Anche
le nuove tecnologie saranno messe a
disposizione del Fisco nella lotta
all’evasione delle tasse. Lo ha annunciato
ieri il ministro delle Finanze, Ottaviano
Del Turco, con la direttiva sulla
prevenzione e la repressione delle
violazioni tributarie del Duemila. E una
raccomandazione particolare è stata rivolta
alle crescenti opportunità offerte dalla new economy. La notizia viene riportata dal Corriere della Sera e dalla Repubblica.
Sul giornale diretto da Ezio Mauro si
riferiscono le considerazioni di qualche
giorno fa degli 007 del Fisco:
“L’evoluzione del commercio elettronico
ha enormi margini di evasione fiscale e
ampie possibilità di riciclare denaro di
provenienza illecita”. Queste
preoccupazioni sono condivise dal ministero
delle Finanze che evidentemente considera la
sorveglianza contro la potenziale evasione da new economy sempre più determinante per garantire il recupero di
risorse da destinare all’alleggerimento
delle imposte a beneficio delle famiglie e
delle imprese. Tanto più che l’evoluzione
tecnologica offre anche opportunità e
strumenti per intervenire con più efficacia
contro le violazioni tributarie, “con
particolare riguardo – si legge nella
direttiva firmata ieri da Del Turco – alle
applicazioni informatiche per
l’individuazione degli evasori totali
sulla base di indizi di attività economica
e di elementi di spesa desumibili da diverse
fonti integrate di informazioni”.
La
protesta contro l’Ocse viaggia sul Web
Su
quasi tutti i quotidiani viene dedicato
ampio spazio al coprifuoco di Bologna che in
questi giorni ospita il vertice dell’Ocse
(Organizzazione per la cooperazione e
sviluppo economico) cui partecipano le
delegazioni governative di 53 Paesi del
mondo. Sul Giornale
si parla della protesta on line organizzata
dai centri sociali. Il Netstrike o corteo
telematico è una pratica di mobilitazione in Rete che consiste nell’invitare una massa considerevole
di utenti Internet a connettersi
ripetutamente e nello stesso lasso di tempo
con uno specifico sito Web in modo da
renderlo inaccessibile. E’ quello che è
successo ieri al sito ufficiale dell’Ocse
dalle12 alle 15. Tra l’altro, su Internet
sono a disposizione mailing list che
informano sui treni e sugli orari di
partenza verso gli appuntamenti della
“disobbedienza civile”.
Colaninno
si pronuncia sull’Umts
Sia
il supplemento del Sole
24 Ore Finanza
e Mercati che l’Unità
trattano la vicenda delle licenze Umts, i
telefonini di ultima generazione. L’Unità riporta l’opinione di Roberto Colaninno, presidente di
Telecom Italia: “Se il governo italiano
vuole imporre una tassa straordinaria, l’Umts
è un’importante opportunità per farlo.
Ma il governo sa benissimo che esiste un
nuovo modo per pagare questa tassa ed è
scaricare i costi sui clienti”. Questo il
suo commento sulle voci di gara
plurimiliardaria che l’esecutivo starebbe
mettendo a punto per la concessione delle
licenze Umts. Il messaggio del numero uno di
Telecom arriva da New York ma è rivolto a
Palazzo Chigi a pochi giorni dalla
pubblicazione del bando di gara, atteso per
venerdì. Colaninno si dichiara favorevole
al sistema francese con un versamento nei
primi due anni e il resto frazionato nel
tempo.
Un
robot andrà nello spazio
Un
vero e proprio robot potrà sostituirsi
all’uomo evitandogli tutta una serie di
situazioni pericolose. La prima di queste
sarà il lancio nello spazio dove, a
temperature proibitive per gli esseri umani,
l’androide, rispondendo a 150
comandi che eseguono i movimenti effettuati
da un uomo rivestito di una tuta cosparsa di
sensori, sviterà, avviterà, azionerà leve
e così via. L’uso di Robonaut – si
legge sul Messaggero
-per ora è legato allo spazio ma se ne
intravedono già applicazioni in campo
militare per missioni a rischio che
risparmino gli esseri umani ma che
potrebbero essere dirette contro altri
uomini.
In
breve
La
Stampa tratta, con tono ironico, i molti
inconvenienti che legano Internet alla
telefonia mobile, ovvero la tecnologia Wap.
Questo nuovo modo di comunicare per mezzo di
un telefonino portatile è caratterizzato da
numerosi difetti, i più evidenti dei quali
sono la lentezza nelle connessioni, telefoni
poco adatti alla navigazione, display poco
chiari e povertà di contenuti. Non a caso
gli utenti che stanno sperimentando la nuova
tecnologia affermano: “Mi ha divertito le
prime due o tre volte, poi mi ha
stancato”. All’inizio tutto sembra molto
entusiasmante, ma ci si rende presto conto
che non è così semplice modificare i
parametri del proprio telefono per inserire
un sito nei preferiti o cercare di ottenere
una connessione. E poi, per quanto riguarda
i servizi, è possibile accedere facilmente
a elenchi, orari, consultazioni meteo e
bancarie, ma per i siti di informazione
resta ancora molto da fare. Il Wap che viene
proposto oggi richiede pazienza e forza
nelle dita
per il lungo lavoro di digitazione:
occorre, quindi, attendere un poco perché
la nuova tecnologia possa mantenere tutte le
sue promesse.
Sul
Corriere
della Sera un articolo dedicato al
debutto italiano del portale Gameloft, un
nuovo sito per giocare, gratuito e non solo
per accaniti giocatori. Damiano Bazzoni,
responsabile dei contenuti del sito, afferma
che l’Italia, dopo Canada e Francia, ha
anticipato altri dodici Paesi che si
aggiungeranno presto al circuito. Ognuno dei
quali, pur facendo parte di una grande
comunità internazionale, adatterà il
portale alla propria cultura e al modo di
giocare.
Il
comparto del gioco on line, in costante
crescita, ha spinto Gameloft a stringere
accordi di collaborazione con i protagonisti
dei mercati locali: il partner del nostro
Paese è Italia Online.