Svolta
storica al Lingotto di Torino. Su tutti i
giornali ampio spazio all'accordo strategico
siglato tra Fiat Auto e General Motors. E
sulla Stampa intervengono i guru della
nuova economia: "il merito di un'alleanza
di questo genere - sostiene il numero uno
della Microsoft in Italia, Mauro Meanti - è
anche e soprattutto di Internet".
L'accordo infatti "avrebbe un valore
molto inferiore senza l'impatto delle nuove
tecnologie. Anzi forse non sarebbe stato
possibile". È la nuova economia ad aver
preparato il terreno al dialogo tra gruppi
così diversi e lontani. "La tecnologia
infatti - commenta Meanti - ha dato vita a
processi rivoluzionari, creando standard
comuni". E secondo il Sole 24 Ore
le iniziative in cantiere dei due gruppi nel
settore del business-to-business on line
potrebbero confluire in un progetto comune.
L'accordo
prevede la costituzione di due società che
saranno operative rispettivamente
nell'acquisto dei componenti e nella
realizzazione di parti meccaniche. Obiettivo,
come sintetizza Paolo Cantarella,
amministratore delegato della Fiat,
"alleanza nei costi e concorrenza nei
ricavi". I due colossi infatti potranno
competere con maggiore forza sui mercati
mondiali, con un risparmio di circa 1,2
miliardi di dollari a partire dal terzo anno,
mantenendo nello stesso tempo l'autonomia
nella gestione del marchio e delle vendite.
Sulla base dell'intesa alla holding torinese
va il 5,1 per cento di Gm, mentre agli
americani il 20 per cento della Fiat. In più
il gigante di Detroit ha acquisito un'opzione
per 5 anni sulla totalità delle azioni della
casa automobilistica torinese. Positiva la
reazione del mondo della politica e
dell'imprenditoria. "L'alleanza con un
gruppo europeo o d'oltreoceano - commenta sul
Sole 24 Ore Valerio Castronovo - era nell'aria
da tempo, in quanto costituiva una strada
obbligata nell'ambito di un'economia sempre
più transnazionale e in considerazione delle
sfide poste dal mercato globale".
Infostrada
unifica le tariffe
Nelle
pagine economiche tutti i giornali riportano
la notizia della nuova strategia tariffaria
che Infostrada ha intenzione di lanciare sul
mercato. Una formula che consente, dietro
pagamento di un abbonamento mensile di circa
10mila lire, di telefonare su tutto il
territorio nazionale al prezzo di una chiamata
urbana. Previsti per i consumatori risparmi
fino al 60-80 per cento. E il gruppo ex
Mannesmann ha anche presentato i dati sulla
crescita vertiginosa della clientela nei primi
due mesi dell'anno. Gli utenti del servizio
internet hanno superato la soglia dei 2
milioni, mentre i clienti dei servizi voce
raggiungono quasi i 3 milioni.
Rupa
al via entro marzo
Sul
principale quotidiano economico milanese il
presidente dell'Aipa, Guido Mario Rey,
annuncia il completamento della Rete unitaria
della pubblica amministrazione entro la fine
del mese. E con l'attivazione della rete
diventeranno operativi il mandato informatico
di pagamento, il protocollo informatico,
l'interconnessione catasto -comuni,
l'unificazione delle anagrafi e la
sperimentazione della carta d'identità
elettronica. "Ora - spiega Rey - si
tratta di intervenire sull'organizzazione del
lavoro e tradurre in pratica il progetto".
In breve
Sul Sole 24
Ore la notizia della prima udienza in
calendario oggi del ricorso al Tar del Lazio
di Telecom Italia contro l'Autorità guidata
da Pietro Cheli. Oggetto del confronto il
provvedimento dell'autorità che ha definito i
listini di interconnessione 1999, cioè i
costi e le condizioni reciproche degli
operatori per collegarsi gli uni ai network
degli altri.
Sul Sole 24
Ore Vittorio Zambardino critica il metodo
seguito da Audiweb per la rilevazione del
traffico Internet. "l'importante è che
non si affermi un unico criterio per compilare
classifiche".
Sui principali
giornali la notizia della nuova legge
sull'editoria che il Consiglio dei ministri
dovrebbe approvare oggi. Le novità principali
riguardano le modalità di sostegno pubblico:
dal finanziamento diretto si passa al credito
agevolato, all'uso del credito d'imposta e
all'istituzione di un fondo per favorire
l'esodo dalle aziende in crisi.
Nelle pagine
culturali del Corriere della Sera il
manifesto pubblicato sulla rivista Wired da
uno dei guru dell'informatica, Bill Joy.
Paradossalmente è proprio il ricercatore capo
della Sun Microsystems a mettere in guardia
contro robot intelligenti, nanotecnologie e
manipolazioni genetiche e a invitare gli
scienziati a non procedere la ricerca in campi
potenzialmente pericolosi per il genere umano.
Nasce il terzo
polo editoriale americano. I principali
giornali annunciano la cessione della Times
Mirror, il gruppo che edita il Los Angeles
Time, al Tribune di Chicago. Costo
dell'acquisizione 8 miliardi di dollari.
Su La
Repubblica, la notizia della quotazione in
borsa di Lastminute.com, il sito che
offre viaggi e quant'altro all'ultimo minuto. Lastminute,
che ha realizzato lo scorso anno circa 1
miliardo e mezzo di lire, è stato valutato
sul mercato tra i mille e i tremila miliardi
di lire. Commenta Antonio Polito, citando il
Times: "c'è la sensazione che l'Internet-mania
sta avendo un effetto deprimente, dal punto di
vista finanziario e psicologico, sulla Old
Economy, su tutta quella gente che per fare
veri profitti deve ancora vendere veri
prodotti a veri clienti per vero denaro".
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