In
prima pagina sul Sole 24 Ore il Dossier
privacy. Navigando in Internet si possono
conoscere e acquistare sistemi per violare i
computer, come ad esempio cavetti di
collegamento tra Pc e tastiera che registrano
tutte le informazioni digitate o software che
contengono tutte le parole di una lingua da
usare per catturare una password. I pirati
informatici, inoltre, sono facilitati anche da
alcune ingenuità. Essi sanno, ad esempio, che
nel 27 per cento dei casi si sceglie come
password il nome di un parente e che spesso si
utilizza la propria matricola lavorativa o si
copia una parola letta sul cartellone
pubblicitario davanti alla propria finestra.
Ci si può difendere usando nomi di fantasia e
cambiando spesso la parola chiave. Ma, per
contrastare questi rischi dal 29 marzo scatta
l'obbligo di proteggere le banche dati che
custodiscono e gestiscono informazioni
personali, obbligo che interessa tutti,
privati e pubblica amministrazione. Il decreto
318 del '99 ha individuato le misure minime di
sicurezza previste dalla legge sulla privacy:
ogni azienda che gestisce dati sensibili deve
approntare un documento programmatico sulla
sicurezza (Dpss) che, sulla base dell'analisi
dei rischi e dell'organizzazione preposta al
trattamento, descriva i criteri tecnici
adottati per la protezione delle informazioni
personali.
L'Europa e
la new economy
La
Repubblica ospita in prima pagina un
commento di Rudi Dorbusch, docente del
Massachussetts Institute of Technology di
Boston, sulla new economy in Europa. "La
situazione si sta animando" - sostiene
Dorbusch - "sul mercato azionario la
nuova economia si sposta rapidamente verso il
centro della scena". Inoltre, "tutti
i gruppi stanno riesaminando il complesso
delle loro attività per definire quelle da
scorporare o da alienare". Il boom del
mercato azionario sarà provvidenziale per
l'Europa perché attirerà i capitali dagli
Stati Uniti e dall'Estremo Oriente e
sveglierà le burocrazie che ancora frenano il
formidabile capitale umano disponibile. Anche
per David Roche, che firma un editoriale su CorrierEconomia,
l'Europa può farcela. Gli Stati Uniti hanno
parecchi vantaggi, quali la mentalità, la
flessibilità del lavoro e l'accesso più
facile al capitale di rischio ma il Vecchio
Continente ha buone possibilità di recupero.
L'Europa ha già stabilito la sua leadership
nella trasmissione dei dati via cellulare e ha
un'industria manifatturiera in grado di
gestire i cambiamenti in atto. L'unico rischio
è che la Banca centrale europea blocchi la
ripresa alzando i tassi di interesse in modo
troppo aggressivo.
In breve
La Repubblica
dà ampio risalto alla ripresa in Italia del
cablaggio. Se Telecom ha messo da parte il
progetto, Wind, e.Biscom-Aem, Colt e Albacom
sono convinti, invece, che sia praticabile. Il
maggior numero di soggetti in campo - 12 - è
a Milano. Stefano Passigli, sottosegretario
all'Innovazione, intervistato sull'argomento,
lancia un allarme: "In Italia rischiamo
una nuova migrazione interna da province senza
tecnologie digitali ad altre ricche di
infrastrutture". Il senatore sollecita,
pertanto, un intervento dell'Authority delle
comunicazioni per evitare che si creino nel
paese zone di serie B.
Sul supplemento
Affari & Finanza l'accordo tra
Microsoft e Dns, l'azienda controllata da
Murdoch specializzata nello sviluppo di
software per le televisione interattiva. La
società di Bill Gates cerca di allargare il
suo raggio di azione entrando nel settore del
web via Tv prima che il gigante Aol consolidi
la sua posizione anche in questo campo. Si
tratta di un mercato che nel 2004 svilupperà
un giro d'affari di 12 miliardi di dollari.
Nel rapporto Trading
Online ampio risalto alla rivoluzione del
"mobile banking" ovvero
l'interazione tra telefonia cellulare e
informatica per l'accesso ai servizi bancari.
