Roma, 18 Maggio 2000
Ice, la droga delle sale giochi

Arriva in Italia una nuova droga per i giovanissimi spacciata davanti alle sale da gioco. Attaccati nuovamente dai pirati informatici i siti di istituzioni pubbliche. L'economista Lester Thurow prevede il primato delle biotecnologie sull'informatica. Carlo De Benedetti propone una royalty sull'Umts.

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Economia dei media
Giochi e videogiochi

Una pasticca prima di iniziare a giocare coi videogame per vedere colori più colorati ed effetti speciali più speciali. Arriva in Italia Ice, una nuova droga destinata ai giovanissimi, ragazzini tra i 12 e i 15 anni, che viene venduta davanti alle sale da gioco. Per la prima volta in Italia i carabinieri ne hanno sequestrato una partita proprio in una sala giochi del quartiere Parioli di Roma e hanno arrestato uno spacciatore, Jay Dugao Villanueva, un filippino di vent'anni. Ice, ghiaccio, ha l'aspetto di un grosso cristallo di sale ed è una droga sintetica proveniente da laboratori del nord Europa. Di solito si scioglie nella Coca Cola, talvolta si fuma in piccole pipe. Dà effetti simili a quelli dell'ecstasy ma costa la metà: 20 mila lire a dose. L'effetto immediato è socializzante e produce un'amplificazione delle sensazioni visive e un aumento della concentrazione; l'uso prolungato provoca distacco e lesioni della retina, psicosi, insonnia, paranoia. Guglielmo Masci, direttore dell'agenzia romana per le tossicodipendenze, intervistato da Repubblica, spiega che la sostanza in questione è una versione riveduta di altre sostanze sintetiche provenienti dal sud est asiatico, che "i costi di produzione sono bassissimi e a volte bastano apparecchiature artigianali" e che, per puntare al mercato degli adolescenti, "il prezzo molto basso è un fattore importante".
Gli inquirenti sono alla ricerca, inoltre, di siti Internet che propagandano lo stupefacente. Il ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale dichiara al Giornale che bisogna alzare la guardia contro "la grande insidia costituita dalla rete delle reti dove, accanto a tante positive opportunità che promuovono informazione e sviluppo, si può anche vendere e acquistare droga" e suggerisce che a tale scopo venga destinata una parte dei proventi che arriveranno dal settore telecomunicazioni e, in particolare, dalle licenze Umts.

Ancora sotto assedio i siti pubblici
Nuovo attacco di pirateria informatica ai danni di siti istituzionali italiani. Gli hacker hanno colpito le pagine Web dell'Enea, delle università di Bologna e di Verona, dell'Autorità delle garanzie nelle comunicazioni e, per la seconda volta, del ministero della Sanità. Ancora una volta l'intrusione nei sistemi informatici di amministrazioni pubbliche è opera di "computadores" brasiliani. Oggi l'Autorità nazionale per l'informatica si riunisce per affrontare l'emergenza ma - riferisce il Corriere della Sera - dal Brasile arriva un'accusa di inerzia: "nessuno si è mai messo in contatto con noi" afferma Mauro De Lima Silva, capo del dipartimento informatico della polizia di San Paolo.
Si sofferma sull'episodio anche un commento del manifesto firmato da Umberto Rapetto. Grazie a Unabomber, ironizza, "il cittadino finalmente sa che alcune amministrazioni dello Stato hanno (o avevano) un sito Internet. Sotto il profilo comunicativo l'hacker in questione è stato molto più efficace di Bassanini e del recente Forum della Pubblica Amministrazione". Rapetto osserva, inoltre, che "i siti bersagliati sono stati ripristinati con tutto comodo". Tuttavia, la responsabilità non è esclusivamente delle amministrazioni pubbliche: "i siti folgorati sono (forse piacerebbe dire erano) gestiti da società private. E allora basta consultare il Nic (ovvero l'autorità che gestisce i dominii) per scoprire quali guarnigioni tecniche presidiavano i dicasteri penetrati: la Finsiel per il Ministero delle Politiche Agricole, Telecom Italia per il Ministero della Sanità, Unidata per la Corte dei Conti, I.Net per il Ministero dei Trasporti e della Navigazione".
Sulla Stampa troviamo, invece, il decalogo per difendersi dai pirati. Ecco le regole fondamentali per salvaguardare i propri computer: scegliere un provider professionale; tenere aggiornati i sistemi di protezione e, in caso di violazioni, intervenire tempestivamente; avvertire enti di polizia informatica e affidarsi a consulenti esperti; limitare l'accesso di persone ai propri server o pc e controllare tutto ciò che entra nei propri sistemi.

