Roma, 12 Aprile 2000

Nuove regole contro il Far-West dei domini Internet

Dal vertice di Lisbona il via libera all'approvazione da parte del governo italiano di una normativa sui domini del Web. Il Parlamento europeo approva la strategia anti-pedofilia su Internet. Il Nasdaq trascina verso il basso anche le Borse europee.

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Il Corriere della Sera, la Repubblica e il Sole 24 Ore riferiscono che il problema della correttezza delle registrazioni dei domini su Internet sta per essere risolto. Oggi, infatti, il governo italiano approverà un disegno di legge per impedire il commercio dei siti Web vietando sia la compravendita dei domini sia la registrazione di nomi e marchi da parte di soggetti che non ne siano i diretti titolari. Sul maggiore quotidiano economico viene riportato il commento di Stefano Passigli, sottosegretario all'Innovazione, che ieri a Lisbona si è confrontato con i rappresentanti degli altri paesi dell'Unione europea. "L'utente che va in Rete - dice Passigli - deve avere la certezza che raggiungendo il sito di un marchio noto entri davvero in contatto con quella azienda". Il sottosegretario ha anche precisato che in Italia esiste già una normativa che vieta l'uso di nomi e soggetti per i quali non si abbia alcun titolo per l'utilizzo, ma il problema è che la parte lesa è costretta a fare causa. Le norme in discussione oggi al Consiglio dei ministri mirano proprio ad evitare questa procedura. 
Sul Corriere della Sera il commento di Nichi Grauso, l'imprenditore sardo che due mesi fa ha annunciato di aver acquistato quasi 500mila domini: "Ancora una volta se non ci fossi stato io non si sarebbe mosso nulla in questo paese. E' un buon inizio, ma i dubbi restano. Voglio però prima leggere il testo del provvedimento per dare un giudizio in merito". Grauso ha anche sottolineato che i suoi 480mila domini sono stati acquistati soprattutto all'estero e, quindi, non sono stati registrati presso la Registration Authority italiana. Nel corso del vertice di Lisbona c'è stata un'altra proposta italiana. Il sottosegretario delle Comunicazioni, Vincenzo Vita, ha sottolineato la necessità che l'Europa stabilisca una data unica per la migrazione dei sistemi radiotelevisivi nazionali dalla piattaforma analogica a quella digitale. La data prevista dal disegno di legge italiano è il 2006.

Sulla Repubblica e sul Corriere della Sera l'ultima mania degli italiani, la home page personale. La Repubblica spiega come sia facile diventare intestatari di un dominio Internet che è, quindi, la causa della colonizzazione italiana del Web: basta pagare dalle 60 mila lire in su e registrarsi su appositi siti. In Italia alcuni dati registrano un cambiamento significativo: nel 1998 i domini inseriti in Rete con il suffisso ".it" sono stati 45.819 di cui soltanto il 20 per cento era stato "occupato" per evitare che altri se ne appropriassero. Nel '99 il rapporto si è invertito: sugli 83.654 siti solo il 20 per cento è andato on line contemporaneamente alla registrazione.

Martedì nero per i titoli tecnologici

Sui principali giornali la notizia di un nuovo calo dei titoli tecnologici. Il ribasso era previsto e il Nasdaq, l'indice tecnologico americano, ha trascinato giù tutte le Piazze europee. Il Corriere della Sera riferisce che molti operatori denunciano che il mercato non riesce a trovare un punto di equilibrio sui titoli tecnologici perché non è ancora chiaro quali aziende saranno le vere protagoniste dell'era di Internet. Ci sono talmente poche certezze che bastano i suggerimenti di un paio di autorevoli analisti per far precipitare il Nasdaq, proprio come è successo lunedì. A provocare un'altra giornata nera ieri sono state Biogen, società che si occupa di biotecnologie, e Motorola che hanno annunciato risultati inferiori alle aspettative nel secondo trimestre.

Normativa anti-pedofilia su Internet

Sull'Unità l'approvazione del Parlamento europeo della strategia anti-pedofilia su Internet. Il rapporto approvato, oltre ad alcune norme di comportamento dei singoli Stati, fissa a 16 anni l'età limite per cui possa scattare il concetto di pornografia infantile. Il governo austriaco, dal quale è nata la proposta anti-pedofilia in Rete, propone ai paesi dell'Unione l'adozione di sei misure che il Consiglio dei ministri Ue dovrà valutare. Tra queste proposte, quella di costituire un'unità speciale in ogni paese per l'azione investigativa e giudiziaria. Sul Giornale un'intervista a Alfredo Meocci, commissario per l'Authority delle Telecomunicazioni che il mese scorso aveva dichiarato guerra alle "chat line" presentando i dati sul monitoraggio della programmazione televisiva delle tv locali. Il progetto minori dell'Authority che viene preparato in queste settimane prevede "strumenti precisi, che possano aiutare le famiglie a proteggere i loro figli, - spiega Meocci - come ad esempio i sistemi di filtraggio o percorsi guidati per il 'parental control', una sorta di Vchip anche per la Rete Internet".

In breve

Alberto Castelvecchi in "Per te, mille lavori nella Rete" sul Messaggero riflette sulle opportunità di lavoro che Internet sta creando in Italia. Castelvecchi porta l'esempio di un "cybersitter" che organizza corsi di computer e Internet per anziani per parlare dei centinaia di nuovi mestieri che stanno nascendo attraverso la Rete. I giovani da Nord a Sud non aspettano più il concorso pubblico o il posto fisso, ma si autoimpiegano inventandosi di sana pianta un lavoro. Secondo il giornalista., però, questo non basta: occorrerebbero forti investimenti infrastrutturali e imprese aggiornate che siano in grado di valorizzare le risorse umane per evitare che si crei "una specie di nuovo fronte di crisi, un nuovo Sud virtuale che è fatto di ritardo tecnologico, ma anche culturale e linguistico, e che rischia di metter fuori gioco i giovani italiani non solo rispetto agli Stati Uniti ma anche agli altri partner europei".

Sulla Stampa la notizia del forum telematico cui ieri ha partecipato Silvio Berlusconi. Attraverso il sito Internet della Stampa, il leader di Forza Italia ha affrontato i temi della campagna elettorale proponendo "un computer in ogni classe e in ogni casa" per migliorare la formazione dei giovani.