa a tre fra
l’accoppiata torinese Ifil/Fiat, la
municipalizzata romana multiservizi Acea e
il gruppo spagnolo di telecomunicazioni
Telefonica. La
società “sostanzialmente paritetica”,
come precisano fonti aziendali, partirà con
l’offerta di servizi di telefonia fissa
nelle principali città italiane senza però
escludere quella mobile nel caso di
partecipazione vincente alla gara per una
licenza Umts. Per la società degli Agnelli
questa alleanza significa lo sbarco nel
settore della telefonia. Infatti, se il
settore dell’auto appare a molti già
maturo, accostargli un’attività in
crescita come quella delle telecomunicazioni
consente alla Fiat di giocare una carta in
più per il suo futuro.
Oggi il via
ufficiale alla Vivendi Universal
Da
oggi Aol-Time Warner deve fare i conti con
un nuovo colosso multimediale, quello nato
dall’unione tra Vivendi e Seagram. La
vicenda è riportata sulle pagine dei
principali giornali. Sul Corriere
della Sera si annuncia che proprio oggi
a Parigi verrà dato il via libera ufficiale
alla maxi intesa. La Vivendi, acquisendo il
controllo di Seagram per poco meno di 34
miliardi di dollari, prende tutte le attività
della Universal (cinema, musica, parchi
divertimenti) e i liquori (con un valore
stimato tra i 6 e gli 8 miliardi di
dollari). Verrà così creata una nuova
società di diritto francese, la Vivendi
Universal, della quale gli azionisti di
Vivendi avranno il 59 per cento e quelli di
Seagram il 29 per cento. La famiglia
Bronfman, a capo del terzo gruppo mondiale
di liquori, dovrebbe detenere un pacchetto
dell’8 per cento.
Poche PMI
scommettono sul Web
Da
uno studio di NetConsulting è emerso che
sono ancora poche le aziende italiane che
vendono on line. Se ne parla sulle pagine
economiche del Sole 24 Ore. La ricerca, commissionata da Microsoft Italia e
presentata nel corso di SmauComm
Mediterraneo 2000, rivela che attualmente
soltanto duemila aziende permettono agli
utenti di fare acquisti in Rete. In ogni
caso anche l’aumento del numero delle
imprese è collegato al boom dell’Information
technology: sul territorio nazionale,
infatti, operano 20mila aziende in più
rispetto al 1991. Il boom coinvolge
soprattutto il settore del software e dei
servizi. Tuttavia rimane bassa la
percentuale degli investimenti italiani in
questo settore (19%), anche se giustificata,
secondo il rapporto della NetConsulting,
dalla tipologia del tessuto produttivo
italiano strutturato sulle piccole
e medie imprese “meno propense a
processi interni sostenuti dalle
tecnologie”.
In breve
Decollerà
con una formula nuova e semplificata
rispetto al protocollo standard lo sviluppo
del commercio elettronico sicuro della Visa.
Lo annuncia il supplemento Finanza
e Mercati del Sole
24 Ore. Il lancio di 3DM, three
domain model, è destinato secondo i
vertici della
società ad accelerare l’utilizzo di
Internet per gli acquisti on line. “Questa
nuova formula – ha detto Hans van der
Velde, presidente di Visa Eu – cambierà
il settore dei pagamenti in Rete.
L’autenticazione è infatti la chiave per
affermare la sicurezza nei pagamenti e il
Set (Secure electronic transaction)
nell’ambiente virtuale è l’unica
tecnologia disponibile oggi”.
Sul
Messaggero
si parla della nuova moda dell’estate: webcam
installate sulle spiagge mostrano in tempo
reale la situazione meteorologica e non
solo. Infatti, collegandosi ai siti Internet
delle maggiori località balneari, sarà
possibile scegliere la spiaggia meno
affollata, lo scoglio più isolato e la
strada che conduce al mare senza file o
ingorghi. E nei prossimi anni si potrà
anche prenotare sdraio e ombrellone.