Combattere
a livello planetario la cybercriminalità e
rafforzare la cooperazione tra gli stati
senza interferire con lo sviluppo della new
economy. Questi i punti chiave del dibattito
avviato a Parigi in un vertice
internazionale sull'argomento oggi
all'attenzione della stampa.
Dalle
minacce di morte via e-mail alla frode
finanziaria, al sabotaggio di servizi
pubblici e privati: aumenta ogni giorno
l'emergenza criminalità cibernetica,
"la terza grande minaccia per le grandi
potenze dopo le armi chimico-batteriologiche
e il nucleare", secondo Colin Rose
della società scozzese Buchanan
International. "La vulnerabilità dei
sistemi informatici che erogano servizi
essenziali - sostiene sul Messaggero
Umberto Rapetto - è il tallone d'Achille
delle civiltà evolute. Si pensi alla
capacità di inquinare gli archivi
elettronici con attacchi semantici che non
lasciano segni esteriori". Per tre
giorni i rappresentanti dei G8 (i sette
grandi più la Russia), imprese, poliziotti
e esperti del settore si interrogheranno
sull'adozione di un piano comune per
fronteggiare hacker, cracker, (i
delinquenti veri e propri che usano la rete
per perpetrare i loro crimini), e terrorismo
informatico. Diverse le posizioni in campo.
Gli Stati Uniti chiedono la creazione di una
cyber polizia internazionale, una sorta di
sceriffo del Web libero di operare in tutti
gli stati e di investigare nei sistemi
informatici di altri paesi. Scettici gli
europei, in particolare la Francia.
"Dal punto di vista del diritto il
cyberspazio non esiste" ha detto il
ministro degli Interni francese Jean Pierre
Chevenement. Le infrazioni legate alle nuove
tecnologie sono previste nei codici
nazionali, resta quindi il dovere di
"adattarsi agli imperativi di rapidità
e efficienza" che impone questa nuova
forma di criminalità. Le aziende
informatiche dal canto loro temono
l'introduzione di controlli che limitino la
libera navigazione sulla rete, e chiedono di
"non rallentare l'innovazione".
E
per quanto riguarda le indagini sul
sabotaggio dei siti istituzionali italiani
dei giorni scorsi, la polizia postale delle
comunicazioni sembra aver abbandonato la
posta brasiliana. "Stiamo lavorando in
Italia" si sono limitati a dire gli
agenti della Postale. Su Il Giornale,
in un'intervista, Franco Frattini,
presidente del Comitato parlamentare di
controllo sui servizi di sicurezza, lamenta
la scarsa attenzione del governo sul tema
della sicurezza informatica, più volte
affrontata dai rapporti del comitato .
"Nessuno ha capito che non ci sono in
ballo soltanto le telecomunicazioni ma la
sicurezza del paese, che si rischia cioé di
lasciare ai pirati una finestra aperta sulla
pubblica amministrazione. Da noi manca una
cultura del coordinamento, i rapporti dei
servizi finiscono nei cassetti, dove non li
guarda più nessuno"
Debutta la
Borsa serale, avvio al rallentatore
In prima
pagina su La Repubblica e nelle
pagine interne dei principali giornali il
resoconto della partenza delle
contrattazioni prolungate, il primo caso
europeo di Borsa "fuori orario".
Gli ordini sono arrivati via Internet dai
computer di casa e dai privati collegati
tramite telefono ai call center delle banche
e delle società di intermediazione. Ma il
volume complessivo degli scambi non ha
superato i 56 miliardi, circa l'1 per cento
di una seduta ordinaria. E il mercato si è
aperto e chiuso all'insegna dell'hi-tech:
fra i primi ordini l'acquisto di una
manciata di Cdweb mentre l'ultimo è stato
per 100 azioni della Bipop. Soddisfatto
l'amministratore delegato di Borsa Italiana,
Massimo Capuano, ma secondo molti operatori
è ancora presto per tracciare un bilancio
definitivo. Oggi si replica e sullo sfondo
domina l'attesa per la il verdetto della
Federal Reserve che potrebbe decidere oggi
di alzare i tassi di interesse per contenere
il rischio inflazione.