Non hi-tech ma bio-tech
"Durerà 20-25 anni, poi il boom della terza rivoluzione industriale comincerà a ridimensionarsi". Lester Thurow, economista del Massachussets Institute of Tecnology, intervistato dal Sole 24 Ore in occasione dell'uscita del suo libro La costruzione della ricchezza, è convinto che il futuro non sarà dell'economia dell'informazione e che "la storia ricorderà più le biotecnologie che la diffusione della comunicazione". Secondo lo studioso, le resistenze non freneranno il progresso nel campo biotecnologico: "c'è un solo esempio di tecnologia ucciso dalla sociologia: il nucleare. Questa volta non si ripeterà. Non potrà ripetersi con una tecnologia che salva la vita". Per Thurow il commercio elettronico è, sì, il fenomeno della nuova economia "ma è sotanzialmente marketing, non sviluppo tecnologico... lo sviluppo più sensazionale nell'economia della conoscenza è nelle biotecnologie. I problemi etici saranno superati perché la scelta che si porrà sarà tra la fede religiosa e la sopravvivenza. E alla fine, se ci sarà da decidere se seguire la religione e morire, oppure deviare dal corso della fede per sopravvivere, la gente sceglierà questa terra".

Una royalty sull'Umts
Una royalty al posto della licenza per le nuove reti di telefonia Umts. E' questa la proposta avanzata da Carlo De Benedetti e riferita dalle pagine economiche del Messaggero e della Repubblica. "La royalty renderebbe molto di più allo Stato e toglierebbe un onere iniziale agli operatori", ha detto l'Ingegnere, aggiungendo che si dovrebbe cercare una "lepre" cioè "qualcuno che abbia interesse a correre, un nuovo operatore del mercato" perché chi ha già una rete non ha interesse a introdurre al più presto l'Umts e ciò penalizza il paese privandolo di una tecnologia più avanzata. Secondo De Benedetti, creare "delle condizioni asimmetriche tra i nuovi entranti e chi c'è già" significherebbe anche ridurre i prezzi perché "quasi certamente i nuovi arrivati concederebbero gratis i servizi in voce e questo indurrebbe tutti gli altri operatori a ridurre le tariffe contribuendo a diminuire l'inflazione".

In breve

Cinque ore dopo essere state depositate le motivazioni della sentenza del processo Andreotti entrano in rete. Il documento di 4370 pagine è stato pubblicato, infatti, sul sito dell'Ansa. Positive le reazioni degli addetti ai lavori, raccolte dall'Unità. Per il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Gennaro si tratta di "un atto di grande democrazia", per il sostituto procuratore Antonio Ingroia è un rimedio contro la "molta disinformazione" che "emerge dalla lettura dei giornali", per l'avvocato Enrico Sanseverino è un servizio "utile per gli operatori del diritto".

Anche il mondo della chimica, dopo quello dell'automobile, dell'acciao e del trasporto aereo avrà la sua piattaforma di commercio elettronico multisocietaria. Dodici dei maggiori gruppi industriali del mondo hanno, infatti, sottoscritto un accordo per realizzare un portale commerciale business to business che metta in contatto produttori, fornitori, distributori e clienti. Alla società, che nascerà a luglio e sarà operativa entro la fine dell'anno, partecipano Basf, Bayer, BP Amoco, Dow, DuPont, Mitsui Chemicals, Mitsubishi Chemicals, Rhodia, Rohm and Haas, Sumitomo Chemical e Van Waters & Rogers. Nelle pagine economiche della Stampa.

Tim, il principale operatore italiano di telefonia mobile, ha concluso un accordo con Yahoo!, il più grande fornitore di accesso a Internet del mondo. L'intesa tra la compagnia guidata da Marco De Benedetti e la divisione europea del colosso americano riguarda i servizi Wap: tutti i contenuti del famoso motore di ricerca saranno disponibili per gli abbonati Tim che dispongono di cellulari con tecnologia Wireless application protocol, lo standard che consente di tradurre le pagine Internet in un formato leggibile dai telefonini. Il Corriere della Sera ricorda che la società del gruppo Telecom può già contare su un altro partner, Virgilio, e che in futuro disporrà anche della collaborazione con Seat-Tin.it.

Nelle pagine economiche dei principali quotidiani la bufera sui titoli Terra Networks e Lycos. La società spagnola ha perso ieri il 10 per cento sul mercato iberico perché l'esborso di 27 mila miliardi di lire è sembrato eccessivo anche agli analisti che considerano positivamente la strategia. Il titolo americano è crollato addirittura del 20 per cento. Giornata negativa anche a Piazza Affari per le tlc e gli editoriali.