In prima pagina sul Sole
24 Ore, in rilievo su Repubblica e nelle
pagine economiche dei principali quotidiani italiani, il
lancio di Microsoft Windows 2000 presentato ieri a San
Francisco in una conferenza-show trasmessa via satellite
in cento città del mondo. Il nuovo sistema operativo è
stato presentato come il nuovo gioiello dell'azienda di
Bill Gates con l'obiettivo di sfondare nelle piccole e
medie imprese. Non andrà quindi a sostituire Windows 98
nelle case di tutto il mondo. Windows 2000 nasce infatti
per server e network come versione aggiornata e
potenziata di Windows NT che guarda con particolare
attenzione al mondo emergente del commercio elettronico.
Nonostante le garanzie sulla stabilità della nuova
piattaforma, confermate da esperti come Walter Mossberg,
reporter del Wall Street Journal, notoriamente attento
alle esigenze degli utenti, La Stampa riporta la
"scoperta" di un analista della ZdNet,
importante sito dedicato al mondo informatico, che
avrebbe individuato in Windows 2000 ben 63 mila
"bachi".
Sulla Repubblica un'analisi di Ernesto Assante
sul nuovo prodotto di casa Microsoft che sottolinea la
nuova strategia di Bill Gates, orientata verso i
prodotti professionali per l'e-commerce e per la Rete,
sull'esigenza di mobilità e connettività che sempre più
caratterizza la new economy.
Franco Carlini, in un articolo sul Manifesto,
commentando il debutto del nuovo sistema operativo di
Bill Gates, sottolinea i punti deboli del colosso
informatico: uno sarebbe il territorio della telefonia
cellulare saldamente presidiata da tre grandi società
come Nokia, Ericsson e Motorola, che difficilmente
cederanno il passo alla Microsoft. E poi Internet,
dominata da grandi provider come Aol, aziende come
Amazon e Yahoo e da sistemi antagonisti come Linux e
Apache che daranno filo da torcere all'espansione in
Rete della Microsoft.
Infine, sull'inserto Informatica del Sole24ore
troviamo il commento di Mauro Meanti, direttore generale
di Microsoft Italia: "Win2000 è il mattone
tecnologico sul quale le società possono costruire il
loro ingresso nell'economia digitale e nella "Buisness
Internet". Aiuta a creare un'azienda-rete che
comunica con partner e fornitori via network".
Prossima la fusione
Seat-Tin.it
Sui principali quotidiani
la notizia del matrimonio finanziario fra Seat e Tin.it
che porterà alla creazione del primo colosso italiano
del Web. L'operazione dovrebbe essere completata entro
il prossimo luglio, ma già dal primo marzo si
conosceranno maggiori dettagli sulle modalità e i tempi
dell'operazione. Per quella data è infatti prevista la
riunione del Consiglio di amministrazione della Telecom,
che esaminerà anche i risultati preliminari dello
scorso anno del gruppo. Ieri, intanto, il Cda ha
approvato le intese preliminari raggiunte con gli
azionisti e il management di Seat e Pagine Gialle, dando
il via libera al progetto del presidente Roberto
Colaninno per concludere le trattative. In un comunicato
l'azienda riferisce che "l'obiettivo è di creare
una società in grado di offrire al mercato consumer e a
quello della piccola e media impresa tutte le componenti
fondamentali dell'offerta Internet: accesso, portali,
hosting e soluzioni per il commercio elettronico". Il
Messagero riporta il commento del ministro delle
Comunicazioni, che accoglie positivamente la notizia
dell'intesa. Secondo Cardinale, l'alleanza Tin.it - Seat
mette Telecom "in grado di competere coi grandi
gruppi come Vodafon, Mannesman, Vivendi".
Continua la
controffensiva anti-hacker
In prima pagina sul Corriere
della Sera le ricerche dell'Fbi per smascherare gli
hacker che hanno colpito i maggiori siti statunitensi
nelle ultime settimane. Gli agenti federali sarebbero
sulle tracce di cinque giovanissimi cyber-pirati
italiani scoperti mentre scambiavano via chat con altri
hacker sudamericani, europei e canadesi i codici di
accesso di una decina di importanti server Usa. In
cronaca, sempre sul Corriere della Sera, la
notizia del nuovo programma anti-hacker e spionaggio
informatico che la Cia sta sviluppando per un
investimento di 56 miliardi di lire.
In
breve
Sulla Stampa la
notizia dell'accordo siglato da Omnitel e Lycos per lo
sviluppo di servizi per la piattaforma Internet e per
quella Wap, che saranno disponibili già dalla prossima
primavera. Grazie all'intesa, da marzo, il motore di
ricerca Lycos sarà inserito nella home page del portale
di Omnitel 2000. Da maggio, poi, la realizzazione di un
motore di ricerca Wap - il primo in Italia e in Europa -
consentirà di ampliare le funzioni Internet dei
telefonini. Sul quotidiano torinese si parla anche di un
altro accordo di cooperazione nel settore Internet,
quello fra la Deutsche Telekom e il colosso bancario
tedesco Commerzbank che prevede lo scambio di quote
azionarie tra le due società e prelude ad un'espansione
delle attività bancarie in Rete di Commerzbank, in
diversi paesi europei, compresa l'Italia.
Sul supplemento dedicato
all'informatica del Sole 24 Ore un articolo
sull'assegnazione delle licenze per l'Umts, la
tecnologia che dal 2002 consentirà il collegamento a
larga banda a Internet via telefono cellulare. Tim,
Omnitel, Wind e Blu i principali gestori di telefonia
mobile candidati, con due outsider di prestigio: Andala,
di parziale proprietà Tiscali, e Dix.it.
Su Repubblica e l'Unità
si parla dell'aumento di capitale da 540 miliardi varato
dal Cda di Stream, al quale il consiglio di
amministrazione della Telecom si è dimostrato
favorevole. L'operazione non piace però ai soci di
minoranza Cecchi Gori e Sds. Il presidente di
Telemontecarlo annuncia battaglia per frenare
l'operazione, che va impedita anche a costo di portare
Murdoch e Colaninno in Tribunale.
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