Al via
Olitec
Nelle pagine
economiche di tutti i giornali e in prima
pagina sul Sole 24 Ore la notizia
dell'imminente fusione tra Olivetti e
Tecnost. La fusione per incorporazione di
Tecnost in Olivetti è stata infatti
esaminata ieri dai consigli di
amministrazione delle due società che hanno
dato mandato a Arthur Andersen di valutare i
concambi. I due organismi amministrativi
torneranno a riunirsi sabato 27 maggio per
il via libera definitivo. In una nota dell'Olivetti
si afferma che "il consiglio farà sì
che le modalità dell'eventuale operazione
di fusione pongano al centro l'interesse
primario del mercato e tengano conto delle
aspettative di tutte le categorie di
investitori obbligazionisti compresi".
In breve
Nelle pagine
culturali della Stampa Carlo
Massarini interviene sull'editoria nell'era
di Internet, "una aggregazione meticcia
e ibrida che sfugge a ogni controllo ma da
cui uscirà una parte del domani". Per
il conduttore di Mediamente non è in gioco
la sopravvivenza del libro scritto,
("il percorso delle tecnologie non à
per eliminazione diretta ma per
stratificazione") ma una nuova
modalità di interagire con la scrittura,
"un atteggiamento, un modo di vivere,
un senso di partecipazione a livello
planetario". La chiave della
"rivoluzione silenziosa che sarebbe un
errore considerare soltanto formale" è
senz'altro l'interattività e la continua
mutazione della rete, "sempre pronta e
essere modificata". Il risultato
"una scrittura connettiva, fatta
dell'unione babelica di tutti i wired
people".
Scarso
interesse per le potenzialità della new
economy e pochi investimenti all'estero:
un'indagine sulle imprese del nord est
riportata dal Sole 24 Ore evidenzia
la necessità di non adagiarsi sui successi
del passato.
Su La
Repubblica la notizia delle reazioni
negative della Rai alla decisione della
provincia di Bolzano di
"commissionare" a un canale
pubblico austriaco, per un costo di 1
miliardo e 700 milioni, un notiziario per le
minoranze tedesche. "Fino ad oggi la
nostra tv ha avuto un ruolo da protagonista
nei notiziari per le minoranze linguistiche.
Non era meglio - si chiede Vittorio
Emiliani, consigliere d'amministrazione di
Viale Mazzini - favorire una collaborazione
tra le tv pubbliche italiana e austriaca?
Trovo poi bizzarro che una provincia faccia
l'editore tv".
Su La
Stampa la notizia dell'accordo tra il
portale Ciaoweb e il movimento Slow food per
la creazione del sito che difende la
tradizione del buon cibo italiano. Il sito
sarà multilingue e offrirà informazioni su
incontri, iniziative, eventi del movimento.
L'Unità
intervista Emilio Brengio, creatore del
progetto Rhoda per la didattica della
matematica attraverso il computer, a
proposito del congelamento dell'accordo
governo-banche per permettere a docenti e
studenti di acquistare computer a prezzi
vantaggiosi. "Un'altra occasione persa
- commenta Brengio - considerato che le
analisi più recenti evidenziano
un'altissima carenza nei prossimi anni di
lavoratori nelle nuove tecnologie sarebbero
necessari interventi immediati per
diffonderne la conoscenza. Non basta mettere
due computer per ogni scuola. Servono
motivazioni continue, assistenza,
sollecitazioni. È curioso che un bambino a
casa maneggi computer, telecomandi e poi a
scuola trovi Una realtà medievale".
Su tutti i
giornali e in prima pagina sul Sole 24
Ore la notizia dell'avvio di Unico
telematico, in linea da ieri. Il Giornale
critica la lentezza del download del
software per compilare la dichiarazione dei
redditi e lamenta i problemi incontrati
dagli utenti Mac e Unix. Il modello on line
non è ancora predisposto per i possessori
di partita Iva ma lo sarà da lunedì
prossimo.