Roma, 14 Febbraio 2000

La new economy spazzerà via l'economia tradizionale?


Grande attenzione ai pro e contro della nuova economia Sul tema hacker la notizia che gli attacchi sono partiti dalla Germania. Sul versante telefonia, l'annuncio delle nuove tariffe fisso-mobile in vigore da giovedi'. Semaforo verde ormai per l'introduzione della firma digitale in Italia.

Ampio spazio oggi sul Corriere economia alla corsa al business online: imprenditori e manager di successo, in America ma anche nel nostro paese, abbandonano carriere sicure per lanciarsi nel mondo di Internet, attirati dalle prospettive di ingenti guadagni. Ma, accanto alle storie di chi, rischiando di perdere un posto sicuro, ha triplicato le proprie entrate, il quotidiano milanese racconta anche le vicende di chi e' rimasto vittima dell'internet mania. Nella ormai leggendaria Silicon Valley, madre dei baby miliardari della Rete, ci sono anche i fondatori di start up che invece di decollare sono fallite in poco tempo. Nella Valle californiana, infatti, aumentano di giorno in giorno le comunità dei senza tetto e il numero dei bambini che vivono al di sotto della soglia di povertà. L'alto tasso di criminalità, inoltre, segnala la crescente conflittualità della regione, sintomo delle disuguaglianze prodotte dalla new economy.

Ancora sulla new economy, in prima pagina del Corriere economia, Severino Salvemini avverte: "non ci sarà un affiancamento della nuova alla vecchia, l'economia digitale scandirà il tempo delle trasformazioni e l'economia tradizionale sparirà". Nel giro di 5 anni le aziende "saranno Internet oriented o non ci saranno più'". E se a rimetterci saranno soprattutto gli intermediari, nuovi operatori si faranno avanti: "quelli che aiutano i clienti nel mare magnum delle informazioni che li circondano e che cercano di facilitare la loro vita nella complessità circostante". Fa eco a Salvemini il professor Donovan, uno dei profeti della Rete, che sempre sul Corriere si rivolge alle imprese: "dovete reinventare completamente il vostro business o siete destinate a scomparire".

Pericolo hacker: occhi puntati su San Valentino

 Su tutti i giornali si continua a parlare del tema hacker. Stephan Hansen, docente d'informatica dell'università' di Stanford in California, ha rivelato ieri che gli attacchi che hanno paralizzato i siti americani la scorsa settimana sono partiti dalla Germania. "Filo spinato" il nome del programma usato dai pirati, creato da Mixter, un ventenne di Hannover che sostiene però di non aver nulla a che fare con gli attacchi. Intanto il Pentagono ha ordinato la totale revisione dei sistemi di difesa dei suoi computer e domani si attendono una serie di misure di sicurezza, dal vertice della Casa Bianca. Intanto, occhi puntati sul San Valentino telematico di oggi, che rischia di scatenare una tempesta di bit per gli scambi di messaggi via mail e gli acquisti di card e fiori sul web. Un banco di prova cruciale per gli attacchi degli hacker.

Nuove tariffe fisso-mobile: è subito polemica

 Sul versante della telefonia, le pagine di economia di tutti i quotidiani annunciano per giovedi' le nuove tariffe per le chiamate da fisso a mobile. Previsti sconti nei giorni feriali, ma aumenti nei week-end e negli orari notturni. Insorgono le associazioni dei consumatori e sul Sole 24 Ore Sergio Antocicco, presidente di Anuit, l'associazione nazionale utenti telecomunicazioni, lamenta la mancata introduzione del messaggio vocale, promesso dall'Authority, che avrebbe dovuto comunicare all'utente il costo medio al minuto della telefonata. Su La Repubblica, a confronto le proposte gemelle Tim Ricaricabile e il servizio Autoricaricabile appena lanciato da Omnitel. Entrambe violano le norme della trasparenza, occultando all'utente costi aggiuntivi come scatto alla risposta e arrotondamenti.

In breve

Nelle pagine economiche, grande attesa oggi, dopo i record di venerdi' scorso, per la riapertura di Piazza Affari. La settimana che si apre oggi dimostrera' se le aspettative di crescita dei titoli Internet continueranno a trainare le quotazioni o se ci saranno segnali di riposizionamento da parte degli investitori. Affari e finanza del Sole 24 Ore offre commenti sul successo di Tiscali e sulle potenzialità della sinergia Seat Tin.it. Secondo Stefano Carli "dietro la corsa dei titoli Internet ci sono delle strategie che guardano alla crescita nei vecchi termini industriali". Emblematico il caso di Tiscali che punta al mercato di massa a livello europeo, seguendo una precisa strategia di acquisizioni. Sulla Stampa, il presidente dell'Eni, Gian Maria Gros Pietro, annuncia l'imminente rivoluzione Internet del gruppo, unica possibilita' per l'azienda di sopravvivere nell'era dell'informazione.

L'inserto Manager e impresa del Sole 24 Ore dedica un servizio in prima pagina ai venture capitalist, in cui emerge la convinzione che in Italia sia piu' facile trovare capitali piuttosto che idee meritevoli. Nascono intanto i centri Dot.com della Andersen Consulting e i cosiddetti ""business angel" per fornire esperienza gestionale, competenza manageriale e supporto di vario tipo ai nuovi imprenditori. Infine, un servizio sulle possibilità' dell'occupazione, segnala lo sviluppo del telelavoro anche nel nostro paese, in aumento nonostante l'arretratezza della legislazione sull'argomento e un certo "conservatorismo" da parte di imprese e lavoratori.

In prima pagina sul Sole 24 Ore, la notizia dell'ormai imminente introduzione della firma digitale nel nostro paese. L'Aipa, dopo aver nominato il primo certificatore di firme pubbliche, si appresta a selezionarne altri quattro, mentre l'Unione Europea ha appena approvato delle regole per disciplinare la nuova frontiera della sottoscrizione telematica. Sempre sul tema della riforma telematica della pubblica amministrazione, il quotidiano diretto da Ernesto Auci segnala l'approvazione della legge che rende obbligatoria la pubblicazione dei bandi di gara sul Web.

Sempre sul maggiore quotidiano economico milanese, i risultati di una ricerca sulle radio che trasmettono su Internet. Sono gia' 3mila e secondo le previsioni aumenteranno di un centinaio al mese. Si tratta soprattutto di stazioni tradizionali che trasmettono anche sulla Rete. Ancora basso pero' il numero di cybernauti che ascoltano musica e notizie sul web. Negli Usa non sono piu' di 4milioni a settimana, perche' il downloading e' ancora troppo lento e faticoso.