Rassegna Stampa

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Roma, 20 Giugno 2000
Cybermaturandi alle prese con sms e wap per copiare agli esami

Telefonini superaccessoriati in mano ai maturandi rischiano di diventare strumenti hacker per copiare agli esami. Nasce un nuovo colosso multimediale: Vivendi Universal. Sono ancora poche le PMI che vendono on line.

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Economia dei media

La società che cambia

Con la new economy cambia anche il modo di copiare agli esami di maturità. La Repubblica parla dei nuovi metodi offerti dalla tecnologia per cercare di imbrogliare in sede d’esame. “Se un ragazzo mi dimostrasse che è riuscito a copiare il tema collegandosi con il telefonino wap a Internet , beh, io lo promuoverei ad honorem per meriti tecnologici”. E’ il commento di un funzionario che affronta ironicamente la Maturità 2000 che si sta configurando come la prima sessione ad alto rischio hi-tech. Gli studenti, infatti, sono potenziali hacker superaccessoriati di cellulari, microspie e microfoni pronti a violare qualunque privacy scolastica pur di chiedere aiuto “on line” ad amorevoli mamme e papà in trepida attesa in abitazioni trasformate per l’occasione in rudimentali esemplari del Grande Fratello.

Il rischio effettivamente c’è: nel bagno i cybermaturandi potranno usare il telefonino, ben nascosto in aula, e comunicare con l’esterno con messaggi sms oppure, addirittura, consultare Internet se dotati di tecnologia wap

“I ragazzi sarebbero tenuti a consegnare il telefonino all’inizio dell’esame e il suo uso è vietato. Certo se poi se lo tengono nella borsa non possiamo mica perquisirli – spiega Raffaele Iosa, uno dei capi ispettori del ministero della Pubblica Istruzione -. Però deve essere chiaro che comunicare con l’esterno costituisce falso in atto pubblico, quindi un vero e proprio reato”.

 

La Fiat si butta nelle telecomunicazioni

Sui principali quotidiani la notizia dell’alleanza tra Fiat e la società spagnola Telefonica. L’Unità riporta l’annuncio, previsto per questa mattina, dell’intesa a tre fra l’accoppiata torinese Ifil/Fiat, la municipalizzata romana multiservizi Acea e il gruppo spagnolo di telecomunicazioni Telefonica.  La società “sostanzialmente paritetica”, come precisano fonti aziendali, partirà con l’offerta di servizi di telefonia fissa nelle principali città italiane senza però escludere quella mobile nel caso di partecipazione vincente alla gara per una licenza Umts. Per la società degli Agnelli questa alleanza significa lo sbarco nel settore della telefonia. Infatti, se il settore dell’auto appare a molti già maturo, accostargli un’attività in crescita come quella delle telecomunicazioni consente alla Fiat di giocare una carta in più per il suo futuro.

 

Oggi il via ufficiale alla Vivendi Universal

Da oggi Aol-Time Warner deve fare i conti con un nuovo colosso multimediale, quello nato dall’unione tra Vivendi e Seagram. La vicenda è riportata sulle pagine dei principali giornali. Sul Corriere della Sera si annuncia che proprio oggi a Parigi verrà dato il via libera ufficiale alla maxi intesa. La Vivendi, acquisendo il controllo di Seagram per poco meno di 34 miliardi di dollari, prende tutte le attività della Universal (cinema, musica, parchi divertimenti) e i liquori (con un valore stimato tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari). Verrà così creata una nuova società di diritto francese, la Vivendi Universal, della quale gli azionisti di Vivendi avranno il 59 per cento e quelli di Seagram il 29 per cento. La famiglia Bronfman, a capo del terzo gruppo mondiale di liquori, dovrebbe detenere un pacchetto dell’8 per cento.

 

Poche PMI scommettono sul Web

Da uno studio di NetConsulting è emerso che sono ancora poche le aziende italiane che vendono on line. Se ne parla sulle pagine economiche del Sole 24 Ore. La ricerca, commissionata da Microsoft Italia e presentata nel corso di SmauComm Mediterraneo 2000, rivela che attualmente soltanto duemila aziende permettono agli utenti di fare acquisti in Rete. In ogni caso anche l’aumento del numero delle imprese è collegato al boom dell’Information technology: sul territorio nazionale, infatti, operano 20mila aziende in più rispetto al 1991. Il boom coinvolge soprattutto il settore del software e dei servizi. Tuttavia rimane bassa la percentuale degli investimenti italiani in questo settore (19%), anche se giustificata, secondo il rapporto della NetConsulting, dalla tipologia del tessuto produttivo italiano strutturato sulle piccole  e medie imprese “meno propense a processi interni sostenuti dalle tecnologie”.   

 

In breve

Decollerà con una formula nuova e semplificata rispetto al protocollo standard lo sviluppo del commercio elettronico sicuro della Visa. Lo annuncia il supplemento Finanza e Mercati del Sole 24 Ore. Il lancio di 3DM, three domain model, è destinato secondo i vertici  della società ad accelerare l’utilizzo di Internet per gli acquisti on line. “Questa nuova formula – ha detto Hans van der Velde, presidente di Visa Eu – cambierà il settore dei pagamenti in Rete. L’autenticazione è infatti la chiave per affermare la sicurezza nei pagamenti e il Set (Secure electronic transaction) nell’ambiente virtuale è l’unica tecnologia disponibile oggi”.

Sul Messaggero si parla della nuova moda dell’estate: webcam installate sulle spiagge mostrano in tempo reale la situazione meteorologica e non solo. Infatti, collegandosi ai siti Internet delle maggiori località balneari, sarà possibile scegliere la spiaggia meno affollata, lo scoglio più isolato e la strada che conduce al mare senza file o ingorghi. E nei prossimi anni si potrà anche prenotare sdraio e ombrellone.