Tutti
i quotidiani danno ampio risalto alle tensioni
che hanno animato la capitale americana in
occasione del vertice del Fondo monetario
internazionale. Quindicimila dimostranti,
formando una catena umana, hanno bloccato le
vie d'accesso alla sede dell'organismo
internazionale. La polizia ha blindato la
città con barricate di agenti in tenuta
antisommossa e tiratori scelti sui tetti e ha
eseguito seicento arresti. "È stata una
domenica bruttissima" - racconta Vittorio
Zucconi sulle pagine della Repubblica -
"nel cuore di una città stretta tra due
paure, l'ansia di una nuova Seattle, con
devastazioni e scontri e vandalismi selvaggi,
e un terrore di un nuovo 'crack del 1929',
nell'incognita del lunedì della verità -
oggi - per i mercati finanziari e le Borse
dopo il collasso di venerdì a Wall
Street". A differenza di quanto accaduto
in occasione del vertice dell'Organizzazione
mondiale del commercio, quando la protesta dei
ragazzi di Seattle colse di sorpresa le forze
dell'ordine, a Washington la preparazione è
stata capillare: specialisti dell'Fbi hanno
esplorato tutti i siti Internet attraverso i
quali, approfittando "con involontario
paradosso proprio della globalizzazione",
centinaia di gruppi nemici della
globalizzazione coordinano le loro azioni.
"I manifestanti che hanno invaso
Washington gridando contro '50 anni di
ingiustizia economica' dei ricchi contro i
poveri" - osserva Zucconi - "non lo
ammetterebbero mai, ma un collasso delle Borse
e del sistema bancario potrebbe distruggere la
globalizzazione più di un milione di
dimostranti".
Una
stagista per Gates
Dopo il
presidente americano Bill Clinton, tocca al
presidente della Microsoft Bill Gates essere
inguaiato da una stagista. Lo riferisce il Messaggero.
La venticinquenne Stefanie Reichel, comparsa
come testimone al processo contro il colosso
del software, ha raccontato che il suo ex
principale l'ha corteggiata per mesi facendola
partecipare anche a riunioni dei vertici
aziendali e mettendola al corrente delle
manovre adottate per eliminare la concorrenza.
La giovane donna ha rivelato anche il
contenuto di centinaia di e-mail inviatele da
Gates e salvate in dischetti andati distrutti
in un recente incendio della propria
abitazione di Seattle.
A
scuola via satellite
Il
Giornale racconta la storia di cinque
alunni di Oliveto Lucano in Basilicata che
hanno seguito per due mesi le lezioni
scolastiche dalle loro case grazie a un
collegamento satellitare. La necessità si è
imposta a causa delle gelate che hanno reso
impraticabile la strada che collega il paese a
San Mauro Forte, il comune a 15 chilometri di
distanza dove i ragazzi frequentano la scuola
media. L'esperimento, costato 30 milioni, ha
dato esiti soddisfacenti.
Rete
animata
In
prima pagina sull'Unità l'ultima
frontiera dei cartoni animati. La rassegna di
Positano Cartoons on the bay dedicata alle
nuove tendenze del settore rivela che
l'animazione è sempre più legata alla rete.
Registi come Burton e Lynch già producono
serie per Internet scavalcando le major
hollywoodiane mentre Spielberg ha messo gli
occhi su Banja, un rasta animato ideato un
paio d'anni fa dal giovane francese Sebastien
Kochman, intorno al quale è nata a Lille una
società di intrattenimento multimediale.
In
breve
Il
Giappone
frena l'esportazione di PlayStation2. La Repubblica
spiega che la raffinata tecnologia della
console potrebbe, secondo il governo, essere
impiegata per scopi militari: il processore
grafico sarebbe così sofisticato da poter
essere usato come sistema di controllo a
distanza dei missili. Sony replica che
"nell'attuale agguerrito mercato del
videogioco non è pensabile vendere una
macchina tecnologicamente inferiore a quelle
concorrenti".
Il
Sole 24 Ore osserva che l'hi-tech europeo
è meno conveniente di quello americano. Il
rapporto prezzo/utili al Nasdaq è molto più
favorevole che all'Euro.Nm. L'indice
Nasdaq-100, composto dalle prime cento
società tecnologiche per capitalizzazione,
aveva dopo i crolli dei giorni scorsi un price
earning intorno a 66 contro i 316 punti del
Nemax-50, il listino tecnologico tedesco che
rappresenta l'80 per cento dell'Euro.Nm. Negli
Stati Uniti, inoltre, le società del settore
hanno già superato la fase della selezione
della specie mentre in Europa metà delle
Internet company attuali tra due o tre anni
non esisterà più. Il quotidiano economico
finanziario segnala, inoltre, in prima pagina
la via islamica agli investimenti on line. Il
Corano vieta l'usura e la riscossione di
interessi e quindi i musulmani hanno inventato
strumenti finanziari alternativi basati sulla
partecipazione agli utili. La domanda di
prodotti finanziari ispirati a tali principi
cresce al tasso del 10-15 per cento annuo e la
finanza islamica, con la società londinese
Islamiq.com, è entrata in rete.
Un
giudice federale di Chicago, la cui identità
rimane celata, rilascia un'intervista alla Stampa
in cui solleva varie questioni giuridiche
legate allo sviluppo di Internet, in
particolare in materia di proprietà
intellettuale. "Un tribunale mondiale per
la rete sarebbe impensabile ma ci vuole una
maggiore collaborazione tra tutti i paesi, ci
vogliono standard comuni". Europa
occidentale e Stati uniti hanno già avviato
forme di cooperazione ma non basta. La
migliore difesa contro le insidie telematiche
rimane, comunque, l'aggiornamento tecnologico,
come dimostra il caso del libro di Stephen
King che si può leggere solo a pagamento e
non è riproducibile.
"Avrà
più potere non chi avrà più denaro ma chi
gestisce la conoscenza". A sostenerlo è
Raimondo Boggia, presidente di Alchera Group,
una delle maggiori società Internet italiane,
intervistato dal Manifesto. Secondo
Boggia, inoltre, "ci sarà una grande
selezione, in Borsa come in rete". In
questa prospettiva i siti generalisti sono
destinati a soccombere a vantaggio di quelli
che offrono all'utente servizi specifici.
Il
supplemento culturale dell'Unità media
recensisce l'ultimo libro di Paul Virilio, La
bomba informatica, una raccolta di
cronache in parte già apparse tra il 1996 e
il 1998 su alcuni giornali svizzeri e
austriaci. L'autore sostiene che la Terra
cessa di esistere quando viene meno il punto
di vista spaziale e l'orizzonte artificiale
attuale del monitor è in grado di imporre,
appunto, la "preponderanza della
prospettiva mediatica su quella immediata
dello spazio".
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