I
principali quotidiani
dedicano ampio spazio
all'emergenza millennium bug.
Da domani, infatti, sarà
operativa l'unità di crisi,
con sede al Forte Braschi di
Roma, che avrà il compito
di promuovere e coordinare
l'adozione delle misure anti
bug. La Repubblica
e Il
Messaggero offrono
sul problema del cambio di
data anche un
approfondimento nelle pagine
della cronaca, fornendo un
quadro dettagliato dello
stato di adeguamento dei
settori nevralgici delle
comunicazioni, della sanità,
delle banche e
dell'elettricità. Ancora
sul Messaggero e Il
Corriere della Sera la
notizia dell'intasamento dei
computer del Tribunale
civile di Roma, non
provocato, però, dal baco
dei computer, ma dal
sovraccarico dei processi,
aumentati a causa
dell'accorpamento del
Tribunale civile e della
Pretura, in seguito
all'istituzione del giudice
unico.
In
evidenza anche l'intervento
del sottosegretario alla
presidenza del Consiglio,
Franco Bassanini, alla
conferenza stampa di
presentazione del piano
triennale 2000-2001 per
l'informatica nella pubblica
amministrazione. Bassanini,
ha accusato l'Autorità per
le comunicazioni di frenare
la rivoluzione telematica in
Italia e ha puntato il dito
sull'urgenza di pianificare
la formazione in materia di
nuove tecnologie nel settore
pubblico. Su questo tema,
l'ex ministro della Funzione
pubblica, come riporta in
prima pagina l'Unità,
ha spiegato che dal 2000
conoscere l'informatica e la
rete Internet diventerà
requisito obbligatorio per
partecipare ai concorsi di
pubblico impiego. Ancora sul
tema della formazione, nella
rubrica "Internet e
dintorni" Il
Corriere della Sera
presenta "Reinventare
l'istruzione", un
progetto nato dalla sinergia
tra Fondazione Ibm e
ministero della Pubblica
Istruzione, che metterà in
comunicazione scuole di
tutto il mondo per
confrontare programmi
d'insegnamento e stimolare
la creazione di progetti
didattici.
Tra
gli articoli di commento,
segnaliamo, in prima pagina
del Corriere
della Sera, l'editoriale
firmato da Francesco Gavazzi
e Alberto Alesina, E per
navigare su Internet
Greenspan studiò la dinamo,
sulla straordinaria attualità
della dinamo elettrica, di
cui si sta interessando, non
a caso, la Federal Riserve,
che rivoluzionò, alla fine
del secolo scorso,
l'organizzazione del lavoro,
così come oggi la
rivoluzione telematica sta
radicalmente modificando i
modi di produzione
dell'economia mondiale.
Nella sezione
"Commenti", la
Repubblica, invece, offre un
articolo di Claudio Rinaldi,
Il potere del Cavaliere e
lo strapotere della tv,
sui risultati del Rapporto
Censis alla voce
"Comunicazione e
cultura". Dai dati,
infatti, emerge l'eccessivo
peso della televisione nella
formazione dell'opinione
pubblica degli italiani,
insieme all'anomalia del
monopolio Mediaset nelle
reti private. Rispetto al
resto dell'Europa, in Italia
il numero dei teledipendenti
risulta altissimo, mentre
sono assai pochi i
multimediali, coloro che
"hanno un rapporto di
dimestichezza con la quasi
totalità dei media a
disposizione".
Sull'influenza delle nuove
tecnologie sulla lingua
italiana, Il Messaggero
riporta un'intervista
all'italianista Giorgio
Barberi Squarotti sul "digitalese",
l'antilingua del pianeta
Internet, che pur rischiando
di contaminare l'italiano,
"a differenza di altri
linguaggi settoriali, rimane
ancora un privilegio per una
minoranza di persone".
Sul
tema del commercio
elettronico in vista delle
feste natalizie, La
Repubblica e l'Unità
segnalano il boom
inaspettato di acquisti
effettuati via Web dai
consumatori americani, che
rischia di mandare in tilt
gli shop virtuali,
provocando ritardi nella
consegna dei regali e
possibili disguidi. Infine,
nelle pagine di cronaca
della Repubblica ancora una
beffa a danno dei
consumatori, la prima catena
di San Antonio via cellulare
che però, anziché lanciare
minacce agli utenti Wind,
Omnitel e Tim , promette
allettanti
"regali" in
denaro.
|