Nel 2003 si prevedono in Europa 18 milioni di
utenti, il doppio rispetto a quelli degli
Stati Uniti. Sul fronte italiano quest'estate
si giocherà un'accesa battaglia per
l'assegnazione delle cinque licenze Umts (Universal
mobile telecommunication system) ovvero la
tecnologia della terza generazione di
cellulari.
Il CorriereSoldi
si occupa di commercio elettronico indicando i
controlli da fare prima di comunicare il
numero della propria carta di credito. Secondo
i dati forniti dal dipartimento della polizia
postale e delle telecomunicazioni, in un anno
si sono registrati 40 mila casi di
disconoscimenti di transazioni con carte di
credito su Internet. Per uno shopping on line
sicuro è bene, pertanto, accertarsi che il
sito indichi nome e indirizzo del fornitore,
usare un software con standard di sicurezza
internazionale, stampare una copia dell'ordine
e delle condizioni di vendita, fornire il
proprio numero di carta di credito solo se
viene garantita la trasmissione dei dati con
un sistema di crittografia e verificare che
sia prevista la restituzione della merce.
Anche la Chiesa
italiana scopre Internet. La Stampa
riferisce i dati emersi dal convegno
"www.chiesa in rete" appena
conclusosi ad Assisi. Sono già più di 2600
le realtà ecclesiali presenti in Internet.
Sul sito Preti on line si può parlare con
oltre 500 sacerdoti, su quello dei salesiani
si fa catechesi, su quello della gioventù
francescana è attiva una chat line. Ci sono
poi pagine web che pubblicano il libretto
della messa e i testi dei canti sacri e,
naturalmente, non può mancare il sito
istituzionale del Giubileo.
Si adegua ai
nuovi scenari multimediali pure il mondo della
formazione, come emerge da un articolo del Sole
24 Ore. Al Politecnico di Torino esistono
aule strutturate per l'insegnamento a distanza
con un sistema di telecamere orientabili per
favorire il contatto tra docenti e studenti.
All'Università di Trieste è stato creato il
Progetto certificazione per offrire, in
convenzione con le aziende, corsi su prodotti
e tecnologie del settore informatico. Gli
atenei milanesi Politecnico, Bocconi e
Cattolica hanno avviato corsi sul commercio
elettronico e un master sull'e-business è
stato attivato anche dall'Università di
Lecce. Alla Luiss di Roma, invece, si studia
il management dei sistemi multimediali.
L'Università di Bologna, invece, ha indetto
tra i suoi iscritti un concorso per premiare
le migliori idee imprenditoriali a base
tecnologica.
Il supplemento
culturale dell'Unità media riferisce
le conclusioni di Alan Cooper, ex progettista
Microsoft ora a capo di un'azienda che porta
il suo nome, sull'inadeguatezza delle
tecnologie attuali. In un libro uscito in
Italia come "Il disagio tecnologico"
ma intitolato in lingua originale "I
matti gestiscono il manicomio", Cooper
sostiene che la maggior parte del software in
commercio è goffo e difficile da usare
perché i programmatori non sanno progettare
l'interattività e le aziende sono restie a
dare spazio ai designer.
La sezione Er@
digitale del Giornale segnala la
crescita di Riffage.com, il sito che la
rivista americana Wired ha definito "l'Amazon
dell'universo MP3". Si tratta di una
comunità web dove i navigatori possono
informarsi sui concerti, scambiarsi brani,
votare per le canzoni e, naturalmente,
scaricare i software necessari per l'ascolto.
Il sito sarà presto tradotto in 9 lingue tra
cui l'italiano. Il Giornale pubblica,
inoltre, un Rapporto Telecomunicazioni.
La parola d'ordine del settore sembra essere
convergenza. Un testo dell'Unione Europea,
intitolato appunto "Libro verde
convergenza" descrive i cambiamenti in
corso. Grazie alla tecnologia digitale si
incontrano sistemi tradizionali e nuovi e si
sviluppa l'integrazione tra i servizi.
Il Sole 24
Ore, infine, segnala il boom dei titoli
delle industrie di hardware. I produttori di
cavi, semiconduttori, periferiche, processori
e apparecchi telefonici hanno raggiunto una
capitalizzazione in Borsa di 3750 miliardi di
dollari e si prevede che continueranno a
crescere.
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