In
prima pagina su tutti i
giornali la notizia della
nascita del colosso Aol
Time Warner, nato
dall'acquisizione da parte
del gigante della Rete,
America On Line, della
Time Warner, regina
dell'editoria e
dell'intrattenimento. La
più grande fusione della
storia, costata ben 650
mila miliardi di lire, ha
scatenato l'euforia delle
Borse mondiali, con
l'eccezione di Milano. Su La
Repubblica,
nell'editoriale E il
gigante della tv cadde
nella grande Rete,
Vittorio Zucconi sostiene
che la fusione preannuncia
"un futuro ben
diverso da quell'illusione
di immensi spazi liberi
che un tempo si chiamava
Internet". Zucconi
riflette anche sul
fenomeno della crescente
importanza di società
informatiche come Aol
rispetto ai tradizionali
colossi dell'informazione:
"è caduto quel
"muro digitale"
che aveva separato finora
le società di
collegamento a Internet e
le aziende
tradizionali". Sulla
stessa lunghezza d'onda
del direttore di
Repubblica.it, Franco
Carlini firma sul Manifesto
l'articolo Il leone
Time Warner ingoiato dal
mouse di America Online
in cui osserva che la
Nuova Economia, di cui Aol
Time Warner è un
significativo esempio,
contraddice alcuni
"luoghi comuni su cui
si è sviluppata
l'ideologia
Internet". Al tanto
decantato pluralismo che
la Rete avrebbe dovuto
favorire si contrappongono
massicci processi di
concentrazioni societarie,
alla promessa di servizi
sempre migliori l'offerta
di prodotti scadenti e di
bassa qualità.
Antonio
Pilati, sul Sole 24 Ore,
nel commento Un'integrazione
mediainternet,
definisce l'operazione
"una leva capace di
scardinare assetti
industriali consolidati da
anni. Le quotazioni in
Borsa capitalizzano
l'aspettativa di massa di
un cambiamento profondo,
percepito ormai come
attuale, nelle gerarchie
industriali, di un
passaggio d'epoca nei modi
di creare ricchezza".
Pilati sottolinea come sia
la prima volta che
"una società
Internet esce dal suo
perimetro caratteristico e
conclude un accordo di
larga portata con una
società ancora ben
radicata nell'economia
tradizionale".
Sul
quotidiano fondato da
Eugenio Scalari troviamo
la notizia
dell'introduzione anche in
Italia della patente
europea per
"guidare" il
computer che certificherà,
in seguito al superamento
di alcuni esami, la
conoscenza informatica di
base dei candidati.
Riconosciuta dal ministro
dell'Istruzione Luigi
Berlinguer, la patente
costituirà una carta in
più per chi è in cerca
di un'occupazione.
Nelle
pagine economiche dei
principali giornali si
segnala la messa in rete
del nuovo sito di
informazioni finanziarie
di Mediobanca, che offrirà,
a pagamento, il Calepino
dell'azionista aggiornato
in tempo reale. Nelle
pagine economiche del
Messaggero, la notizia
della creazione di un
archivio elettronico della
Banca d'Italia, per
controllare il fenomeno
degli assegni a vuoto, che
contiene i nomi di chi ha
"la firma
facile" .
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