In prima
pagina su Messaggero, Repubblica, Corriere
della Sera e Sole 24 Ore e in evidenza nella
sezione economica degli altri principali quotidiani
nazionali, la notizia del quinto record consecutivo
messo a segno da Piazza Affari grazie ai titoli legati a
Internet, multimedialità e telecomunicazioni. Mentre le
altre Borse europee segnavano il passo, ieri il Mibtel
ha registrato + 1,73% e il capitale investito nelle
contrattazioni ha raggiunto i 14.000 miliardi. Vicini al
9% i rialzi registrati da Tim e Mediaset che è stata
sospesa per eccesso di rialzo e addirittura superiori al
15% i guadagni di Seat.
Sul Giornale
un editoriale di Roberto Caporale a commento del
successo dei titoli delle società telematiche quotate
in Borsa. Fino a questo momento l'euforia del mercato
mondiale per Internet e le nuove tecnologie sembra
inarrestabile. Ma su cosa si fonda questo enorme
entusiasmo? Si tratta solo di una bolla speculativa,
come sostiene qualcuno? Rispondendo a queste domande,
Caporale sottolinea che lo scetticismo nei confronti
della "new economy" si basa su parametri di
valutazione, quali ad esempio fatturato, liquidità e
posizione debitoria che non si adattano a giudicare le
nuove aziende tecnologiche.
Su Repubblica
il commento di Stefano Rodotà sui problemi e gli
interrogativi che Internet sta facendo emergere nel
mondo economico, politico, sociale. Un'analisi critica e
su alcuni punti in contro tendenza quella di Rodotà
come nell'avvertire il pericolo di ridurre la Rete a un
enorme spazio commerciale e il cittadino a consumatore,
nello stabilire parallelismi tra eventi come la
mobilitazione di Seattle e gli attacchi hacker ai siti
statunitensi. Attenzione - scrive Rodotà - anche nel
rivendicare il carattere anarchico del Web, che potrebbe
far percepire "ogni regola come un attentato",
a considerare la tutela della privacy come un intralcio
agli affari, a ridurre le potenzialità politiche di
Internet al voto elettronico.
Ancora su Repubblica,
il resoconto di Antonio Polito della lezione che Carlo
De Benedetti ha tenuto a Londra alla prestigiosa London
School of Economics sulla "new economy".
Secondo il noto imprenditore, la nuova economia non è
un fenomeno transitorio ma una vera e propria
rivoluzione che ha portato molte novità nel mondo
economico: il ruolo di primo piano che mai come adesso
è stato assegnato al consumatore, la trasgressione di
regole che sembravano ormai consolidate. De Benedetti ha
anche sottolineato il ritardo dell'Europa rispetto agli
Stati Uniti e il rischio dell'aggravarsi delle
ineguaglianze sociali con la nascita di "una nuova
classe di poveri, gli illetterati del computer".
L'Fbi
sulle tracce degli hacker
Sulla pagina
Mondo del Sole 24ore le ultime notizie sui
pirati informatici. Nel giorno del summit convocato
dalla Casa Bianca sulla sicurezza , l'Fbi annuncia novità
nella caccia agli hacker che nei giorni scorsi hanno
colpito i maggiori siti della Rete. Le indagini si
stringono ora su due pirati, la cui identità però al
momento viene mantenuta segreta dagli inquirenti, per
ovvie ragioni di riservatezza. Ma nelle ultime ore
trapelano anche altre indiscrezioni. Gli agenti federali
stanno adesso stringendo il cerchio sugli autori degli
attacchi contro i siti della Cnn: i computer utilizzati
dagli hacker si troverebbero nella regione occidentale
degli Stati Uniti e precisamente nelle due maggiori
università californiane, Stanford e Barckley.
In breve
Nella
sezione economica, in particolare del Messaggero
e del Corriere della Sera, le dichiarazioni a
mercato chiuso di Lorenzo Pelliccioli, amministratore
delegato di Seat Pagine Gialle. Dopo la riunione del
consiglio di amministrazione e forte del +15% registrato
in Borsa, Pelliccioli ha presentato il bilancio del
1999, con un utile pari a 290,7 miliardi, e ha
annunciato che sarà proprio lui a guidare la nuova
società nata dalla fusione fra Seat e Tin.it.
Su La
Stampa, Corriere della Sera e Messaggero
la maxi-operazione finanziaria varata ieri da Tiscali
che ha deciso un aumento di capitale del 10,6%. Renato
Soru ha annunciato che da marzo saranno varate dieci
azioni nuove per ognuno dei titoli che oggi hanno
raggiunto il valore di 1,8 milioni di lire.
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