“Internet,
stop a sito selvaggio”: titola così L’Unità,
in prima pagina, la notizia del pacchetto anti
“cybersquatting”, annunciato ieri a
Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio
Massimo D’Alema. Ampio spazio ai
provvedimenti per arginare le speculazioni sui
domini Internet anche su tutti gli altri
principali giornali che riportano i punti
salienti del disegno governativo ora
all’esame della Camera. Le nuove regole
prevedono il divieto di usare nomi altrui per
tutti i domini “.it”, ma anche “.org”,
“ .edu” e “.com”, e multe salate per i
trasgressori, con una sanzione minima di 60
milioni a risarcimento dell’uso indebito. E
soprattutto: istituzione di un anagrafe del
Web, presso l’Authority che ha sede al Cnr
di Pisa, con il compito di regolare la
registrazione dei domini e cancellare
automaticamente i siti abusivi e quelli non
utilizzati entro 90 giorni dalla data di
registrazione. Insomma bando ai furbi: d’ora
in poi non sarà più possibile registrare un
dominio appropriandosi di nomi altrui o di una
società o creare siti Web solo con lo scopo
di rivenderli, come spiega il capo del governo
nell’intervento riportato dal Corriere
della Sera: “Vogliamo porre fine a una
giungla non positiva, che ostacola lo sviluppo
di Internet dando certezza giuridica al
settore ed evitando abusi e confusioni”.
Dall’Europa
nessuna garanzia ai consumatori sul biotech
In
primo piano sulla Stampa, il Manifesto,
il Corriere della Sera, e l’Unità
la direttiva approvata ieri dal Parlamento
europeo per rendere più severe le norme sulla
commercializzazione di organismi geneticamente
modificati. Grande lo scontento degli
ambientalisti che hanno già ribattezzato il
provvedimento “direttiva Frankestein”.
Sono state bocciate infatti una serie di norme
che avrebbero conferito alla legge europea un
carattere più ambientalista e
pro-consumatori. Norme che fino all’ultimo,
ma senza successo, sono state sostenute da
Verdi, Pse, e altri schieramenti minoritari.
Il parlamento ha, infatti, respinto, tra le
altre, la proposta di attribuire alle imprese
produttrici la “responsabilità” civile
nel caso di danni provocati da coltivazioni di
piante transgeniche. Soddisfazione invece da
parte dalla commissaria europea
all’Ambiente, Margot Wallstrom, che ha
commentato così la seduta parlamentare:
“Ora abbiamo una legislazione che protegge
di più la salute umana e l’ambiente, ma al
tempo stesso permette di trarre benefici dai
vantaggi delle biotecnologie”.
Divieto
Internet sul posto di lavoro, se la
navigazione è per fini personali
La
Repubblica mette in evidenza l’emergere
di una nuova forma di assenteismo, legata alla
diffusione di Internet: la navigazione
personale sul posto di lavoro. Ogni giorno –
si rende noto nell’articolo - sono decine di
migliaia i dipendenti pubblici e privati che
si collegano alla Rete mentre sono a lavoro,
scaricando pagine Web o mandando e ricevendo
e-mail per scopi personali. Adesso, però, le
imprese sono corse ai ripari e i computer
messi sotto controllo negli ultimi mesi sono
già ventimila. “Così come non si tollerava
che il dipendente andasse a fare la spesa con
la macchina della ditta” – commenta
Fabrizio Bressani, manager della Itway, che
distribuisce un programma di filtering per
l’accesso dei computer al Web – “è
giusto che oggi la Rete non diventi un
diversivo che riduce la capacità produttiva
dell’impresa”. Perciò, chi viene colto in
flagrante mentre fa un uso improprio del
computer in ufficio scattano provvedimenti
punitivi: richiami, sanzioni e in alcuni casi
anche richieste di risarcimenti. Sulla
questione, il giornale diretto da Ezio Mauro,
riporta le considerazioni del Garante della
Privacy, Stefano Rodotà: “Così a prima
vista direi che questa del controllo della
navigazione in Rete è una questione che
solleva subito degli interrogativi”. E
aggiunge: “Bisognerebbe avere maggiori
informazioni su questi software e chiarire se
i dipendenti sono stati informati che esiste
una forma di controllo e un’eventuale
registrazione di dati”.
Nuovo
crollo del Nasdaq ( -7%)
Il
Sole24Ore dedica ampio spazio al nuovo
crollo del listino tecnologico, che ieri ha
registrato una perdita del 7,07 per cento. Il
tonfo del Nasdaq a New York ha trascinato a
fine giornata anche il Dow Jones (-1,43%). La
giornata nera è stata però attenuata nelle
Borse europee, e Piazza Affari ha persino
mostrato un discreto ottimismo, chiudendo in
positivo la giornata. Secondo quanto riferisce
il giornale economico, a innescare l’ondata
di vendite a Wall Street è stata la revisione
al ribasso delle stime di crescita di
Microsoft.
In
breve
Il
Corriere della Sera riporta i commenti
politici all’annuncio di un prossimo decreto
del capo del governo per creare un portale
Italia su Internet. Il nuovo sito tricolore
dovrebbe rappresentare uno strumento
privilegiato per l’accesso alla Rete e
avrebbe il compito di coordinare le
informazioni esistenti in Rete sul nostro
Paese. Oltre al portale di Stato – si legge
sulla Stampa - il governo ha annunciato
un’altra iniziativa all’insegna della new
economy, il progetto “Skillpass”,
finanziato da sei banche, per la formazione di
30mila persone da inserire nel mercato
tecnologico.
Nelle
pagine Spettacoli del Messaggero,
un articolo passa in rassegna i siti Internet
delle più grandi rock star. Dal sito di David
Bowie a quello dei fratelli Hanson, le pagine
Web dei divi musicali non offrono solo
informazioni, ma anche servizi a valore
aggiunto come l’accesso alla Rete e una
casella di posta elettronica. In ritardo i
cantanti italiani: quasi tutti i big della
canzone nostrana hanno un sito Web personale,
ma pochi si sono lanciati nel commercio online.
Sempre
sul quotidiano romano, la notizia del primo
“seggio elettronico” domenica prossima a
San Benedetto del Tronto. In anteprima
assoluta, nella cittadina marchigiana,
infatti, verrà sperimentato in occasione
delle elezioni regionali il voto elettronico.
Al Ministero dell’Interno assicurano che la
procedura digitale entrerà a pieno regime
entro 36 mesi anche nel resto d’Italia. Così,
grazie ad una smart card, ogni cittadino potrà
recarsi in un chiosco tecnologico autorizzato
ed effettuare le operazioni di voto tramite il
computer.
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