La
clonazione di altri cinque maialini trova
posto sui principali giornali. La Repubblica
parla delle polemiche scatenatesi dopo il
nuovo successo dell’equipe di Edimburgo, la
stessa che ha creato anche la pecora Dolly.
Patrick Dixon, massimo esperto di genetica, fa
notare che i maiali, come le scimmie, hanno
organi adatti ai trapianti umani ma non
vengono usati perché “ nel corpo di questi
primati ci sono alcune decine di virus
dormienti che una volta trasferiti all’uomo
esploderebbero in tutta la loro potenza”.
Sempre
sul giornale fondato da Eugenio Scalfari
l’appello di Clinton e Blair a mettere a
disposizione dell’umanità il “Progetto
Menoma”. Vittorio Zucconi commenta
l’iniziativa comune tra Stati Uniti e
Inghilterra che chiedono agli scienziati e
alle case farmaceutiche di non privatizzare la
mappa del genoma umano che da undici anni lo
Nih americano sta compilando. Clinton avverte
che si tratta del progetto scientifico più
rivoluzionario dai tempi della fissione
dell’atomo in quanto, quando i centomila
geni saranno stati identificati e capiti,
nascerà il mappamondo della vita. Intanto in
Borsa si assiste al crollo dei titoli biotech.
Varato
il disegno di legge sull’editoria
Sui
principali giornali la notizia di un nuovo
passo in avanti verso la legge
sull’editoria. L’Unità spiega che
il disegno di legge approvato dal Consiglio
dei ministri rimette ordine nell’anarchia
del settore con un testo unico per
l’editoria: giornali, libri, on line. E le
prime reazioni sono favorevoli: giornalisti ed
editori chiedono di affrettare i tempi
dell’approvazione della legge. “Dopo la
liberalizzazione dei punti vendita di
quotidiani e periodici, il provvedimento –
spiega Marco Minniti, sottosegretario alla
presidenza – punta, attraverso l’apertura
del mercato, alla crescita degli indici di
lettura, ancora troppo bassi rispetto al resto
dell’Europa”.
Scommessa
vinta da Stephen King per il primo eBook
Il
Corriere della Sera, il Manifesto e
la Stampa riportano la notizia
dell’enorme successo riscosso ieri dal primo
libro distribuito esclusivamente su Internet.
Il Manifesto sottolinea come Stephen
King, re dell’horror, abbia raccontato in
“Riding the Bullet” una storia di fantasmi
deliberatamente molto classica proprio per
giocare sul contrasto tra la vicenda narrativa
e il medium scelto per diffonderla. I
siti specializzati in eBooks hanno registrato
il maggior numero di contatti dell’intera
Rete.
Il primo libro on line costa
due dollari e 50 ma Amazon, la più grande
libreria virtuale, lo distribuisce
gratuitamente, anche se ieri scaricare le 67
pagine di “Riding on the bullet” è
risultata un’impresa impossibile per gli
utenti che hanno intasato il sito.
In
breve
Sul
Giornale un’intervista a Giampaolo
Proni, autore del cyberthriller “La Dea
digitale”. Proni fa una precisa descrizione
degli hacker del Duemila che, secondo lui, si
dividono in buoni e cattivi. I primi si sono
dotati di regole morali in un’ottica di
politica non violenta, “i loro punti cardine
sono l’assenza di lucro e la non distruzione
dei siti violati”, spiega l’autore. Ci
sono poi i “computer pyrats” che non si
attengono a questo codice etico.
I
principali giornali annunciano che la fusione
Seat-Tin.it avverrà senza un’Opa per
decisione della Consob. Sul Corriere della
Sera si parla della giornata di
oggi come quella decisiva per
l’accordo: i consigli di amministrazione di
Telecom e Seat, infatti, daranno il via libera
all’operazione. Il nuovo colosso italiano di
Internet, che dovrebbe essere operativo a fine
estate, sarà guidato da Lorenzo Pellicioli,
amministratore delegato delle Pagine Gialle.
Il
supplemento del Sole 24 Ore Finanza
e Mercati annuncia un altro investimento
italiano di British Telecom. BT lancia sul
Nuovo Mercato I.Net, la società Internet
destinata al segmento business, dopo le sue
partecipazioni in Albacom, nel quarto gestore
dei telefoni mobili Blu e in Infinito,
l’Internet provider italiano. Sembra
impossibile, invece, la fusione tra Blu e
Albacom: “Ci sono azionisti in comune ma il
business è separato e bisogna muoversi
focalizzando il servizio”, spiega Peter
Bonfield, direttore esecutivo di British
Telecom.
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